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《Enly hai studiato per il test di matematica?》mi domandò Allison nel mentre ci affrettavamo a dirigerci verso la scuola.

Raddrizzai improvvisamente la schiena strabuzzando gli occhi, rimanendo in assoluto silenzio.

Al mio fianco Allison mi lanciò uno sguardo scioccato ruotando poi gli occhi al cielo.
《Ma che cavolo Enly! Ieri ti ho tartassata di messaggi inerenti al test. Sei davvero impossibile!》affermò a dir poco furiosa.

E, nel mentre sorbivo con fare annoiato la sua interminabile ramanzina non mi accorsi d'aver appena urtato bruscamente contro qualcuno finché l'impatto contro quest'ultimo mi causò un lieve dolore al braccio, che massaggiai delicatamente per lenire il fastidio.

《Stai bene?》mi chiese una voce calda e mascolina.

Stranita, sollevai velocemente lo sguardo contemplando con occhi intrisi di meraviglia l'enorme e massiccia figura che si era abbassata leggermente alla mia altezza per potermi guardare in viso.

Due grandi occhi d'un nero intenso si fissarono nei miei facendomi bloccare il respiro in gola, infondendomi una fastidiosa sensazione di timore alla bocca dello stomaco.

Ci guardammo fissamente per un lungo lasso di tempo finché il braccio di Allison urtò il mio come a richiamarmi da quell'ambiguo gioco di sguardi.

Indietreggiai timidamente affiancando la mia amica per poi annuire avvampando.
Poi, spinta dall'imbarazzo, a testa bassa afferrai strettamente la piccola e delicata mano di Allison tirando dritto per la strada, intenzionata a calmare il mio povero cuore impazzito.

《Enly, ma cosa ti è preso?》chiese Allison con espressione confusa stringendomi le dita della mano.

《Sinceramente, non saprei risponderti Ally...》risposi a mezza voce.

《Beh, era davvero un gran bel pezzo di manzo!》affermò sollevando ritmicamente le sopracciglia e ammiccando con sguardo malizioso verso la mia persona.

Arrossii furiosamente spintonandola divertita dopodiché ci recammo entrambe in classe, dove ebbe inizio un'altra straziante giornata di scuola.

***

Al suono fastidiosamente squillante della campanella che segnava la fine delle lezioni mi diressi fuori dalla classe, da sola, in quanto Allison a causa di un forte mal di testa, aveva chiamato la madre per ritornare a casa.

Inutile dire che al test di matematica non avevo risposto nemmeno alla metà delle domande in esso contenute.
A dir poco disperata, mi passai abbattuta una mano sul viso, rimproverandomi per aver dormito il giorno prima anziché studiare quella dannata, noiosissima, materia.

Appena superai il vecchio cancello d'uscita notai un gruppetto di ragazzi più grandi ridere e fumare appoggiati alle loro moto laccate di nero.

Uno di loro attirò la mia attenzione.
Era il ragazzo contro cui ero sbattuta la stessa mattina.

Sembrava molto più grande di me.
Come mai si trovava lì?

Sobbalzai sul posto quando i suoi pozzi neri si fissarono nuovamente sulla mia figura, inchiodandomi sul posto.
Un sorriso malizioso fece capolino sul suo bel viso nel mentre a grosse falcate si avvicinò alla mia persona, puntandomi quasi fossi un'appetibile preda.

A un passo da me si arrestò continuando a fumare e, sempre sorridendo, mi tese la mano presentandosi.

《Ciao Enly, io sono Carl.》si presentò avvicinandosi al mio viso e invadendo il mio spazio vitale, quando comprese che non avrei stretto la sua mano.

Il suo modo assillante di fissarmi mi mise enormemente a disagio e, quel ghigno pericolosamente divertito mi spinse in un improvviso stato di allerta.

Sentivo puzza di guai.

 𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora