𝙋𝙞𝙪̀ 𝙢𝙞 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙣𝙜𝙞, 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙩𝙞 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤

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Quella mattina mi sentivo molto strana. Forse per ciò che avevo bevuto, o forse perché la sera prima ero nella macchina di D'Orso, e stava per baciarmi.

Non sarei mai caduta nella sua trappola, non ero una delle tante con cui andare. Non avevo nemmeno mai baciato un ragazzo, non sarebbe stato di certo lui il primo.

Andai in salotto, e lo trovai vuoto. Mio fratello era uscito, papà era a lavoro e sarebbe tornato la sera.

Non sapevo come passare il tempo, ma a quanto pare c'aveva già pensato qualcuno. Infatti il campanello suonò proprio in quel momento, ed io andai ad aprire.

Mi ritrovai Luca davanti, con un sacchetto in mano.

"Che cosa vuoi?" sbuffai scocciata.

Doveva rompermi il cazzo anche di prima mattina? Beh, oddio, prima mattina. Ormai sono le 11.

"Ti ho portato la colazione" disse con un sorrisetto del cazzo sul volto.

"Non faccio colazione" precisai.

"Vabbè, vorrà dire che questi cornetti li mangerò solamente io" sentenziò, per poi entrare in casa.

No, ma fammi capire, è casa tua?

"Che stai facendo?" chiesi scioccata.

"Mi siedo sul tuo divano" ridacchiò, e a me venne voglia di spaccargli la faccia.

Lo vidi levarsi la maglietta e sedersi sul divano, mentre prendeva dal sacchetto uno dei due cornetti semplici che aveva portato.

"Ma che cazzo fai Luca?! Rivestiti!" esclamai già esausta dalla sua presenza.

"Ma smettila, tutto questo ben di Dio non possono vederlo tutte" ammiccò in modo seducente.

Ancora penso che sia seducente? Mi devo fare una bella doccia fredda.

"Non voglio vederlo nemmeno io, quindi rimettiti la maglietta" sospirai andandomi a sedere sull'isola della cucina.

Addentò un cornetto, ed io non potei evitare di guardarlo. Beh, effettivamente non era brutto. Vanessa e Lorenzo lo dicevano sempre, e guardandolo bene avevano entrambi ragione.

Ma era comunque un donnaiolo, a me poco interessava di avere a che fare con una persona del genere.

Si alzò continuando a mangiare, così notai che aveva un po' di zucchero all'angolo della bocca.

"Sei sporco, coglione" lo presi in giro, facendolo ridere.

"Dove?" mi chiese, ed io gli indicai il punto, che però non centrò.

"No Luca, sopra" risi di gusto.

"Puliscimi tu" ammiccò.

"La finisci di fare quella cosa?" sbuffai.

"Cosa?" mi chiese confuso.

"Quella cosa che fai con gli occhi e con le labbra quando stai cercando di sedurre una delle tue prede" spiegai.

"Però, mi hai guardato per bene eh" ridacchiò.

In un nanosecondo sentii le guance andare a fuoco, segno che mi ero imbarazzata ed ero diventata paonazza.

Poggiò le mani sull'isola, circondando la vita e avvicinandosi a me.

"Sei proprio bella, lo sai? Ieri sera eri pazzesca cazzo, quel vestito ti stava così bene che avrei voluto strappartelo di dosso" sussurrò molto vicino al mio viso.

Mi bloccai, non sapevo cosa fare o dire. Era come se fossi del tutto assente, il mio corpo era lì ma la mia mente no. Non riuscivo a ragionare avendolo così vicino.

"Pulisciti" sussurrai cercando di non fargli capire ciò che stavo provando.

"Fallo tu, Gaietta" sorrise.

Avvicinai lentamente la mia mano al suo viso, togliendogli lo zucchero. Mentre spostavo la mia mano da lui, la riprese di botto riportandosela di fronte al viso.

Si portò le mie dita alla bocca, leccandole. Andai letteralmente a fuoco dopo ciò, ma la mia mente continuava ad essere completamente distaccata dal copro.

"Felina, vuoi vedere come ti faccio tirare fuori gli artigli?" disse col respiro pesante.

"Non tirerò mai fuori gli artigli con te, tranne per prenderti a schiaffi" mi risvegliai, e lo spintonai lontano da me.

Lui mi guardò sorridendo, ma provò a riavvicinarsi senza successo.

Scesi dall'isola della cucina per poi prendere la sua maglia, che rimise subito.

"Adesso fuori da casa mia, stronzo" lo insultai, provocando una sua risata.

Anche la sua risata era bella, era melodiosa. Non era odiosa come lui, proprio per niente.

"Più mi respingi, più io ti voglio" si avvicinò.

Mi voleva? Luca D'Orso, il bello è dannato, quello che voleva solo scopare e che non aveva mai avuto legami veritieri voleva me?

Per caso stavo vivendo un film? Oppure ero su Wattpad?

"Fuori da casa mia, ora" sussurrai minacciosa, e lui fece ciò che gli dissi.

Ero rimasta letteralmente sconvolta da quello che mi disse. Lui mi voleva, e onestamente non capivo in che senso.

Mi voleva scopare? Voleva stare con me? Oppure voleva solamente qualcuno con cui parlare?

Avevo già scartato l'ultima opzione, e la seconda mi sembrava molto poco plausibile. Luca non voleva legarsi, perché avrebbe dovuto volere me?

Meglio non pensarci, non avevo la testa per farlo, ero troppo stanca in quel momento.

Tornai nel mio letto, ma il mio cellulare vibrò.

-

Il Bello E Dannato

Mi stai facendo diventare scemo

Allora smetti di darmi fastidio

No, non la finirò mai
Finché tu non ri convincerai ad uscire con me io non me ne andrò
Ricordati sempre che siamo compagni di banco, ti potrei dar fastidio sempre bambina
Sai, quando eri seduta sulla cucina, prima, e mi guardavi mangiare
Non avrei voluto altro che mangiare te
Altro che cornetto, scommetto che tu sei più dolce

Sei un porco

E a letto sono anche peggio, ma tranquilla che avrai l'onore di provarmi quando sono eccitato😉

visualizzato

-

Ma che cazzo stava succedendo?! Mi stava davvero dando fastidio il modo in cui si comportava con me.

Eppure non capivo perché mi aveva infuocato le guance quando si avvicinò così tanto a me.

Non volevo capirlo, non era importante, non sarei mai uscita con uno del genere né tanto meno sarei stata con lui. Era troppo stronzo, giocava troppo con le persone.

Sentii la testa pesante, girava come una trottola, e tornai a dormire.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora