𝙉𝙤𝙣 𝙝𝙤 𝙢𝙖𝙞 𝙫𝙤𝙡𝙪𝙩𝙤 𝙡𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖𝙧𝙩𝙞

943 26 1
                                    

Lo guardai negli occhi sorridendo, mentre lui non si staccava un secondo da me.

"E cosa devo fare? Bevo oppure..." lasciai in sospeso la frase, facendolo ridacchiare.

"Basta bere, ho voglia di te" mi baciò.

Fu magico, come se non la fecessimo da mesi, o addirittura anni, invece erano passate solo due settimane.

Mi misi a cavalcioni su di lui, mordendogli ripetutamente le labbra. Lui aprì la bocca lasciandomelo fare, mentre andava lentamente all'indietro con il busto.

"Gaia, ti prego, facciamo l'amore, non ce la faccio più ad aspettare. Fanculo i preliminari, fammi sapere che sono ancora tutto tuo" disse col respiro pesante.

Lo presi per mano, sfilandogli la maglietta e la tuta, lasciandolo in mutande. Lo guardai eccitata, lo volevo troppo.

Corsi in camera seguita da lui, che mi buttò a letto salendo sopra di me. Iniziò a baciarmi il collo, facendomi ansimare.

Nel mentre che io gli sfilavo le mutande, lui le sfilava a me.

"Dimmi che prendi ancora la pillola, non ho i preservativi" disse ansimando, ed io annuii.

Entrò dentro di me con una spinta a dir poco delicata, ma poi aumentò immediatamente il ritmo facendomi quasi gridare dal piacere.

"Non ti trattenere Gaia, non con me" ansimò.

Da ubriaco parlava tanto, ma a me eccitava ancora di più il modo in cui lo faceva e ciò che mi diceva.

Feci ciò che mi disse, e non mi trattenni nel gridare il suo nome mentre mi spingeva. Non me ne sarebbe importato nulla se qualcuno mi avesse sentita, non volevo che si fermasse.

"Luca" gemetti.

"Ripeti ancora il mio nome" mi ordinò.

"Luca, più forte" urlai.

E lui lo fece, ma venne poco lasciandomi insoddisfatta.

"Cazzo" sussurrò guardando le nostre intimità vicine.

"Cosa?" chiesi.

"No, niente, tranquilla" sorrise.

"Cioè..." continuò.

"Voglio farti venire" disse.

Stavamo lentamente tornando lucidi, eppure volevo che lui mi facesse ciò che desiderava. Gli stavo lasciando il controllo perché lo volevo, e a lui la cosa dava parecchio piacere.

"Fallo" gli sorrisi.

Ghignò perverso, andando verso il basso con il viso. Buttai la testa indietro sorridendo, e tirando piano i suoi capelli.

"Sicura?" chiese.

Non l'aveva mai fatto prima, per me era strano ma bello allo stesso tempo, e non vedevo l'ora che lo facesse.

Annuii convinta, e lui sorrise.

Affondò la testa nella mia entrata, lasciandoci qualche bacio sopra prima di usare la lingua.

Iniziai a gemere sommessamente quando sentii la sua lingua dentro di me, poi aggiunse anche due dita.

Tastava il mio clitoride col pollice per soddisfarmi, e lo stava facendo veramente bene.

"Oddio" gemetti in preda all'eccitazione.

"Ti piace?" chiese al volo, prima di tornare a fare ciò che stava facendo.

"Da morire" conclusi, per poi rimanere nel totale silenzio per qualche minuto.

LUCA'S POV

Rimase silenziosa quando le strinsi il seno tra le mani mentre la soddisfavo con la lingua, è questo mi fece capire che era quasi arrivata al culmine.

"Amò..." sussurrai molto piano, ma lei mi sentì e strinse più forte i miei capelli corti.

Cominciò a sospirare molto pesantemente, ed io la leccai ancora più velocemente per farla venire. Volevo sentirla.

"Luca... Luca" continuava a gemere, ed io non ce la facevo più.

Ma lei venne facendomi sentire il suo orgasmo, l'orgasmo più bello che abbia mai sentito in tutta la mia vita.

Sorrisi, poi mi tirai su e cominciai a guardarla estasiato.

"Ti amo da morire" le dissi.

"Anche io, ma mi hai lasciata..." abbassò lo sguardo.

"L'ho fatto perché sono stato costretto, non perché lo volessi Gaia. Lo sai come sono fatto, lo sai benissimo che ti amo come un pazzo" le spiegai, finalmente.

Non volevo più averla lontana da me, dovevo dirle tutto e volevo tornare con lei.

Mi ero davvero stancato di mentirle, e anche se avevo scopato con Pamela qualche giorno prima di rifarlo, finalmente, con lei, sapevo che mi avrebbe chiesto delle spiegazioni, infatti lo fece.

"Un numero sconosciuto mi ha mandato la foto di te e una ragazza con i capelli rossi, è quella con cui mi hai tradito?" chiese lei, mentre prendeva il cellulare.

Quel bastardo di Paolo, lo sapevo cazzo!

Mi mostrò la foto che ritraeva me e pamela nel bel mezzo dell'atto, ed io sbuffai mettendomi una mano sul volto.

"È lei..." sussurrò abbassando lo sguardo.

"No Gaia, non è lei. Non ti ho mai tradita, non ho mai scopato con qualcun'altra mentre stavamo insieme, te l'ho detto perché tu mi lasciassi andare. Paolo mi minacciò di farti male se non ti avessi lasciata, ecco perché l'ho fatto. L'ho chiamato e gli ho chiesto se mi potesse mandare qualcuna con cui farlo perché sentivo di dovermi sfogare, e mi ha mandato Pamela. L'abbiamo fatto, ma ho pensato a te tutto il tempo, ti giuro. Volevano incastrarmi, quindi c'ha scattato quella foto. Io amo te, non ho mai voluto lasciarti" le raccontai tutto, dalla prima all'ultima cosa.

Lei mi guardava senza un'espressione sul volto, o almeno ero io a non capirla. Era così bella messa in quel modo, nuda sotto le coperte e con i capelli sparai sul cuscino.

Guardavo solo quello in quel momento, solo quanto fosse bella.

"Che casino..." sospirò.

"Lo so bene, ma senza di te sto ancora peggio. Vorrei tornare con te, ma non so se lo vuoi anche tu" le rivelai.

"Certo che voglio Luca, è ovvio. Solo che non mi hai raccontato quello che era successo, e nemmeno che Paolo era tornato. Non so se fidarmi di te o meno" borbottò.

E aveva ragione, non ero affatto affidabile, ma ero innamorato perso e non riuscivo a starle lontano.

"Cosa vuoi fare, Ga?" le chiesi preoccupato.

"Ho bisogno di pensare, non so quanto ma ne ho bisogno" sospirò.

"Va bene, ma non ti allontanare da me. Non respingermi, per favore. Non voglio starti ancora lontano" la pregai.

"Tranquillo, solo non pressarmi con questa situazione, sono davvero confusa e stanca di tutto" continuò.

"Non ti faccio pressioni Gaia, però capiscimi. Ho dovuto lasciar andare la persona che amo per i miei problemi, non è bello e sei in grado di capirlo da sola. Ti sto solo chiedendo di non respingermi se mi avvicino, o se ti tocco, o ti bacio. Non sono uno che si monta la testa su queste cose, fino a quando tu non mi dirai che vuoi davvero di nuovo stare con me ti lascerò tutti gli spazi di cui hai bisogno".

Volevo solo che lei si sentisse sicura con me.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora