«Berenice, non so veramente come dirtelo...» gli occhi di Caroline si riempiono di lacrime e il mio stomaco si contorce nel vederla in questo stato.
«Caro, che succede?» le prendo la mano e la stringo forte, come per farle forza.
«Gabbianella, spero solo che tu mi possa capire e non giudicare. Voglio che tu sappia che è stata la scelta più difficile della mia vita.» inspira profondamente e le lacrime cominciano a rigarle il viso. «Io sono la tua vera madre.» quando sento pronunciare quelle parole, sento come se mille spade mi trafiggessero. Non è possibile. Non sta succedendo veramente.
Scuoto la testa come se tutto ciò potesse finire. Mi alzo dalla sedia ed esco dal ristorante, lasciando Caroline nelle sue lacrime. Comincio a camminare senza meta per fare i conti con i miei pensieri, ma ciò che faccio è peggiorare la situazione. Non posso essere veramente sua figlia, me lo avrebbe detto molto tempo fa e non dopo 18 anni vissuti in un fottuto orfanotrofio. Non riesco a credere che mi abbia fatto una cosa simile. Ho avuto mia madre vicina per tutti questi anni ed io non l'ho mai saputo. Non so più chi sono, sono senza identità.
Dopo una lunga camminata, mi ritrovo a prendere la via di casa.
Una volta entrata, mi lascio cadere sul pavimento e le lacrime scendono più insistenti. Mi sento mancare il respiro.«Brutta stronza! Perché non...» Rafaella si blocca non appena mi vede. Si butta sul pavimento e mi stringe in un abbraccio. «Nice... Dio, ma cosa ti è successo?» non riesco a risponderle, tutto ciò che riesco a fare è singhiozzare.
Dopo qualche minuto, i singhiozzi cessano, ma la morsa che sento al cuore è ancora più forte.«Ehy...» comincia a dire Rafa e si stacca dall'abbraccio per guardarmi negli occhi. «Andiamo sul divano e, se ti va, mi racconti.» dice dolcemente e mi aiuta ad alzarmi.
«Rafaella, non so più chi sono.» biascico non appena mi siedo sul divano.
«Raccontami,Nice.»
«Caroline... Caroline è mia madre.» dico più a me stessa che alla mia amica.
«Cazzo.» risponde dopo qualche istante di silenzio.
«Ti rendi conto? Avrei potuto vivere una vita normale per tutti questi anni ed invece sono cresciuta nel dolore!»
«Nice, sicuramente ci sarà una spiegazione. C'è sempre una spiegazione.» mi consola massaggiandomi il braccio.
«Non so se riuscirò mai a perdonarla»
«Devi risolvere oggi questa faccenda. Questa sera Caroline se ne andrà e non potrai vederla per chissà quanto, facendoti una marea di domande alle quali non avrai risposta. Devi incontrarla, Nice. Ora.»
«Rafa, non so se ce la faccio.»
«Metti da parte l'orgoglio, diamine! Te ne potrai pentire dopo della tua scelta.»
«Okay, hai ragione. Voglio saperne di più.» mi asciugo il viso col dorso della mano e prendo il cellulare.
Quindici minuti dopo la chiamata, sentiamo suonare al campanello. È lei.
«Oh, Berenice!» esclama buttandosi in un abbraccio che io non ricambio.
«Ti ho chiamata perché voglio sapere tutto. Niente più bugie.» dico freddamente e mi incammino al tavolo della cucina dove c'è Rafaella.
«Salve, signora. Io vado in camera perché devo fare una chiamata.» Rafa ci congeda con un gesto e sparisce in camera sua.
«Nice, scusami, davvero. Non avrei mai voluto ferirti.»
«Potevi pensarci prima.» dico tra i denti.
«Mi... Mi dispiace.» scuote la testa e sospira. «Penso che ti aspetti delle spiegazioni dettagliate.»
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She will be loved.
Romance"Non mi dispiace passare ogni giorno Fuori, all'angolo della tua strada, sotto la pioggia scrosciante Cercando la ragazza dal sorriso spezzato Chiederle se vuole fermarsi un po' E sarà amata Sarà amata..." ~Maroon 5 -She will be loved. ||In que...