All I Want || Draco Malfoy

Cap 12

"Se devi parlare ,parla"
"Mi dispiace , so che ho superato il limite e me ne rendo conto"
"Ho già detto a Candace che può venire comunque. Se la tua idea era di scusarti per averla invitata , fottiti , lei verrà lo stesso"
"Non deve per forza, chiuderò tutta questa storia prima. Non voglio perdere nessuno dei miei amici per uno stupido gioco"
"Il patto era di farle credere che si trattava di un gioco molto tempo fa" strinse i denti.
"Aspetta..." sorrise incredulo. Gaya era arrabbiata perché non aveva chiuso con Candace o perché l'aveva invitata di sua spontanea volontà? Draco era confuso.
"No intendo , che si è spinto tutto troppo oltre" Come poteva non essere più arrabbiata? Lei provava costantemente rancore , perché ora non ci riusciva?
"Lo so , per questo glielo dirò"
"Lo faremo alla mia festa"
"No, non te la voglio rovinare" Draco sembrava davvero dispiaciuto.
"Smettila!" Urlò trattenendosi. "Smettila di fare quello che ci tiene"
Draco aveva capito che c'era qualcosa che non andava: "Devi dirmi qualcosa?" Chiese preoccupato.
Gaya aveva sbagliato parole. Completamente. Stava costantemente attenta a qualsiasi cosa uscisse dalla propria bocca, perché ora non lo era stata? Fissò Draco . Come poteva averlo perdonato solo dopo una promessa ,tra l'altro probabilmente falsa. Draco non le manteneva mai e lei lo sapeva .
Odiava Candace e la sua idea di Draco , non lo conosceva , non come Gaya. Lei sapeva che tipo era , aveva visto il vero Draco molto più di chiunque altra ragazza. Molto più di Astoria .
"Non voglio vederti arrabbiata per un mio divertimento, non mi diverte vederti in questo stato. Non mi piace far incazzare i miei amici"
"Ma mi hai fatto sentire tale"
"Mi dispiace" Malfoy si stava davvero scusando sinceramente?
"Tutto qui." Disse nel silenzio più totale. Tutti erano a lezione e i sotterranei lasciavano spazio a poca luce.
"Non ti rovinerò la festa, farò finire le cose prima che te ne accorga"
"Perché lo fai?" La domanda le venne spontanea , sperava ci fosse qualcosa di più sotto.
"Te l'ho detto, tengo di più all'amicizia che a un gioco"
Perché questa frase faceva male?
"Non dirai sul serio" cercò di ridere.
"Sono serissimo" inclinò la testa abbassando leggermente lo sguardo ,dagli occhi grigi della ragazza a qualche centimetro in basso.
Draco aveva creato un casino solo per divertimento, allontanando i suoi amici ed ora di stava scusando.
Stette lì a guardarlo in cerca di altre parole da rifilargli ,ma Malfoy sembrava più serio del solito . Era stato sincero e si aspettava il perdono di Gaya.
La luce illuminava solo una parte dei capelli del ragazzo e l'iride ghiaccio sinistra . Erano proprio belli i suoi capelli platino che incorniciavano gli occhi di ghiaccio.
Non smetteva di fissarlo e odiava la sensazione.
Fu proprio allora che le saltò in mente un pensiero : Draco era ancora il pallino rosso nella sua testa?
Non pensava a Mattheo o ad altri ragazzi . Avrebbe desiderato che Draco non si fosse scusato, per poterlo odiare ancora per un po'. Perché non lo odiava come voleva?
"Allora?" Chiese Malfoy guardandosi attorno .
Gaya non riusciva a parlare , pensava solamente al perché non l'aveva mai guardata in un modo differente di una amica in quattro anni.
Ma perché proprio un ragazzo problematico come Draco Malfoy? Perché era l'unico che le teneva testa e non gliene importava di farla soffrire . Persino Mattheo non ci riusciva. Nessuno.
"Lascia Candace, per favore" disse d'un fiato.
"Si , è quello che volevo fare. Voglio fare"
"Ora devo andare" sforzò un sorriso .
"Ok ritorniamo in classe"
"No, ho bisogno di stare da sola per un po'"
"Se è perché non mi hai perdonato o perché ti ho fatto star male , possiamo parlarne quanto vuoi, andiamo al lago"
"No" rispose secca.
"No perché non mi hai perdonato o no perché non vuoi stare con me?" Rise.
Ma Gaya non rideva.
"È tutto ok" se ne andò.

Gaya tornò in camera . Si stese sul letto e si coprì il volto con le mani. Era ritornato.
Odiava quella sensazione, odiava, in un certo senso, persino Draco per non averci mai provato con lei in quattro anni . MEGLIO COSÌ, si ripeteva.Voleva vivere nella sensazione che le faceva provare Mattheo. Nessuna certezza ma allo stesso tempo stabilità.
Non era decisamente la fidanzata che tutti vorrebbero , per niente,  si sarebbe stancata di chiunque dopo poco. E gli altri di lei. Non voleva creare promesse che poi non avrebbe rispettato . Non si immaginava di dichiarare amore. Non lo voleva nemmeno. Per questo si auto convinse di parecchie cose. 

Bussarono alla porta.
Gaya scattò in piedi come se nulla fosse successo. Come se volesse mascherare i suoi sentimenti. Era brava nel comandare le proprie emozioni in presenza di altri. Ma appena fece per aprire si preoccupò di chi avrebbe trovato . Se fosse stato Draco?
"Gaya apri!" Esclamò il ragazzo.
"Draco vattene , è tutto ok tra di noi ma non ho voglia di parlarne"
"Ti ho portato i libri e la bacchetta"
Cazzo Gaya aveva scordato le proprie cose in aula. Aprì la porta.
"Grazie" afferrò i propri beni. Nel farlo sfiorò le mani del ragazzo , erano gelide proprio come lo sguardo che gli lanciò Gaya.
"Io non credo che tu sia bene"
"No ,sono solo assonnata"
"Vado a chiamare Theo o Pansy se non ti va di parlare con me"
"Non è questo" sorrise appoggiando la testa sull'uscio della porta sorreggendo i libri.
"Non sarò l'ascoltatore migliore di Hogwarts, ma ho certe doti nascoste" Sorrise .
"Ti stai vantando, Malfoy?"
"Chi io? No non sono il tipo" Questo genere di autoironia fece ridere Gaya. 
"No davvero sono solo un po' assonnata. È tutto a posto"
"Tra di noi?"
"Perdonato, te l'ho già detto"
"Volevo esserne sicuro. Ci si vede" mostrò un sorriso e si voltò.
Gaya si vergognava per essersela prese per una tale sciocchezza . Era vero che a quella festa avrebbe invitato chiunque , ma perché ce l'aveva così tanto con Candace? In realtà non gliene fregava un cazzo di lei. Non ci pensava durante il giorno e dormiva serena la notte. Gaya era arrabbiata con Draco ,ma per quale assurdo motivo? Si era appena scusato e lei lo aveva persino perdonato. L'anno era iniziato nel peggiore dei modi . Una tale confusione. Non voleva ricadere nel sentimento . Non voleva riprovare ciò che aveva passato con Astoria .