Capitolo 18.

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«Rispondo io o rispondi tu?» chiede Rafaella.

«Rispondo io.» Dice Neymar facendo un lungo respiro. Si raddrizza con la schiena e mi guarda negli occhi. «Berenice era il nome della mia nonna materna. Io e Rafa eravamo davvero tanto affezionati a lei e per noi era come una seconda mamma. Lei era una delle poche persone a credere veramente nel mio sogno e dopo la sua morte ho deciso di continuare a lottare solo per lei. È grazie a mia nonna se, ora come ora, io sono arrivato qui.» si stropiccia un occhio con la mano. «Dopo la sua morte,non appena sentivo i miei pronunciare il suo nome, me ne scappavo in camera e mettevo la musica a tutto volume. Era da molto tempo che non pronunciavo quel nome perché faceva troppo male ma da quando sei arrivata te, è cambiato tutto. Ritornare a dire 'Berenice' mi ha cambiato. È quasi come una liberazione!» ride per quest'ultima frase tra le lacrime ed anche a me delle lacrime stanno rigando il viso. Ho scoperto un nuovo lato di Neymar, un lato emotivo che vorrei vedere più spesso.

«Tua nonna è sempre qui con te,Neymar. I nostri cari che non ci sono più, stanno sempre qui, solo che non li possiamo vedere. Finché noi li porteremo nel cuore, loro ci proteggeranno. Sono sicura che lei è fiera del ragazzo che sei e soprattutto che hai realizzato il tuo sogno più grande.» gli faccio una carezza sul viso e col pollice tocco il suo labbro inferiore. Ora ho capito perché si comporta in questo modo. Ciò che lo spaventa sono le emozioni che prova per le persone, cerca di reprimerle perché non vuole più soffrire. Oh Neymar... Come faccio a farti capire che il dolore fa parte dell'essere umani?

«Grazie,Nice.» mormora Rafaella quando mi giro, ma non capisco perché mi abbia ringraziata e mi fa un «Dopo» con le labbra.

«Allora, facciamo una partita a FIFA?» propone Neymar come se non non fosse successo niente. È ritornato il solito.

«Io non ci gioco!» rido e mi metto a braccia conserte.

«Pft, hai paura di perdere?» domanda Neymar.

«Non ho paura di perdere. È solo che non ho mai giocato.» dico chiudendo gli occhi a fessura.

«Juninho, te la vedrai con me, mi dispiace.» dice Rafa facendo il labbruccio, poi si alza e prende i joystick ed infine accende la Play.

«Vedremo a chi dispiacerà! Nice, se vincerò io, tu resterai a dormire da me per tutta la settima.» mi fa l'occhiolino e penso di essere già morta. Da lui? Per una settima? Porca miseria...

«No! Non mi puoi privare della mia migliore amica per i tuoi sporchi giochetti pervertiti!» Esclama Rafaella, alzando il tono della voce.

«Oh, sì che posso.» afferma Neymar e mi manda un'altra occhiata.

«Bene, allora se vinco io, non vi vedrete per una settimana.» dice Rafaella ed io sgrano gli occhi. Una settimana senza Neymar no!

«Una settimana no!» Neymar scatta dal divano e le punta un dito contro. «Tu sei solo una nanetta malefica. Facciamo un giornata, okay?» dice rassegnato.

«Okay!» Esclama Rafaella, entusiasta.

Sono arrivati agli ultimi minuti e stanno ancora 0-0. Ho il fiato mozzato... Vorrei veramente trascorrere una notte con lui dato che non ce ne è mai stata l'opportunità.
Neymar sta sudando le sette camice, ma proprio all'ultimo minuto, lancia un grido vittorioso, si alza e comincia a ballare.

«Non è giusto!» piagnucola Rafaella ma io tiro un sospiro di sollievo.

«Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto!» saltella Neymar per la casa, scatenando le risate mie e di Rafa.

«Sei ridicolo!» gli urla contro la mia coinquilina.

«Ma ho vinto!» ripete per l'ennesima volta Neymar. «Ed ora posso portare Nice via con me.» mi si avvicina e mi porge la mano, guardandomi con quei suoi occhi in cui mi ci perdo sempre.

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora