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Guardandomi in quel momento allo specchio, scorsi una Enly completamente diversa.

Meno bambina, più ragazza.

Alle mie spalle, notai Allison compiacersi del risultato da lei ottenuto.

Riportai lo sguardo sulla mia figura riflessa allo specchio, sorridendo dolcemente.

《Grazie, Ally...》sussurrai dolcemente con occhi d'improvviso lucidi, pieni d'un bagliore straordinario ed in procinto di lacrimare.

Il mento mi tremò, segno che le lacrime erano lì lì per spuntare al pensiero che fosse stato tanto lavoro sprecato per un essere ignobile quale Carl era.

L'improvviso suono di un clacson segnalò proprio l'arrivo di quest'ultimo.

Allison mi scoccò un'ultima occhiata dallo specchio affermando un sonoro:《Sei una bomba, baby! Lo farai sicuramente impazzire!》

Ridacchiai nervosamente nel mentre mi trascinava verso l'uscio di casa spingendomi con cautela verso l'auto nera che mi stava attendendo fuori dalla sua abitazione.

Le lasciai un'ultima occhiata stampandole un dolce bacio sulla guancia, per poi dirigermi a passi leggeri verso Carl, che era appena sceso attendendomi con la schiena appoggiata allo sportello del passeggero.

I suoi occhi scuri scannerizzarono la mia figura, incupendosi leggermente.

Arrestai i miei passi davanti a lui, il quale arpionò bruscamente i miei fianchi, avvicinandomi a sé per potermi lasciare un lungo e languido bacio sul collo.

Rilasciai un acuto urletto sorpreso imponendo al mio corpo di rilassarsi per non destare il sospetto di Allison, la quale stava fissando attentamente la scena in piedi sulla soglia dell'entrata di casa sua.

《Ciao, bambina...》sussurrò con tono basso contro la pelle sensibile del mio collo provocandomi una miriade di brividi sgraditi.
《Ciao...》salutai sottovoce.

Mi afferrò la mano destra, aprendo successivamente lo sportello invitandomi ad entrare in macchina.
Mi sedei velocemente venendo, poi, affiancata da lui, il quale iniziò a guidare verso una meta a me sconosciuta.

《Quanto manca ancora?》domandai colta da una fastidiosa ansia.

《Siamo quasi arrivati...》rispose lanciandomi uno sguardo divertito.

Arrivati in città parcheggiò velocemente dinanzi a un ristorante davvero di lusso.

Aprì lo sportello scendendo dall'auto, facendo poi il giro di quest'ultima aprendo il mio aiutandomi con la mano a scendere, siccome avevo i tacchi e la strada presentava un leggero strato di sassolini.

Prima di entrare Carl circondò possessivamente con un braccio la mia vita, bruciandomi con il calore emanato dal suo corpo, più vestito rispetto al mio.

Maledetta Allison e, maledetto il suo stile da meretrice!

Un gentile signore sulla cinquantina ci accolse con un grande sorriso, chiedendo se avessimo prenotato.

《Sì, Martínez.》annunciò Carl guardando fissamente il signore.

Quest'ultimo si irrigidì d'improvviso continuando ugualmente a sorridere indicandoci, con il suo dito grassoccio e tremante, il tavolo prenotato a nostro nome.

Leggermente confusa da quella sua insolita reazione, corrucciai la fronte pensierosa.

Ma i miei pensieri vennero ben presto cestinati dalla grossa mano di Carl che afferrò saldamente la mia, dirigendoci al tavolo, dove elegantemente mi spostò la sedia incitandomi ad accomodarmi.

 𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora