𝙎𝙚𝙞 𝙙𝙚𝙗𝙤𝙡𝙚

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Mi risvegliai la mattina seguente con un fortissimo mal di testa. Sentivo la gola secca, dovevo bere.

Andai in cucina, ero ancora da sola. Non sapevo quando sarebbe tornato Stefano, ma non mi interessava.

Stavo tranquilla a casa da sola alla fine, ma non volevo rischiare di fare qualcosa di cui avrei potuto pentirmi, perciò mi vestii ed uscii di casa.

Mentre camminavo per il lungo mare di Salerno, pensavo alla serata precedente.

Luca mi aveva riaccompagnata a casa ubriaca, ma ho dei ricordi a sprazzi di quella sera e, soprattutto, dei black-out assurdi di un lasso di tempo indefinito.

Mi sedetti al mio solito posto, con una canna in mano già girata ed una birra comprata poco prima.

Anche alle 11 del mattino non rinuncio a questa tradizione.

Il mare mi rappresenta, talmente misterioso che si conosce solo l'1% di ciò che è realmente. Profondo, caotico, ma bello, e anche un posto sicuro quando si vuole stare tranquilli.

Io forse non ero un posto sicuro per le persone, e magari non ero nemmeno bella, ma ero sicuramente profonda, misteriosa e caotica.

"Ti è passata la sbronza di ieri sera?" sentii una voce dietro di me, ma la riconobbi subito. Era Luca.

"Che cosa c'è?" sbuffai già nervosa.

"Volevo sapere come stai, ma a casa non c'eri, quindi pensavo fossi qui" si sedette accanto a me.

"Come sai che ero qui?" chiesi confusa.

Non poteva saperlo, nessuno oltre a mio fratello e mio padre lo sapevano.

"Tempo fa tuo fratello mi disse che questo è il tuo posto sicuro, il luogo dove stai in pace con te stessa" rispose in modo calmo.

Luca incrociò il mio sguardo, ma io mi voltai subito dal lato opposto. Non volevo guardare quegli occhioni marroni.

"Mio fratello dovrebbe farsi i cazzi suoi" sbottai.

"Il giorno che tua madre è andata via da casa aveva chiamato anche me per cercarti, non ti trovavano da nessuna parte" spiegò.

"Lo so, ero venuta qui apposta perché nessuno mi trovasse" feci un tiro dalla canna, mentre lui si accendeva la sua.

"Perché scappi quando ti si presenta davanti un problema?" chiese senza pensare, ed io mi arrabbiai.

"Non mi conosci nemmeno, che cazzo vuoi da me?" mi alzai di scatto, ripulendomi dalla sabbia.

"Gaia smettila" dice deciso.

Mi girai e me ne andai, non volevo vederlo. Aveva davvero dovuto rovinare anche l'unico momento della giornata in cui potevo starmene in pace e tranquilla?

Me ne tornai a casa da sola, come se non fossi appena stata con uno stronzo. Non capivo cosa voleva da me, non capivo perché mi stesse assillando.

Lo odiavo, ma era stato gentile con me.

"Ho una sorpresa per te" disse mio fratello rientrando in casa.

Si sedette accanto a me, stampandomi un bacio sulla guancia.

Tirò fuori da una busta una scatola di un IPhone.

"No Ste, ti avevo detto che andava bene aggiustare il mio" sbuffai.

"Non si può aggiustare, è rotto all'interno amò. Dai, prendilo, stasera facciamo tutto e poi lo puoi usare" sorrise.

Gli saltai addosso e lo abbracciai molto forte, riempiendolo di baci sulle guance.

"Perché hai detto a Luca che il mio posto sicuro è la spiaggia?" chiesi leggermente nervosa, ma mi aveva appena regalato un telefono nuovo, perciò mi contenni.

"Quando mamma è andata via non ti trovavo, ed ero troppo lontano dalla spiaggia. Avevo chiesto a lui di andare, ma non ti ha trovata. Perciò sono arrivato di corsa e ti ho trovava lì, da sola" mi spiegò, facendomi tranquillizzare.

"Nessun altro deve sapere di quel posto Ste, seriamente, ti prego" lo pregai, e lui annuì.

***

Presi il mio nuovo cellulare, e vici che qualcuno mi aveva scritto.

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Le rivuoi le tue sigarette?

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È palesemente Luca, ma deve veramente allontanarsi da me perché potrei arrabbiarmi sul serio stavolta.

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Il Bello E Dannato

Puoi tenerle, le ho ricomprate
E il fatto che tu sia nel gruppo classe non ti dà diritto di importunarmi in chat privata

Beh, sai che questo accendino è veramente figo? Penso che lo terrò

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No, l'accendino di Stefano no.

-

Il Bello E Dannato

No, quello lo rivoglio

Allora esci con me

Te lo scordi

Perché no?

Perché usi le ragazze come fossero oggetti, non ho intenzione di cadere nella tua trappola

Credi che uscendo con me succederà?
Wow, sei così debole? 😂

Vai a farti fottere

Potrei farlo io a te

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-

Mi vedeva debole? Seriamente?

Mi stava davvero dando ai nervi quel ragazzo, non mi faceva ragionare.

Stando nella mia classe non avrei potuto ignorarlo a lungo, anche se avrei davvero voluto farlo.

Mi faceva incazzare da morire il modo in cui mi parlava, come se fossi una di quelle che si scopa, e non glielo avrei permesso ancora per molto.

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Il Bello E Dannato

Rivoglio il mio accendino

Per riaverlo basta una sera con me

Ti conviene farmelo ritrovare sul banco domattina Luca, non sto scherzando

Povera bimba, mi fai quasi tenerezza
Esci con me e riavrai il tuo accendino

No, mai

Allora me lo terrò
Sai, è veramente figo

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Quell'accendino era importante per me, me lo regalò mio fratello quando era in un brutto periodo della sua vita e disse che era come una specie di filo che ci legava.

Disse che se avessi avuto l'accendino sempre con me, mi avrebbe portato fortuna, e a quanto pare aveva ragione vista la disgrazia che mi era appena capitata.

Prima faceva tutto il carino con me, poi ha fatto lo stronzo ed io ero veramente incazzata.

Spensi il telefono, per evitare di sentirlo ancora.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora