𝙎𝙖𝙡𝙚𝙧𝙣𝙞𝙩𝙖𝙣𝙖

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La sera di Natale si stava avvicinando, ed io ero molto ansiosa di conoscere i genitori di Luca.

Avevo parlato a papà del fatto che mi aveva invitata, e lui era felice. Ne avevamo parlato, non era contrario al fatto che stessi con Luca ma mi diceva sempre di stare attenta.

Lo ero, ero sempre attenta con qualsiasi cosa, soprattutto dopo la notizia di Vanessa.

Mi aveva scosso molto sapere che la mia migliore amica avrebbe avuto solo altri di vita, ma dovevo accettarlo. Sarei stata con lei fino all'ultimo giorno, perché non riuscivo a crederci.

Mi faceva male ma non lo facevo vedere, dovevo essere forte anche per lei.

"Gaietta, vieni qui" disse mio fratello facendo la voce da bambino.

Scoppiai a ridere nel vederlo così. Voleva che lo abbracciassi, mi chiamava ogni due minuti da quando ero tornata dopo essere sparita per un giorno intero da casa.

Vanessa mi raccontò tutto della malattia, che non era nemmeno doloroso il passaggio, che non ce ne saremmo nemmeno accorti. Ribadisco che avrei dovuto accettarlo, ma era difficilissimo.

Mi misi sul divano con mio fratello, abbracciandolo forte. Gli accarezzavo delicatamente i capelli, mentre lui mi teneva salde le mani sulle gambe per tenermi ancora più stretta a lui.

"Ti posso fare una domanda?" chiese un po' timido.

Mio fratello che si intimidiva? Ma quando mai era successo prima d'ora?

Annuii invitandolo a parlare, e lui sospirò pesantemente prima di farlo.

"Tu e Luca ormai state insieme da un po', e state spesso chiusi in camera tua oppure da lui quando non ci sono i suoi. Per caso... Per sapere... Avete...?" non riuscì a fare una frase di senso compiuto, ma capii subito.

"No Ste, non abbiamo scopato" ridacchiai.

"Non dire così!" esclamò.

"Non dire 'scopare', fare sesso sarebbe meglio! Cioè, sei piccola, non sono abituato a sentirti parlare di sesso!" concluse alzandosi dal divano.

"Stefano, ma piccola di cosa? Ho quasi diciassette anni, li farò fra due settimane. E poi ormai nessuno usa più l'espressione 'fare sesso', ormai si dice scopare" sbuffai ridendo.

"La la la la! Non ti sento!" continuò.

"Sei stato tu a chiedermelo!" riso ancora più forte, vedendolo in imbarazzo.

"Lo so, però mi fa strano Ga, capiscimi. Comunque sai che se ti servisse un consiglio io sono qui" si raccomandò.

"Non parlerò della mia attività sessuale con Luca a te, è imbarazzante!" esclamai diventando rossa.

"Allora qualcosa l'avete fatta!" disse tornando a sedersi accanto a me.

"Intanto smetti di muoverti, sembri un grillo senza pace. Poi finiscila, non ti racconterò nulla Stefano" sbuffai ancora più imbarazzata di prima.

Sentii le guance andare a fuoco, segno che ormai ero rossa in viso.

"Vabbè ma dai Gaia, con me non ti devi mica vergognare. Dimmi solo se l'avete fatto protetto, solo questo" insistette.

"Non abbiamo scopato!" esclamai.

"Allora preliminari. Bene, cosa? Gliel'hai succhiato, oppure lui ti ha toccata..." disse ancora.

"Oh, basta! Fino a due minuti fa non volevi nemmeno che dicessi 'scopare' e guarda ora che cosa tiri fuori!".

Ero all'apice dell'imbarazzo. Sapevo che non dovevo vergognarmi di Stefano, ma non mi sembrava il caso di parlare a mio fratello di ciò che facevo con Luca.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora