Capitolo 4.

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È così affascinante... Così bello! Non riesco a spiegare cosa sto provando in questo momento! È una sensazione nuova e mi piace. Rimarrei a guardarlo per ore.

«Ma non parla?» chiede a Rafaella facendomi riportare alla realtà. È bello sì, ma è un insolente! Non vede che sto qui e lo posso sentire?

«Ehm... I-io sono Berenice, piacere » riesco a balbettare. Al sentire il mio nome sgrana gli occhi. Ooh! Ma che hanno tutti col mio nome?

«Berenice?» chiede incredulo.

«Sí... Ma chiamami Nice.»

«Juninho... Ti puoi mettere una diamine di maglietta? Non vedi che stai creando imbarazzo?» chiede Rafaella per distrarlo ma facendomi diventare ancora più rossa.

«Perché? Non posso vantarmi del mio fisico?» dice facendole l'occhiolino, e noto sul volto di Rafa un misto tra disapprovazione e divertimento.

«Per fortuna non rimango più qui!»

«Cosa? Che significa?»

«Ho deciso di trasferirmi da Nice.» dice Rafa, e gli occhi di Neymar tornano su di me per poi ritornare su sua sorella.

«Ma davvero? Mi mancherà la mia nanetta sempre in mezzo ai piedi. Ed ora mi lasci da solo?»

«Si, si. Come no! E poi non stai da solo con tutte le tue amichette e con i tuoi amici!» esclama Rafa facendo il segno di saluto ai due ragazzi che stanno continuando ad allenarsi.

«Touché!»

«Vabbé, vado a farmi la valigia.» dice per poi sgattaiolare fuori dalla palestra, lasciandomi solo con questo ragazzo che sembra ad un Dio greco. Questa me la paga.

«Mia sorella è fuori. Buona fortuna, Nice.» non appena pronuncia il mio nome, il mio cuore perde un colpo. Ho qualcosa dentro lo stomaco e mi tremano le gambe. Come può farmi questo effetto se nemmeno lo conosco?

«Ehm... Okay. Io p-penso di dover andare... Ciao!» sorrido timidamente e corro via dalla stanza. Prendo le scale che portano su e mi ritrovo in un grandissimo salone con tre divani di pelle nera e un maxi schermo.

Continuo a cercare Rafaella e decido di salire sul piano superiore. Che cavolo... È come un secondo appartamento! Ci sono altre due sale e minimo altre 5 stanze. Vado in fondo, e di fronte ad una sala con la tv e un divano a isola di pelle rossa, c'è una stanza. Apro la porta e dentro di essa c'è un letto matrimoniale gigantesco con delle lenzuola bordeaux e molti cuscini, una cabina armadio, una libreria e un comodino. La stanza è di color bianco e nero e sulle pareti ci sono attaccate delle foto di Neymar e Rafaella da piccoli con i loro genitori, presumo. Una curiosità mai avuta prima, mi spinge ad entrare ed ammirare le foto, delle maglie da calcio appese sul muro e poi la libreria. Con mia grande sorpresa noto dei classici come 'Cime tempestose' e 'Orgoglio e Pregiudizio' e poi altri romanzi moderni. Non ci sono molti libri, ma quelli che vedo sono pochi ma buoni. Mi giro in direzione del letto e mi sento avvampare... Perché? Okay non posso più rimanere qui. Faccio per andarmene ma mi ritrovo faccia a faccia col ragazzo-Dio. Porca miseria!

«Ehy! Non ti sembra un pó presto per venire a letto con me?» Dice leggermente divertito.

«No... Cioè Si! Ehm... Scusa! I-io ho sbagliato stanza! Volevo andare in quella di Rafaella.» dico con un filo di voce,gli occhi abbassati e del colore delle lenzuola in viso.

Piano piano mi sento sollevare il mento con un dito cosicché i miei occhi guardino i suoi. Sono veramente belli, di un colore che non riesco a stabilire.

«É quella vicino la mia.» dice con voce dolce.

«Oh. Grazie.» non riesco ad allontanarmi da lui, non ora che mi sta toccando. Purtroppo la magia finisce non appena toglie il suo dito dal mio mento per lasciarmi passare. Goffamente esco dalla stanza e mi infiltro in quella accanto.

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora