𝙏𝙞 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤

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Una volta rientrata in casa, mandai un messaggio a Luca per dirgli di venire. Lo aspettavo, forse da troppo tempo, avevo voglia di stare con lui ma avevo anche paura di cosa sarebbe successo se mi ci fossi messa insieme.

"È arrivato" disse mio fratello entrando di corsa in camera mia.

Mi alzai di scatto dal letto e andai in salotto, dove lo trovai seduto con una sigaretta tra le dita.

Alzò lo sguardo e mi sorrise dolcemente, facendomi letteralmente sciogliere.

"Vado da Lorenzo, ci sono gli altri" disse Stefano.

"No, non lasciarmi da sola ti prego" avrei voluto dirgli, ma mi limitai ad annuire.

Quando Stefano uscì di casa, mi sedetti accanto a Luca e lo guardai negli occhi.

"Hai preso sole? Sei un po' rossa in viso" ridacchiò.

"Sì, probabile. Siamo stati sul lungomare" raccontai, ma poi mi zittii.

"Ga, mi guardi?" sussurrò.

Mi girai per guardarlo di nuovo, e non avrei dovuto farlo, ma lo capii dopo. I suoi occhi mi facevano impazzire, come mi guardava mi faceva impazzire.

"Mi piaci da morire" continuò.

"Pure tu Luca, ma-" mi interruppe.

"No, niente ma. Se vuoi stare con me io sono qui, altrimenti dimmelo che me ne vado e cercherò anche di levarti dalla mia testa" disse deciso.

Ci pensai, pure troppo tempo. Non sapevo che cosa fare, alla fine fu lui a fare qualcosa. Si alzò dal divano per andare via, e solamente lì capii che lo volevo veramente tanto.

"Luca, aspetta" dissi, ma lui non si fermò.

Aprì la porta e uscì di casa, io lo rincorsi e lo presi per un polso fermandolo.

Gli presi il viso tra le mani e lo baciai con passione, lo stavamo aspettando entrambi già da troppo tempo.

Mise le mani sui miei fianchi facendo pressione, e avvicinandomi ancora di più al suo corpo.

Mi sbatté al muro del palazzo, continuando a baciarmi come se me stessi per andare, come se non fossi già sua.

"Gaia..." sussurrò.

"Ti voglio Luca, te lo giuro" gli sorrisi.

Sorrise anche lui, e riprese a baciarmi. Lo volevo, dovevo evitare tutti questi casini prima di starci insieme.

L'ho fatto stare male, e me ne pento.

LUCA'S POV

Finalmente era mia, non volevo altre che lei. Mi faceva stare bene e male allo stesso tempo, eppure volevo sempre averla con me.

Sembra forte, ma è solo una corazza che si è costruita col tempo, perché evidentemente ne ha già passate troppe per fidarsi di nuovo completamente di qualcuno.

Ma io non sono così, io voglio stare con lei e non voglio farla soffrire.

Ho lasciato davvero quella merda, anche se sono sott'occhio da quel boss di merda per non si sa quanto tempo. Però, senza di lei, era veramente difficile affrontare tutto.

"Dormi qui?" mi chiese.

Le sorrisi perverso, e lei sbuffò per poi scoppiare in una risata così bella che avrei voluto sentirla sempre e sentirla solo per me.

"Sì bimba, dormo qui" le accarezzai il viso.

Rientrammo in casa e lei si sdraiò sul divano, invitandomi a raggiungerla. Mi sdraiai su di lei accarezzandole delicatamente il viso.

Quanto cazzo mi piaceva, non lo riuscivo a capire nemmeno io.

"Quindi... Adesso, che cosa siamo?" mi chiese timida.

Ridacchiai un po' vedendola così timida. Io avevo le idee chiare per quanto riguardava il mio rapporto con lei, però aveva bisogno di conferme.

"Stiamo insieme" le sussurrai all'orecchio.

Il suo sorriso era la cosa più bella del mondo, volevo vederla sempre sorridere.

"È strano" sbuffò.

"Cosa? Avere un ragazzo?" le chiesi.

"Sì Luca, tanto. Sono felice, assolutamente, ma è tanto strano per me" disse ancora.

"Bimba, tranquilla, basta che ti fidi di me" la guardai negli occhi speranzoso, come se non fossi sicuro che lei si fidasse di me.

Infatti era così, non ero sicuro.

"Mi fido di te" sorrise.

Ripresi subito a baciarla con passione dopo quella frase, mi aveva riempito il cuore di gioia. Mi piaceva da morire, non potevo stare senza di lei.

Passò le mani sotto la mia maglietta, sul mio petto, facendomi sospirare.

"Porca sei" ghignai.

"Ma finiscila!" esclamò lei sorridendo.

Mi tolsi la maglia rimanendo sopra di lei ma con le ginocchia piegate, poi presi le sue mani e me le passai piano sul petto.

La tensione sessuale era palpabile, ed io volevo davvero che fosse mia come stava per succede quella sera, ma non volevo che pensasse che volessi solo scopare con lei.

Mi piaceva, non volevo solo sesso.

"Non sai che effetto mi fai" sussurrai eccitato, ma speravo che lei non l'avesse notato.

"Magari un giorno lo saprò" sorrise.

"Solamente quando te la sentirai" le accarezzai la pancia.

Volevo essere io il primo per lei, eppure non sapevo se sarebbe mai stato possibile.

Mi prese i fianchi e si aggrappò all'elastico dei pantaloni, per poi tirarsi su con il busto e darmi un bacio passionale con la lingua.

"Ahia!" esclamai quando mi morse il labbro inferiore.

L'aveva fatto forte, ma mi aveva eccitato ancora di più.

"Deboluccio il ragazzo" mi sfotté.

"Stai zitta che non vedi l'ora di vedermi nudo, poi vediamo se avrai ancora il coraggio di dire che sono debole" la provocai punzecchiandole i fianchi.

Avrei voluto rimanere così con lei ogni giorno, tutti i giorni, a tutte le ore, per tutta la vita. Forse mi stavo innamorando e non me ne accorgevo, e questo poteva essere un problema.

spazio autrice.
dai, per questa volta pace.
il prossimo capitolo sarà un po' spicy, vedrete😈

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora