Fluttuavo nel buio pesto della mia coscienza quando delle terribili urla mi svegliarono bruscamente.
Strizzai gli occhi più volte cercando di rendere la mia vista perlomeno decente.
La debole e fioca luce che proveniva da una minuscola lampadina appesa al centro del soffitto colmo di crepe, mi rendeva difficile rendere nitidi ai miei occhi gli oggetti che mi circondavano nonché, illuminava solo il centro della stanza.
Allungai debolmente una mano sulla mia tempia che bruciava e doleva enormemente, sobbalzando quando avvertii un rumore metallico e un peso attaccato al mio polso.
Sfiorai con i polpastrelli scossi da un terribile tremito l'oggetto che circondava il mio polso magro.
Manette.
Inspirai profondamente un lungo respiro cercando di non andare nel panico totale.
"Fa che non mi abbia riportata in Messico, ti prego. Ti prego, ti scongiuro!", pregai mentalmente cercando di tirare la mia mano fuori dalla costrizione metallica.
《Enly?》una voce dolce che avrei riconosciuto dovunque riecheggiò sonoramente nel buio della stanza.
I miei occhi vennero sommersi da grosse lacrime che rigarono velocemente il mio volto triste e avvilito, quando il mio tentativo di parlare fu invano.
Sbattei furiosamente la manetta pesante contro il pavimento su cui ero seduta.
《E-enly, ti p-prego se s-sei tu, rispondimi!》gridò disperatamente la stessa voce che mi aveva destato bruscamente dal sonno profondo causatomi da Carl.
Cosa era successo? Allison era ferita? Perché strillava?
Sbattei maggiormente la manetta contro il duro e gelido pavimento, sperando che Allison comprendesse che fossi io la persona con cui stava condividendo quell'oscura stanza, nonché la situazione incresciosa.
Un singhiozzo disperato fuoriuscí dalle mie labbra secche e spaccate dalla disidratazione.
Mi alzai lentamente dal pavimento tentando di raggiungere il centro illuminato della stanza, seppur con la testa che faceva un male cane confondendo i miei sensi.
Scoprii che dalla manetta pendeva una catena collegata a un gancio cementato al muro.
Subitamente mi diressi al centro della stanza.
Quando la luce arrivò ad illuminarmi insufficientemente l'intero viso, ma, comunque una buona parte di esso fui costretta ad arrestarmi.
《Oh mio Dio...s-sei...s-sei davvero tu...》udii un grosso singhiozzo scappare dalla bocca di Enly.
Di riflesso, anch'io singhiozzai piangendo sia di gioia, ma soprattutto, di paura.
Era questo il regalo di cui parlava Carl?
《Mi sei m-mancata terribilmente!》affermò Allison con tono soffocato dal pianto che, come me, le salì per la gola.
"Anche tu." mimai con le labbra fissando il punto avvolto nel buio, in cui testardamente Allison si accingeva a rimanere.Forse non aveva una catena lunga quanto la mia?
《Perché mimi? Cosa ti è successo, amica mia?》domandò con voce tremendamente allarmata.
Strinsi le labbra ferocemente, traendo un profondo respiro.
"Carl." mimai nuovamente con un'espressione fredda.
《O-oh...m-mi dispiace...》avvertii nel suo tono una nota di profonda tristezza, quasi simile alla disperazione.Il non vederla mi mise in allarme.
Cosa le era accaduto?
Arricciai il dito verso di me un paio di volte intimandole di avvicinarsi.
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𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛
ChickLit𝐸𝑆𝑇𝑅𝐴𝑇𝑇𝑂 𝐷𝐼: "𝑀𝑌 𝐿𝐼𝑇𝑇𝐿𝐸 𝑂𝐵𝑆𝐸𝑆𝑆𝐼𝑂𝑁". Esiste unɑ ɾeɑltɑ̀ dove i sogni incontɾɑno lɑ concɾetɑ fɑttezzɑ dellɑ vitɑ, peɾfettɑ ingɑnnɑtɾice, e si infɾɑngono in mille pezzi diventɑndo spɑventosi incubi.Lɑ poveɾtɑ̀ toɾnɑ ɑd esiste...