Capitolo 22.

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Non ce la faccio. Non riesco a credere a ciò che sto vedendo e tutto quello che riesco a fare è stare ferma, impalata a guardare questa scena che dura solo più di due secondi, ma sono secondi che mi dilaniano l'anima. E tutto ciò che succede è come una scena a rillentatore: Neymar che mi nota e grida il mio nome, io mi faccio largo tra la folla e Rafaella mi vide e mi segue.

«Nice, perché piangi? Ti prego, rispondimi.» mi chiede quando ormai sto per entrare nel taxi che si è appena fermato.

«Voglio stare da sola, Rafaella. Ci vediamo più tardi.» sforzo un sorriso e salgo nell'auto.

«Sta bene, signorina?» domanda il tassista voltandosi. «Scusi, già ci conosciamo?» continua. Alzo gli occhi e riesco a riconoscerlo. È lo stesso ragazzo che mi ha fatto da autista la prima volta che sono attivata a Barcellona.

«Diciamo che mi ha già accompagnato a casa.» rispondo.

«Ooh giusto! Aereoporto di Barcellona! Ricordo tutti i miei passeggeri.» mi fa un'occhiolino e mi strappa un sorriso. Gli detto la via di casa e mette in moto. Quando devo scendere, mi offre il passaggio come la prima volta.
«Le ragazze belle come lei non dovrebbero piangere.» aggiunge quando ormai mi trovo sul marciapiede. Gli sorrido nuovamente ed entro nell'appartamento per poi filare dritta in camera e fare i conti con tutti i miei pensieri.
Lo sapevo. Avrei dovuto aspettarmelo eppure ho abbassato la guardia. Mi aveva avvertito che saremmo stati insieme finché non ci saremmo stancati l'uno dell'altra ma non pensavo che si stancasse di me così presto. Ma alla fine non ha tutti i torti. Cosa posso dare io ad uno come lui? Niente. Sono solo una povera orfana che non sa nulla della vita. Oh Dio, sono così talmente stupida! Dovevo essere pronta a tutto ciò eppure mi ritrovo a piangere e singhiozzare come una bimba e mi sento come se mi fosse caduto un pezzo di cuore. Perché mi sento così? Mi sono divertita con lui e tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine.

«Nice!» irrompe Rafa nella mia stanza e mi fa sobbalzare dal letto. «Dio, tesoro!» si siede ai bordi del letto e mi stritola in un abbraccio. A volte un abbraccio vale più di mille parole. «Nice...»

«Lo so, me lo avevi detto.» riesco a dire con voce tremante.

«No, Nice... Mio fratello ci tiene veramente a te.» a queste parole mi sento ancora più male. Come può dire queste cose?

«Se ci tenesse veramente a me, non andrebbe a baciare la prima che passa!» il mio viso si inonda nuovamente di lacrime.

«Nice... Giuro che non avrei mai immaginato di difenderlo in una situazione come queste ma...» guarda in qualsiasi punto della camera come per cercare le parole, poi mi guarda dritta negli occhi. «Quando te ne sei andata così ho subito capito di chi fosse la colpa e giuro che ero intenzionata a prendere a calci in culo mio fratello, però quando l'ho trovato, era... Distrutto. Ho letto qualcosa nei suoi occhi che mai ho letto. Era veramente dispiaciuto e quando mi ha vista mi ha spiegato tutto. Quella troia bionda è da tre mesi che prova a farsi Neymar, ma dato che lui non la sopporta, non l'ha mai neanche presa in considerazione. Sta sera quella lì era fatta e non appena ha trovato l'occasione si è avvinghiata a Neymar ma lui neanche ha ricambiato il bacio!» mi spiega Rafaella ed io sono ancora più confusa di prima. E se lo difendesse solo perché è suo fratello? E se lui le avesse raccontato solo balle? Vorrei veramente firdarmi e crederle e una parte di me vorrebbe farlo, ma l'altra, quella cresciuta in questi ultimi giorni, non vuole.

«Rafa,io... Io davvero non ce la faccio! Mi sento come se qualcuno mi avesse sparato dritto al cuore. Mi sento uno schifo e non capisco perché! Vorrei non provare sentimenti, peggiorano solo le cose.» singhiozzo e affondo il viso tra le mie mani.

«Oh, Nice... Questo è un disastro!» dice Rafa accarezzandomi i capelli e sospira. «Ti sei innamorata di Neymar.» e quando finisce di pronunciare queste parole, è come se mi si accendesse una lampadina sulla testa. Innamorata di Neymar. Questo è un vero disastro. Come ho fatto a non pensarlo prima? Forse avrei potuto fare qualcosa...

«No,no,no» scuoto la testa e guardo Rafaella. «E adesso? Dimmi cosa succederà adesso!» ho la gola in fiamme e penso di aver esaurito tutte le lacrime.

«Non posso dirtelo io, Nice. Devi decidere tu cosa fare. Però voglio dirti una cosa, se perdonerai mio fratello, per favore, non farti trattare come la sua puttana.»

«Io sono la sua puttana?» chiedo quasi schifata.

«Non ho detto questo!» ridacchia. «É solo che... Insomma voi non avete un rapporto normale! Non come quello di due che si frequentano. Nice, dico sul serio, Juninho ci tiene veramente tanto a te è solo che non lo vuole ammettere a sé stesso. Tocca a te farglielo capire.»

«Ma se non fosse realmente innamorato di me?»

«Bé, in tal caso, te ne farai una ragione e continuerai la tua vita. In amore la cosa più brutta è soffrire ma, purtroppo, è anche la cosa più comune. Come si dice: 'morto un papa, se ne fa un altro.'» ridacchia ancora e si allontana sulla soglia della porta.

«Grazie di tutto, Rafaella.» le dico nel modo più sincero possibile e mi fa l'occhiolino.

«Vado a chiamare Manuel o si preoccuperà. Buonanotte.» mi manda un bacio volante e chiude la porta di camera.
Okay, forse quella ragazza potrebbe diventare il mio guru. Ha ragione da vendere e adesso mi sento un tantino meglio. Ma Neymar ha comunque perso la mia fiducia e non so come farà a farsela riguadagnare e soprattutto, non so se riuscirò a perdonarlo. Okay, sarà anche stata colpa della ragazza, ma devo vedere quanto ci tiene a me veramente e soprattutto se prova gli stessi sentimenti che provo io.
Il display del cellulare illumina il buoio nella stanza.
Il cuore mi balza in gola quando vedo che è Neymar.

'Nice... Volevo scusarmi per ciò che è successo poco fa. Non volevo passare una serata così con te. Scusami.'

Un velo di lacrime mi copre gli occhi quando leggo questo messaggio ma non ho intenzione di cedere tanto facilmente.
Decido di rispondergli.

'Dispiace anche a me per ciò che è accaduto, ma le cose non si risolvono tramite cellulare. Buonanotte.'

Spengo il cellulare e affondo la testa nel cuscino cercando di non pensare a quel ragazzo ma è inutile. Non appena chiudo gli occhi mi compare il suo viso sorridente, illuminato dai suoi bellissimi occhi, a rovinare la mia visione è quella bionda che si avvinghia a lui e lo bacia con passione. Batto un pugno sul letto e mi tiro a sedere. Prendo il mio mp3 e provo ad ascoltare musica, ma, ironia del destino, parte 'She will be loved'.

«Vaffanculo.» biascico tra i denti e butto l'mp3 sul pavimento. Cosa posso fare per non pensare a lui? Cosa?! Vaffanculo, Neymar! Mi hai rovinato l'esistenza. O forse me l'hai migliorata? Ooh. Vaffanculo, vaffanculo,vaffanculo.

Rafaella spalanca la mia porta e comincia a gesticolare con le mani e fare strane facce.

«Cosa?!» chiedo, esasperata.

«Neymar! È qui e vuole parlarti!» dice a bassa voce. Mi metto una mano sulla bocca e spalanco gli occhi. È veramente venuto qui?

«No! Digli che sto dormendo.» dico abbassando più che posso la voce.

«Sicura?» chiede ed io facco cenno di approvazione con la testa.

Dopo 10 minuti torna in camera, e si siede su un puff.

«Mio fratello è esasperante. L'ho dovuto bloccare con tutte le mie forze perché voleva entrare!» fa roteare gli occhi e sbuffa.

«Forse è stata colpa mia... Prima mi ha scritto un messaggio di scuse e penso che la mia risposta lo abbia portato fin qui.» sbuffo anche io e mi tuffo nuovamente sul cuscino.

«Wow. Questo sta diventando molto meglio di una telenovelas!» ride ed io le lancio un'occhiataccia.

SPAZIO AUTRICE.
Ciao bellissime! ❤

Scusaaaaaatemi il ritardo ma, come previsto, è stata una settimana pienissima e mi è stato impossibile scrivere.

Ora vado, un bacione e scusatemi ancora

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora