KANG TAEHYUN

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Kang Taehyun x reader

Era sera e tu, come ogni giorno, stavi sul tuo letto con le cuffie alle orecchie a piangere. Dopo che il tuo ex ti aveva tradita, non riuscivi a uscire da quello stato di tristezza che sembrava quasi non finire più. Come aveva potuto? Tu non gli bastavi? O semplicemente fu un errore di una notte? Be’, quel che sapevi, era che non gliel’avresti mai perdonata. E tu che ti preoccupavi persino se parlavi con il tuo migliore amico! Erano passati mesi ma ancora non ti eri ripresa. Come biasimarti, non si può certo dimenticare una relazione di due anni in un solo mese! Certo era il fatto che, se mai l’avessi rivisto, non l’avresti nemmeno salutato, non se lo meritava. 

Per l’ennesima volta, tua madre era entrata in stanza per vedere come stessi, lei sapeva tutto. <Ti ho portato questa, cerca di riposare> ti porse la camomilla che aveva preparato. La sensazione della tazza bollente che toccava le tue dita tremanti era piacevole, non sapevi spiegarti il perché, ma il fatto di sentire dolore stava iniziando a piacerti. Ti rendeva quasi umana, solo così avresti potuto sapere se fosse tutto un sogno o se per davvero stessi vivendo quell’assurda situazione. 

Nel frattempo partì “finale” dei Day6, canzone che Taehyun ti aveva dedicato in più occasioni. E fu lì l’apice del tuo dolore: iniziasti a scalciare nel tentativo di rimuovere quei dolorosi ricordi. L’immagine di lui che si baciava insieme a quella ragazza dal nome sconosciuto si posizionò per bene nella tua testa. Sembrava non avesse intenzione di andarsene da lì. Ed era straziante sapere di non poter fare nulla per non farlo accadere. Sapere che tu non gli bastavi, sapere che magari era il suo modo per dirti che era definitivamente finita. Tutto quello era straziante. 

Finalmente riuscisti ad addormentarti, ma solo dopo aver bevuto quella bevanda dal color giallastro. Finalmente tutti quei pensieri se n’erano andati per far spazio ai sogni notturni. O forse era solo quello che speravi. 

Ti svegliasti nel cuore della notte a causa di un forte rumore alla tua finestra. Inizialmente  pensasti che era colpa della pioggia violenta di quella notte, ma poi, mettendo ben a fuoco l’immagine, notasti che quella dietro alla tua finestra era una figura umana. Non urlasti per poco, solo perché quella persona ti aveva fatto cenno di stare zitta. Ti alzasti, camminasti piano piano per evitare di fare rumore e, quando capisti chi fosse quella figura, non potesti fare a meno di girarti per non far vedere che i tuoi occhi iniziavano a pizzicare. Era Taehyun. 

Lo facesti entrare, d’altronde non potevi farlo morire di freddo. In più era completamente inzuppato dalla pioggia. <Che ci fai qui?> dicesti con tono freddo e distaccato. Lui prese un bel respiro e poi parlò:<Mi manchi, mi mancano i tuoi abbracci, le tue carezze, i tuoi baci, le tue parole dolci…Mi manchi tu.>.

Appena pronunciate quelle parole, ti venne quasi la voglia di tirargli uno schiaffo, ma non eri mai stata manesca. Il tuo lato rabbioso si dovette mettere un po’ da parte, nonostante fosse incoerente tutto quello. <Be’ tu non mi manchi affatto> continuasti sempre con quel tono glaciale. 

<Y/n, so che quello che ho fatto è altamente sbagliato, ma permettimi di rimediare, tu sei la persona più importante che ho.> la rabbia continuava a salire. <Allora dimmi, perché l’hai fatto? Mi basta solo sapere se a te quella tizia lì piace davvero o è stato una specie di errore.> volevi delle risposte, e se non te le avesse date, non avresti esitato e buttarlo fuori dalla tua casa. <Io…Lei non mi piace, non mi è mai piaciuta e mai mi piacerà. Te l’ho già detto, è stato un errore.> sospirò per poi andare avanti:<I miei amici mi hanno costretto a baciarla, se non l’avessi fatto avrebbero detto a tutti che…y/n, sono bisessuale. Io mi vergogno in un certo senso, nessuno mi aveva mai accettato prima, ora mi sento come se nessuno potesse farlo. So perfettamente che è un ragionamento del tutto sbagliato, ma non posso farci nulla.> quella confessione ti destabilizzò in quel momento. Per quale motivo non si era fidato di te? Sapeva benissimo che tu non l’avresti mai giudicato, sapevi i suoi peggiori segreti ma non ti aveva mai detto questo? 

<E perché me lo stai dicendo ora?> domandasti. Lui prese un bel respiro e parlò:<Io non voglio più mentirti, voglio che il nostro rapporto sia del tutto trasparente>. Effettivamente aveva ragione, dopo quello che era successo, un po’ di sincerità non avrebbe guastato. 

Poi, dopo che entrambi steste zitti, lui chiese<Y/n, ti va di riprovarci? Stavolta senza segreti>. A quel punto ti si illuminarono gli occhi. Annuisti senza pensarci e ti buttasti tra le braccia del tuo amato ragazzo. 

TXT ONE SHOTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora