Cap 1

276 9 0
                                    



La mattina stessa ,Gaya aveva salutato la propria madre difronte al Hogwarts Express. Per lei non si trattava di un' esperienza nuova, era il quarto anno che eseguiva la stessa procedura. Si alzava dal letto della maestosa camera ,sempre pulita e fresca grazie al lavoro delle domestiche , per dirigersi in bagno lasciando le faccende ,cambiare aria e rifare il letto, ad Amanda. Il bagno della sua stanza era il più spazioso del piano, così come la camera, d' altronde. Erano le 4 am e doveva essere pronta per le 10 , poiché come ogni anno il treno sarebbe partito alle 11, non  aspettava nessuno. Si fece una doccia calda ,una delle migliori sensazioni era decisamente sentire l'acqua calda che incontra il corpo nudo e infreddolito della mattina precedente, provocando un leggero brivido estremamente piacevole e confortante. Uscì pulendo lo specchio dal vapore e arrotolandosi una salvietta nera attorno al corpo, poi con una più ristretta , tamponò i capelli biondi che le cadevano esattamente sulle spalle  . ''Ho terminato signorina Myers'' Come sempre Amanda aveva calcolato i giusti tempi. Gaya come il suo solito non rispose ,attese l'uscita della domestica e rientrò in stanza.Ai piedi del letto era presente una  panca rivestita di soffice velluto bianco, su cui aveva ripiegato i vestiti che avrebbe voluto indossare il primo giorno di scuola. Si spogliò dall'asciugamano e mise l'intimo, poi ritornò in bagno, dove spese più di un'ora tra massaggi per scolpire le clavicole, la mandibola e il viso in generale. Poi passò al trucco. Grazie a tutti i trattamenti ,quasi compulsivi a cui dava molto spazio, non aveva bisogno di una base molto pesante , perciò optò per un filo di correttore, conturing. Invece diede più importanza agli occhi , delineò un eyeliner, incollando dei brillantini con al di sotto un ombretto dai toni caldi, ma delicato. Era arrivato il momento dei vestiti, optò per una gonna di raso rosa , decorata de dei rilievi, tono su tono,di decorazioni floreali cucite. Al di sopra un crop top ,sempre rosa, di un tessuto tipo lana, ma che in realtà rimaneva leggero e dava una sensazione di freschezza, molto utile dato che era ancora estate. Finito scese al primo piano per dirigersi in sala da pranzo.
''7 di mattina, migliori ogni anno'' Esclamò la madre seduta a capo tavola con la schiena rivolta verso l'immensa vetrata, stava leggendo il giornale e non alzò nemmeno lo sguardo. ''Clelia!'' esclamò Gaya richiamando la cameriera, che corse il più veloce possibile, che corse il più velocemente possibile alla richiesta della giovane. "Abbi pazienza Gaya, è una novità vederti a colazione per l' orario prestabilito" La madre afferrò la tazza di caffè d'orzo e la portò alla bocca. Fu in quel momento che vide l' abbigliamento della figlia e mentre si sedette ,la riprese: "Abbigliamento più consono? Ringrazia che tuo padre non ti vedrà" "Si va bene, ho capito , mio padre è colui che decide qualsiasi cosa io debba fare, persino il mio abbigliamento" Ironizzò mentre le veniva servita una tisana ai frutti di bosco e biscotti d'avena, 4 per l'esattezza. "Posso andare da sola al binario" Disse cercando un po' d' indipendenza.
"No, ti accompagneranno Omar e Amanda, come sempre" "Non intendevo loro..."
"Assolutamente no!" Capì che la figlia non si riferiva all' autista e alla domestica , ma bensì a lei. "Non controbatto allora" sbuffò alzando gli occhi. Era inutile competere con Arline Myers. Se avete presente la solita ragazza, supponente e altezzosa, sempre al centro dell'attenzione , ecco quella era lei ad Hogwarts . La cosa che Gaya si rifiutava di ammettere era che lei rispecchiava l'esatta copia della madre.

Si trovarono al binario. "Amanda, carica le valigie!" Ordinò Arline.      "Vado a prendere posto, devo accaparrarmi il miglior vagone" "Scrivi ogni tanto, Persefone ti è stata donata per un motivo" Disse indicando la civetta.
"Sarà fatto, salutami papà"
Era un rapporto strano, entrambe fredde ma unite dal potente legame familiare, sacro per i Myers. Tutto per la famiglia , questo si ripetevano. Lasciata la madre, dagli occhi penetranti e grigi, tali e quali a quelli della figlia, Gaya potè entrare nel treno. Cercò i suoi amici nei vagoni in fondo ma non li trovò , così se ne appropriò lei, aspettando il loro arrivo.
"E' libero?" Chiese un ragazzo aprendo la porta. Gaya aveva il volto rivolto verso il finestrino, non si voltò nemmeno e rispose con un freddo no.
"Gaya?" La ragazza non aveva riconosciuto la voce di Theodore Nott, il suo migliore amico. "Oddio, ma ti è cambiata la voce, ci siamo visti solo un mese fa" Disse mentre Amanda entrava a posare le valige e l'animale e Theo si sedette.
"Gli altri non vengono?" Guardò l'orologio che segnava le 10:45. "Si ,stavano entrando. A proposito, è successo qualcosa in queste ultime settimane o...?" Theo si riferiva al fatto che Mattheo l'aveva lasciata due settimane prima. Gaya non gli riferì nulla, non perchè non si fidasse o chissà cosa, ma perchè non era il tipo da parlare di emozioni come il cuore spezzato. Anzi , più che parlarne, proprio non ce l'aveva il cuore spezzato. Sapeva che prima o poi sarebbe tornato da lei . Anche se non aveva tutta voglia .
Theo lo seppe grazie a Mattheo e i suoi innumerevoli racconti sulle ragazze che prendevano un biglietto per visitare il suo letto, ovviamente non riutilizzabile per più di una volta.
"Appena in tempo!" Pansy si sedette accanto a Theo .
"Non sarebbe stato male rientrare un giorno dopo" Mattheo fece un occhiolino a Gaya e la prese in vita una volta seduto. Theo corrucciò la fronte e fissò Gaya.
"Mi avresti vista per un giorno in meno..."
"Tanto poi recuperiamo ,no?" Si avvicinò alle sue labbra . Lei ricambiò, come se nulla fosse successo.
"Che avete fatto quest'estate?" Chiese Pansy , sapendo ciò che era successo.
"Mi sono divertita, mettiamola così" sorrise Gaya.
"Sono felice che tu ti sia divertita tanto quanto l'ho fatto io" rispose Mattheo.
"Si... tutti felici"ironizzò Theo. In realtà non c'era mai stato amore fra Gaya e Mattheo, si trovarono nella stessa casa e furono un po' il pettegolezzo del momento il secondo anno. Tutti credevano stessero assieme ma la verità è che era più una cosa periodica. Intere settimane a stare prettamente attaccati e altri giorni in cui ognuno andava per la propria strada e soprattutto con chi voleva. Erano entrambi popolari , per il fatto che Mattheo era il figlio di Lord Voldemort, oramai estinto( o almeno la gente credeva) e Gaya era la tipica ragazza che a primo impatto potrebbe sembrare egoista , sarcastica , altezzosa, sfrontata e che pretende tutto ciò che desidera, ma in realtà era  molto peggio.

All I Want  || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora