Le mie membra dolevano e bruciavano terribilmente tanto da farmi temere di liquefarmi completamente sui sedili posteriori dell'auto di Carl.
Mi sfiorai con smisurata delicatezza le cosce, avvertendo sotto i polpastrelli il sangue che macchiava orribilmente quest'ultime.
Tremai incotrollatamente respirando con l'affanno causato dal cuore che mi si era bloccato in gola ostruendomi le vie aeree.
Lanciai uno sguardo a Carl che mi stava osservando dall'esterno della macchina con gli occhi assetati nell'ammirare il mio corpo ancora nudo ed esposto, nonché sanguinante proprio in quel punto.
Tra le giunture delle mie gambe.
Il luogo in cui era affondato senza alcuna premura, senza alcun indugio.
Come se fosse di sua proprietà.Abbassai il capo, vergognandomi di me stessa e della mia nudità.
Percepii all'improvviso l'incombente figura di Carl al mio fianco.
Sollevai lo sguardo notando la t-shirt che precedentemente indossava quest'ultimo zuppa d'acqua.
《C-cosa s-stai facendo?》domandai con tono impaurito indietreggiando vivamente, pallida come un lenzuolo.
Mi afferrò velocemente le caviglie trascinandomi verso di sé.
Piagnucolai spaventata, cogli occhi fuori dalle orbite.
《Shhh, bambina. Sta buona...》sussurrò dolcemente strofinando il tessuto bagnato sulle chiazze di sangue.
Permisi che mi ripulisse dal sangue e dal suo liquido che mi colava tra le gambe, rimanendo in assoluto silenzio.
Osservai il tutto restando ferma, immobile, paralizzata, come in trans.
Anche se la pelle morbida delle mie cosce era stata ripulita, percepivo ancora la vischiositá del sangue, il suo odore ferroso, come una presenza indelebile.
Indelebile, come il duro ricordo della mia prima volta.
Avvertii improvvisamente una mano stringermi il mento sollevandolo verso l'alto.
Carl mi fissò intensamente il volto sconvolto e gli occhi rossi dal pianto e dalla delusione.
Avvicinò le sue labbra sulla mia fronte stampandoci sopra un caldo bacio.
Mi assalí un repentino tremore violento, simile a forti convulsioni.
《Vieni con me, bambina...》disse con tono calmo stringendomi la mano in una presa delicata.
Restai ferma con la testa alta ad osservare scrupolosamente ogni suo singolo movimento.
Ostinata a non cedere alla sua improvvisa dolcezza, che non aveva minimamente mostrato nell'appropriarsi della mia verginità con cotanta brutalità.
I lineamenti marcati di Carl si ingentilirono, ma, un'ombra di disapprovazione attraversò ugualmente i suoi occhi.
Distolsi lo sguardo dal suo puntandolo al sedile posto di fronte a me.
《Mi dispiace Enly, a volte non mi controllo...》disse Carl appoggiandosi alla portiera dell'auto.
《La tua bellezza mi ha fatto perdere la ragione. Non ho resistito. Agognavo così ardentemente renderti mia, averti, che ho perso il controllo...》concluse con un ringhio che di umano aveva ben poco.
Arrabbiato.
Con sé stesso, costatai con sollievo.
Poi, dopo una lunga pausa di silenzio pesante quanto una cappa di piombo, percepii l'auto venire ferocemente urtata.
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𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛
ChickLit𝐸𝑆𝑇𝑅𝐴𝑇𝑇𝑂 𝐷𝐼: "𝑀𝑌 𝐿𝐼𝑇𝑇𝐿𝐸 𝑂𝐵𝑆𝐸𝑆𝑆𝐼𝑂𝑁". Esiste unɑ ɾeɑltɑ̀ dove i sogni incontɾɑno lɑ concɾetɑ fɑttezzɑ dellɑ vitɑ, peɾfettɑ ingɑnnɑtɾice, e si infɾɑngono in mille pezzi diventɑndo spɑventosi incubi.Lɑ poveɾtɑ̀ toɾnɑ ɑd esiste...