Capitolo 17 | camellias ✔️

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1659 words

Non sapeva neanche lui il motivo per cui fosse andato a quella boutique, aveva bisogno di parlare con Hami.

In quel momento si stava dirigendo a lavoro.

Aveva documenti da firmare, scartoffie varie.

<<Ne parli con la mia segretaria Elizabeth>> riattaccò al telefono.

Va beh, inutile ricordarlo, Jungkook aveva tante tante amanti, una di qua, una di là, ma voleva cambiare, Hami lo stava rendendo una persona migliore.

Qualche anno fa si era invaghito della sua segretaria Elizabeth, di origini inglesi, aveva due figli, entrambi da matrimoni diversi.
Lei aveva già superato la soglia dei quaranta ma ne dimostrava sempre una trentina.
Insieme avevano iniziato una relazione, beh non proprio una relazione, erano semplicemente due amanti, pronti a gettarsi tra le braccia l'uno dell'altra in un batter d'occhio.

Sentimentalmente a Jungkook non faceva trasparire alcun emozione.

Non voleva avere più alcun rapporto con lei e voleva impegnarsi per costruire una bella relazione con la futura moglie, non voleva più farla soffrire, non se lo meritava.

(Non mi stupisco più della sua bipolarità).

Scese dalla macchina e con il suo cellulare in mano percorse il tratto a piedi fino all'ingresso.

I Jeon avevano un imponente edificio, di alta classe, in chiave moderna, con un arredo alquanto costoso, non c'è da stupirsi.

I dipendenti al suo passaggio si inchinarono e sorrisero al figlio del loro capo, padre e figlio si presentavano di rado agli uffici.

<<Signorino Jeon, bentornato!>> disse la dipendente più anziana.
Jungkook le rivolse un dolce sorriso, quella donna lo aveva visto crescere.

Andò verso l'ascensore principale e all'apertura delle porte degli impiegati uscirono, alla vista del ragazzo sbiancorono e uscirono di fretta inchiandosi.
Più che il figlio di un miliardario sembrava un principe Jungkook.

Salì con le sue guardie del corpo nell'ascensore ed educatamente salutò tutti i suoi impiegati.

Arrivò all'ultimo piano, le porte dell'ascensore si aprirono.
Nel suo ufficio, dritta e sorridente, vi era Elizabeth.

<<Signorino Jeon>> fece con una voce acuta e sensuale alcontempo.

<<Grazie lasciateci pure soli>> disse alla guardie Jungkook.

Elizabeth a quelle parole sorrise maliziosamente.

Le guardie fecero come aveva detto Jungkook.

<<Come mai vuoi che stiamo soli?>> si avvicinò minacciosamente avvinghiando le braccia attorno al suo collo.
Jungkook si liberò subito facendo stranire la donna.

<<Non devi fraintendere, ti devo parlare seriamente>> disse lui.
<<Siediti>> disse anche.

<<Mi sposo>> annunciò Jungkook serio.
Una risatina amara emanò la segretaria.
<<E quindi?>> partì sulla difensiva.
<<E quindi voglio mettere un fine a quello che c'è tra di noi>> concluse lui iniziando a firmare scartoffie.

<<E chi diamine è questa donna che ti sposi sentiamo?>>si alzò in piedi la donna furibonda.

<<Si chiama Hami>> disse lui rivolgendole poca attenzione.

<<Hami, un nome da tr->> non fece in tempo a finire che il ragazzo balzò in piedi e con occhi inviperiti la fulminò.
<<Non osare ad associare un simil nome alla mia futura moglie, alla futura signora Jeon!>> la spense in un secondo.

𝘖𝘯𝘭𝘺 𝘠𝘰𝘶. |JJK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora