Il Bello E Dannato
Come facciamo per il compito di filosofia?
In che senso?
Eh, come lo facciamo
Vengo io da te o tu da me?Ti sembra? Non possiamo farlo così
Fai la tua parte e mandamela qui, poi la aggiungo al lavoroNon verrebbe bene Ga, seriamente
Non ti tocco se non vuoi, non ti preoccupare, ma cerchiamo di fare un lavoro decenteChe palle che sei
Va bene
Ma vengo io stavolta, meglio che mio fratello non ti veda dentro casa per un po'Hai ragione 😅
Vuoi venire oggi? Mamma e papà sono fuori, fumiamo un po' poi facciamo il compito
Ti va?No, facciamo il compito e basta
Poi me ne torno a casa e facciamo come facciamo al solitoIo che ti provoco e tu che mi baci?
No, tu che mi rompi le palle ed io che ti dico di starmi lontano
Va bene va bene
Dai alle 16 vieni quiOk a dopo
A dopo felina
-
Ma stavo seriamente andando a casa di quel ragazzo? Cosa mi stava succedendo?
***
Arrivai di fronte alla porta di casa di Luca, e suonai il campanello. Ero in ansia, senza il minimo motivo.
"Ciao bella, vieni" aprì sorridente la porta, facendomi spazio per entrare.
Entrai in casa sua e mi guardai un po' intorno. Non era enorme, ma a me piaceva tanto casa sua.
"Metti pure il giacchetto in camera mia" disse cordialmente.
Feci quello che mi disse, e seguii lui nella sua stanza. Era piccolina, però c'entravano bene un letto ed una scrivania.
Poggiai il mio giubbotto sul suo letto, e poi presi il mio zaino andando nel salotto.
Si sedette sul divano e cominciò a girare una canna. Era senza maglietta, e vedevo i suoi bellissimi tatuaggi su tutto l'addome.
Gaia?! SVEGLIATI! Che cazzo dici?
"Vieni qui, fumiamo un po' e poi facciamo il compito, dai" battè la mano sul divano, intimandomi di mettermi accanto a lui.
Mi convinse a farlo, perciò andai vicino a lui e, una volta accesa la canna, me la passò.
Avevamo passato almeno due ore a fumare, forse in quel momento volevo rimanere con la testa leggera per evitare di pensare a mio padre, a mio fratello e a mia madre.
O forse al fatto che ero con lui, e che forse non era così male. Ma non potevo ammetterlo ad alta voce, né a qualcuno, né a me stessa.
"Hai visto qualcosa nel libro o dobbiamo cercare su google?" mi chiese distrattamente, anche lui era molto fatto.
"Sul libro ho trovato qualcosa, ma più che altro la parte teorica sul suo pensiero" risposi, prendendo il libro.
"Guarda, questa parte della teoria è la tua" lo avvisai indicando quel piccolo paragrafo del libro.
Si avvicinò a me, mettendo un braccio sullo schienale del divano dietro di me.
"Questa la fai tu, e fra un po' ci mettiamo a cercare qualcosa in più su internet" continuò lui, ed io annuii.
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Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme
FanficLoro si amavano, ma non volevano rivelarlo per paura che diventasse reale. Entrambi troppo spaventati dall'idea dell'amore, dall'idea dell'affezionarsi a qualcuno. Erano troppo deboli per lasciarsi completamente andare l'uno all'altra, e, purtroppo...