𝙑𝙪𝙤𝙞 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙡'𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙢𝙚?

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capitolo diviso in due parti

Fortunatamente quel giorno scuola era chiusa, perciò non ero costretta a vedere Luca tutto il giorno.

Ero stanca già da tempo di quella situazione, volevo che lui mi parlasse chiaramente e mi raccontasse di questa ragazza dai capelli rossi.

Non lo avrei mai chiamato, questo era certo, aspettavo che fosse lui a dirmi di parlare.

Da quella sera in discoteca non ci eravamo più visti, e forse da una parte era meglio così. Mi avrebbe fatto la solita ramanzina, e saremmo finiti a litigare come al solito.

Mi innervosiva che lui continuava a dimostrare di essere geloso di me anche non stando più insieme, anche io lo ero ma mica glielo facevo notare o glielo dicevo.

"Ga, vado da Roberto che dice che mi deve parlare. Tu esci o stai a casa oggi?" mi avvertì mio fratello entrando in camera mia.

Roberto si era finalmente deciso a parlargli e dirgli ciò che provava, ed io ne ero felice.

Ero sicura che Stefano avrebbe capito la situazione, che gli sarebbe rimasto accanto a prescindere da tutto, com'è giusto che sia.

"No, non esco. Sto a casa che devo pure studiare, ho troppe cose da fare" risposi.

Mi diede un bacio in testa e poi uscì di casa, così passai le rimanenti ore del pomeriggio sui libri.

Qualcuno alla porta mi distrasse, però. Perciò sbuffai stanca ed andai ad aprire.

"Gaia" disse Luca, di fronte a me.

Che cazzo ci faceva fermo impalato davanti alla porta di casa mia?

"Che vuoi?" sbuffai scocciata.

"Non rispondere così, voglio spiegazioni" sbottò con tono innervosito.

"Fammi capire, quello che tradisce sei tu ed io dovrei darti spiegazioni?" gli risi in faccia, rimediandomi una delle sue occhiatacce.

"Fammi entrare Gaia" continuò.

"No, assolutamente" risposi fermamente.

Si avvicinò piano a me, sfiorandomi le labbra. Conosceva bene ogni mio punto debole, e non riuscivo a nasconderglieli.

"Fammi entrare" insistette, e non potei non farlo entrare.

Si sedette sul divano, guardandomi da testa a piedi. Avevo addosso un paio di culotte e una maglietta di Stefano, anche se era febbraio faceva un caldo estremo, come se fosse luglio.

"Perché sei così svestita?" chiese con un'espressione da idiota sul viso.

"Sbrigati Luca, che cosa vuoi?" mi spazientii.

"Mi fai girare la testa così..." sussurrò.

"Non cambiare argomento, mi hai già stancata" mi girai per andare verso la porta e cacciarlo via, ma lui mi prese per i fianchi fermandomi.

Mi avvicinò al suo corpo caldo, mi rendevo conto di essergli troppo vicina per non cedere alle sue tentazioni. Era un diavolo vestito di bianco, ed io lo volevo.

"Vieni qui" sussurrò.

Mi girai di scatto e lo guardai negli occhi, perdendomici dentro.

"Non mi va di parlare con te" dissi con indifferenza.

"Invece io voglio che tu mi spieghi perché hai baciato quel ragazzo in discoteca" chiese diretto.

"Allora tu dimmi perché mi hai tradita" ribattei.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora