Cap 24

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Gaya avanzava per Hogsmade frettolosamente a braccia conserte. Stando da sola ebbe modo per riflettere su alcune idee che le frullavano in testa da quando si era allontanata da Mattheo.
Era chiaro oramai: Gaya Myers provava qualcosa per Draco, era stufa di nasconderlo e voleva parlarne con Pansy , sarebbe stata sveglia ore chiacchierando di Malfoy. Aveva il costante istinto di far sapere al mondo che ne era innamorata .
Mattheo le aveva praticamente dato della codarda senza coraggio, e a Gaya dava inesorabilmente sui nervi perché era vero.
Era la verità:odiava rischiare. Avrebbe voluto farlo ma era bloccata e non sapeva come togliersi questa brutta sensazione.

Sì scontrò con un ragazzo . Le loro spalle si urtarono , e così facendo, fecero risvegliare Gaya.
"Scusami" disse la ragazza strizzando gli occhi.
"Guarda dove cammini" si voltò e la riconobbe, per questo cambiò espressione.
"Vale anche per te"
Il ragazzo aveva un viso liscio e squadrato , incorniciato da dei capelli abbastanza lunghi biondo cenere. Gli occhi erano verdi e venivano risaltati dalle volte ciglia che rendevano il volto più armonioso. Dopo una fugace occhiatina i due ripresero il loro cammino , come se nulla fosse successo.

Tornata ad Hogwarts, Gaya aveva l'imminente bisogno di dichiararsi con Pansy e svuotare i propri pensieri. Sgattaiolava svelta , la meta era sicuramente la sala comune , molto probabilmente l'amica si trovava lì.
Passò davanti all'ufficio di Silente , notò che la statua ,che faceva d'ingresso, era spostata. Significava solo una cosa: qualcuno era appena entrato o appena uscito. Lanciò uno sguardo di controllo in fondo al corridoio e fu in quel momento che il cuore le si fermò.
Una lunga chioma biondo platino e una a metà fra questo colore e il nero , sorpassarono l'ambiente stretto e lungo, che permetteva l'accesso indipendente alle varie parti del castello. In qualche modo li avrebbe riconosciti anche se fosse stata cieca : erano i Malfoy.
Gaya fu pervasa da una scossa di senso di colpa. Si sentiva responsabile per qualcosa di cui non sapeva niente. I genitori di Draco erano ad Hogwarts di sabato pomeriggio. Doveva essere successo qualcosa di brutto.

Corse in Sala Comune . Non c'era.
Bussò ripetutamente sulla porta della stanza di Draco. Continuava imperterrita e senza la minima voglia di fermarsi.
"Che c'è?" Aprì Theo.
"Sai dov'è Draco?" Chiese spostandosi i capelli dietro alle orecchie.
"Al lago" Gaya era talmente concertata sul suo obbiettivo di trovare Malfoy che non notò Theo mezzo nudo e sudato. Probabilmente era con Pansy.

Gaya corse fuori. Oramai la piega era andata a farsi benedire e il trucco doveva essere colato per colpa del sudore . Si fermò per guardarsi attorno e lo vide. Era seduto su un muretto con Blaise.
Li raggiunse il prima possibile e quando arrivò lì , non venne accolta piacevolmente.
"Hai un aspetto terribile" Ammise Blaise.
Gaya solo allora se ne rese conto. Si affrettò a sistemarsi i capelli e a passare il dito sotto agli occhi per eventuali colature del mascara.
"Ti senti bene?" Domandò Draco.
"Niente affatto. Devo parlarti."
"Scusaci" Draco si allontanò dall'amico.

Gaya agitava le mani dicendo: "Devi credermi , io non c'entro niente. Non ho detto nulla di fuori posto o sbagliato. Ho fatto il prima possibile per trovarti e ..." prese fiato. "E eccoti. Devi credermi se ti dico che non era mia intenzione" Continuava a ripetere. Era visibilmente scossa e intimorita.
"Scusa ma di cosa stai parlando?"
"Dei tuoi genitori! Ho corso per tutta la scuola pur di trovarti prima di loro, possiamo inventarci qualcosa qui sul momento..."
"Gaya io sapevo che i miei sarebbero venuti ad Hogwarts, avevo chiesto loro di farlo"
"E non hai avuto tempo per dirmelo???" Aveva ancora il fiatone e le tremavano gli arti.
"Devo chiederti il permesso?"
"No ,ma almeno avvisami prima che io faccia una maratona improvvisata sulle scale del castello!"
Si sedette ,esausta , per terra sotto ad un albero . E Draco le si affiancò.
Oramai erano più vicini alla foresta che al lago.
"Pensavo fossero qui per conto dei miei genitori" fece scivolare la testa fra le sue mani.
"In quel caso te l'avrei detto, no?" Sorrise.
"Ma che cazzo ridi? Io ho corso dai sotterranei fino a qua ,mi stavo preoccupando, pensavo fosse successo qualcosa di brutto"
"Preoccupata?"
"Si! Pensavo volessero... Ok non lo so, ma credevo fosse qualcosa di negativo" Stava rincominciando ad avere il respiro meno affannato.
"Eri davvero preoccupata per me?" Cercava di trattenere il sorriso.
"Si"
"Ah" disse lui .
"E ora che c'è? Si ,ho fatto la figura della paranoica e so di avere un aspetto orribile"
"È stato carino..."
"Carino è l'ultima parola che mi verrebbe in mente per descrivere la situazione. Opterei per : imbarazzante"
"Perché? Insomma ti sei preoccupata per me"
"E lo trovi carino?"
"Si se nessun altro lo fa."
"Quindi lo trovi speciale..." Specificò la ragazza.
"Si mettiamola così"

-Disarmato- era l'unica parola che poteva descrivere il cuore di Gaya.

Speciale... solo questo rimbombava nella testa della ragazza . Per Draco un gesto simile era risultato speciale. Che bella parola con un peso altroché leggero. In quegli sguardi , che cercavano di parlarsi , scrutavano il significato di SPECIALE. Credo che la profondità delle parole dipendano dal modo in cui ti guardano.
Un regalo può essere speciale, un qualcosa di materiale che in realtà non significa nulla. Speciale è anche il gesto , è il sentimento che si ripone nell'oggetto . Non è l'azione nel dare il regalo, ma il pensiero di riporre amore nell'oggetto.
Speciale è correre per tutta Hogwarts coi capelli distarti e il trucco sbavato , soprattutto se sei Gaya Myers.

Pov Draco.
Questa è matta. Era la prima cosa che mi veniva in mente. Più la guardavo e più il silenzio diveniva imbarazzante , avrei potuto dire qualcosa , ma avrebbe rovinato l'atmosfera. E in realtà mi piaceva scrutarla in silenzio.
Si limitava a guardarmi , come se avesse sbagliato tutto. Come se si vergognasse di ciò che aveva appena compiuto. Probabilmente si sentiva ridicola ad ammettere di aver fatto uno a forzo inutile per un ragazzo come me.
Aveva avuto paura di una mia probabile espulsione. Questa era roba da matti. Fino a qualche settimana fa mi avrebbe persino sputato in occhio e ora si trovava , per la seconda volta, difronte a me in condizioni insolite , soprattutto se il soggetto preso in considerazione era Gaya Myers. Non che non mi facesse piacere sapere che c'era qualcuno a questo mondo di davvero preoccupato per me, ma era strano da parte sua.
Ammetto che la trovavo più bella in questi momenti che in quelli in cui si sforzava di apparire perfetta e senza problemi. Mi dava conforto sapere che una ragazza apparentemente perfetta come lei aveva paura di perdere uno come me.

"Avrei fatto lo stesso per te, quindi non sentirti ridicola" dissi senza distogliere lo sguardo. Non volevo dirgli del perché avevo costretto i miei a venire a parlare con il preside, ma almeno potevo farla sentire meglio. Non so perché lo stessi facendo in realtà, ma era quello che sentivo.

Da quando l'avevo vista in crisi quel giorno, credo di aver sviluppato una tendenza a prendermi più cura dei suoi sentimenti, non perché provassi pena, ma perché stava passando le stesse cose che provavo io per i miei genitori . E io non volevo essere trattato di merda.

All I Want  || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora