𝙂𝙚𝙡𝙤𝙨𝙞𝙖

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GAIA'S POV

Arrivai a casa di Roberto in perfetto orario, e lui mi aspettava fuori dalla porta.

"Grazie per essere venuta Ga" disse lui mentre entravamo in casa sua.

"Stai tranquillo Robi, lo sai che ci sono sempre per te" gli passai delicatamente una mano sulla spalla, mentre lui mi passava una sigaretta.

"Non so davvero che fare, sono nel panico" cominciò.

"Tu devi capire se ti piace veramente o meno, ma sai che mio fratello non è gay" gli risposi io.

Era da un paio di giorni che mi parlava di questa cosa, che si era invaghito di Stefano da un po'.

Stefano, da quel che sapevo, non aveva mai avuto esperienze con ragazzi, ma non eravamo aperti al punto tale di parlare di queste cose, anche perché non c'è n'era mai stata occasione.

"Lo so Ga, ma penso veramente che mi piaccia" continuò.

"Boh Robi, non so che dirti. Se dovesse dirmi qualcosa te lo dico, ma non darti false speranze" lo rassicurai.

"C'ho paura che poi il rapporto si possa rovinare Ga, lo sai che prima di tutto Stefano è come un fratello per me" si mise disperatamente le mani nei capelli.

"Stai tranquillo, il rapporto non cambierà. Stefano non è così, lo sai anche tu che è un tipo che ragiona e sa farlo bene" conclusi.

Rimanemmo sul divano a fumare e parlare di qualsiasi cosa ci passasse per la testa.

Volevo un bene infinito a Roberto, mi ha sempre trattata come se fossi sua sorella anche quando meno gli conveniva.

"Invece con Luca? Come va?" chiese.

"Mi fa stare tanto bene" sorrisi.

"E questo sorrisone è dovuto a qualcosa in particolare?" ammiccò, sapendo già ciò che gli avrei detto.

"L'abbiamo fatto" rivelai.

"Lo sapevo! Pensa che Stefano lo sta chiedendo a Vanessa da quando vi siete messi insieme" mi raccontò, ed io scoppiai a ridere.

"Eh, ieri sera Robi. Mi ha fatto stare benissimo, te lo giuro" gli dissi sorridendo.

"Sei venuta?" chiese, facendomi imbarazzare.

"No, ma evidentemente è perché ho un'ottima resistenza, non perché non mi sia piaciuto abbastanza, anzi" ridacchiai.

"Allora non importa, la prossima volta sicuramente andrà ancora meglio" concluse.

Ormai era quasi ora di pranzo, perciò prendemmo la sua macchina e andammo a casa mia dove c'erano già gli altri.

Trovai tutti sul divano con una birra e una canna in mano, compreso Luca con il suo gruppo di amici.

Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulle labbra, mentre lui mi guardava senza dire una parola. Capii subito che gli rodeva, perciò lo presi per mano e lo portai in camera mia.

"Che hai?" chiesi.

"Mi da fastidio la presenza di Roberto vicino a te Gaia, da morire" sbuffò.

"Luca te l'ho già spiegato" mi stranii.

"Lo so, ma non posso evitarlo" disse lui sedendosi sul mio letto.

"Certo che puoi evitarlo, devi semplicemente smettere di fare il paranoico" sbuffai.

"Ma se sono paranoico un motivo c'è, non è che sono paranoico a cazzo Gaia" alzò leggermente il tono di voce.

"Intanto stai calmo, non sei a casa tua e c'è gente di là. Poi finiscila Luca, tra me e Roberto non c'è niente e se non posso parlarti dei motivi per cui ero da lui è perché sono cose sue personali" spiegai cercado di essere il più calma possibile.

Ricordi di queste sere, parlando di stare insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora