Capitolo 28.

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«Quindi state facendo sul serio?» chiede Rafa, sorseggiando il suo caffelatte.

«Non so se la parola 'serio' sia adatta, però ci stiamo provando.» rispondo con un ampio sorriso. Ogni volta che ci penso, sento una gioia mai provata prima. Sento che i muri che lui si è costruito in tutti questi anni, stiano per crollare anche se non riesco a capire come fare ad abbatterli del tutto.

«Giuro che non ci credo!» esclama Rafaella con un sorrisetto. «Juninho che si sta innamorando. Posso dire di aver visto tutto.» il latte che stavo bevendo mi va di traverso.

«Non si sta innamorando di me!» dico tra la tosse. Anche se lo desidero con tutta me stessa che ciò accadda, non voglio forzare le cose.

«Tsé, come no.» conclude con un gesto della mano e cambio discorso.

«Ho pensato di fargli un regalo per tutto ciò che ha fatto per me.»

«Hai già in mente qualcosa?» domanda, cercando di trattenere l'euforia.

«Sí.»

«Cosa?» si muove sulla sedia impaziente di sapere.

«Un cucciolo di cane.» il mio sorriso si allarga ancora di più e la mia amica quasi non lancia un grido di gioia.

«Oh Dio! Sì! Impazzirà. Dobbiamo andare a prenderlo. So dove prenderlo! É un allevamento di molti cani.» esclama freneticamente Rafaella e corre a cambiarsi.

«Perfetto,allora!» ridacchio nel vedere Rafaella correre da una parte all'altra.

Mezz'ora dopo ci troviamo in una campagna fuori Barcellona. Ad accoglierci, sono dei cani che scodinzolano e scorrazzano. Una signora sulla quarantina d'anni, ci viene incontro stringendo la mano ad entrambe.

«Vi serve aiuto?» ci chiede gentilmente. Rafaella sta per rispondere, ma si accorge che non è compito suo. Le voglio davvero bene, ma, a volte, può essere molto invadente.

«Sí, vorremmo comprare un cucciolo di cane, se possibile.» rispondo con un filo d'ansia. Non vedo l'ora di regalarlo a Neymar.

«Certo che sì! Ci sono due cucciolate di due mesi, una di Pastori Tedeschi ed una di Golden Retriver.» a queste ultime parole mi si illuminano gli occhi e mi viene in mente il sorriso da bambino di Neymar quando quel cucciolo ci aveva assaliti al parco.

«Golden Retriver!» dico con un pó troppo entusiasmo, scatenando la curiosità di Rafaella e sono costretta a raccontarle tutto nel frattempo che raggiungiamo un capanno.

«Okay, adesso sono sicura al mille per cento che impazzirà!» saltella e batte le mani, provocando la mia risata.

«Eccoci qui.» interviene la signora facendoci strada e mostrandoci delle piccole palle di pelo che si dimenano per leccarci. Io e la mia amica, lanciamo un gridolino di gioia e li accarezziamo. Uno in particolare cattura la mia attenzione: un cucciolo che sta sulle sue, intento a strappare un orsetto di peluche. Quando mi ci avvicino, sposta l'attenzione su di me e comincia a leccarmi il volto.

«É lui quello giusto!» esclamo prendendolo in braccio e ridacchiando.

«Allora è suo!»

Quando ce ne andiamo col cagnolino, provo un entusiasmo inspiegabile. Ho appena fatto il mio primo e vero acquisto con il mio primo stipendio e non sto nella pelle nel vedere la reazione di Neymar.

«Nice, sono sicura che Neymar... » comincia a dire ma la precedo.

«...impazzirà» ridacchio. «lo hai già detto.»

«Sono così felice per te... Per voi. Spero che ti dica ciò che sente.» dice speranzosa.

«Scendi tu, dovete godervi questo momento.» mi fa l'occhiolino e mi schiocca un bacio sulla guancia non appena arriviamo a destinazione. La ringrazio, prendo lo scatolone buchettato e scendo dal taxi. Non sono mai stata così nervosa.

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora