TAEGYU

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Choi Beomgyu x Kang Taehyun

Era la terza ora scolastica e io stavo ripassando per la verifica che si sarebbe svolta l’ora dopo. 

-Taehyun che studia, che novità!- mi stuzzicò Beomgyu che si trovava al banco proprio dietro al mio.

Che dire, Beomgyu mi perseguitava fin dalla seconda media, era irritante. Era il ragazzo più popolare della scuola, tutte le ragazze e ragazzi gli sbavavano dietro. Era impossibile non notarlo. Inoltre era anche egocentrico e presuntuoso. 

In seconda media venni spostato di classe e finii nella sua, da lì decise di prendermi di mira. Ogni volta faceva battutine scomode su qualunque cosa vedesse di non perfetto in me. Mi dava estremamente fastidio quel suo modo di fare. 

Volevo cambiare classe, ma a quel punto dell’anno era più che impossibile. 

Nell’altra classe c’era anche il mio migliore amico: Hueningkai. Lui era l’unico a sapere del mio orientamento sessuale e di molte altre cose che mi riguardavano.

Come dicevo era la terza ora. Ad una certa chiesi di andare in bagno e l’accesso non mi fu negato.

Così mi avviai verso la toilette. Era sporca e umida, si riusciva a malapena a fare pipì.

Uscii dal quel lurido posto e mi trovai davanti Beomgyu. Lo ignorai ma lui se ne accorse infatti mi prese per il polso prima che io potessi andarmene.

-Dove vuoi andare principessina?- mi domandò con fare interessato.

-Sai com’è, volevo andare in classe.

-Non così in fretta- mi avvicinò a sé.

Mise le sue mani sotto la mia maglietta ormai sgualcita e avvicinò i nostri bacini.

-B…Beomgyu che fai?!- sbottai.

-So che ti piace- mi guardò con aria maliziosa per poi strusciarsi contro di me.

-Beom…- mi tappò la bocca con un bacio che approfondì sempre di più.

Non riuscivo a staccarmi da quella sensazione paradisiaca, le sue labbra erano così morbide e si muovevano con gesti decisi.

-Che ti è saltato in mente?!- sbottai per la seconda volta.

-Se tu non avessi voluto ti saresti staccato subito. Vedi principessina, io capisco la gente, specialmente la gente come te, ingenua e fragile- mi indicò con l’indice.

-Sembri forte ma dentro di te sai che non è così, non ti credi all’altezza delle situazioni, sei come un libro aperto per me.

-T…Tu come lo sai?- chiesi alquanto stupito.

-Be’, perché  così mi ci sento pure io.

-Non ci credo, il Presuntuoso Beomgyu che si sente fragile? Pff, stronzate.

-Se queste fossero stronzate io come le saprei tutte queste cose?

-Non lo so, può  darsi che te le abbia dette Hyuka!

-Ma chi ci parla con quello. E poi come potrei averci un rapporto pacifico se ci piace lo stesso ragazzo?- rimasi confuso e stupito dalla sua domanda. Io piacevo a Beomgyu? Ma soprattutto, piacevo al mio migliore amico? 

-Di che parli?

-Ma dai, se ne sono accorti tutti che Hueningkai ha un debole per te, e pure io ce l’ho. È dalla seconda media che ti ho notato, mi sei da subito piaciuto. Ma ahimè dalla vita non si può avere tutto, o avrai me o avrai lui, o nessuno dei due.

-Io…- decisi di scappare dalla situazione. 

Corsi lontano da lì, non volevo più vedere Beomgyu, non perché  avesse fatto qualcosa di male, ma perché non so e non oso scegliere. Dovrei davvero scegliere tra il mio migliore amico e Beomgyu? Be’, il mio migliore amico rimaneva tale, ma infondo Beomgyu non mi dispiaceva più di tanto. Solo, come l’avrei detto a Hyuka? Mi dispiaceva troppo per lui. E se l’avessi perso per sempre? E se dopo non volesse più vedermi? 

No no, decisi che non l’avrei mai detto a nessuno dei due. Era un comportamento da vigliacco, sì, ma era l’unico che poteva non ferire nessuno.

Arrivò il professore dell’ora successiva, quello era un vero stronzo. Ci diede la verifica e iniziammo. 

Poco dopo sentii dei bisbigli, mi voltai e vidi Beomgyu che cercava di chiedermi la risposta alla quinta domanda. Io mi rivoltai e non ci diedi peso. 

-Taehyun ti prego, ho seriamente bisogno di te. 

Non sapevo spiegare il perché, ma quelle parole mi sembrarono non solo sincere, ma anche che si riferisse non solo alla verifica. 

Mi girai nuovamente dandogli un bigliettino con su scritte le risposte. 

-Signor Kang, che sta facendo? Non sa che copiare è vietato? Forza, fili dal preside.

Io cercai di spiegare la situazione però senza mettere in mezzo il moro. 

-Non ha scusanti, ora faccia come le ho detto!

Appena il preside finì di farmi una bella ramanzina, mi trovai Beomgyu ad aspettarmi fuori dall’ufficio. 

-Tu che ci fai qui?

-È colpa mia se sei finito lì, non volevo, scusami.

-Ma senti un po’, Choi Beomgyu che si scusa, questa mi è nuova!

-Dai, sono serio, pensavo mi avessi perdonato, ma soprattutto pensavo ti piacesse passare del tempo con me.

-E come lo sapresti?

-Be’, non fai altro che scrivere il mio nome sui tuoi libri! Guarda che non ho i prosciutti sugli occhi. 

-N…Non è vero!- cazzo se era vero. Ok, mi piaceva Choi Beomgyu, ma non l’avrei mai ammesso.

-Allora non ti dispiacerà se mi diverto un po’- detto questo mi baciò. Io ricambiai subito il bacio. 

Improvvisamente ragionai a mente lucida spostandolo da me.

-Io non voglio essere il tuo giocattolo.

-Infatti non lo sei, sei molto di più principessina. 

-Cazzate.

Mi baciò un seconda volta, stavolta approfondendolo di più.

-Tae…che stai facendo…?

Mi staccai subito da Beomgyu incontrando lo sguardo deluso e ferito di Hyuka. 

Lo seguii e con me anche Beomgyu. 

-Hyuka aspetta, non è come pensi!

-Già, ha ragione, gli stavo solo facendo la respirazione bocca a bocca- rise Beomgyu.

-Non è il momento- gli tirai una gomitata. 

-Ho capito, ti piace Beomgyu, sono felice per te, ma almeno avresti potuto dirmelo invece che illudermi così. 

-Mi dispiace davvero, non sapevo come fare, non volevo ferirti in nessun modo.

-Eppure l’hai fatto. Guarda lasciamo perdere, non voglio sprecare tempo. 

Non ci parlammo per giorni, mesi, anni. Ora sono qui, sto per sposarmi con l’uomo della mia vita, dovrei essere felice, eppure non riesco a perdonarmi.

Beomgyu mi rende la persona più felice al mondo, e questo mi basta. 

TXT ONE SHOTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora