Capitolo 25.

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«Caroline...» biascico tra i singhiozzi. Non riesco veramente a credere che stia qui e solo adesso riesco a capire quanto mi è mancata.

«Oh, Gabbianella!» mi stringe più forte a se e mi accarezza i capelli, inspiro il suo profumo che ho adorato fin dall'inizio.

«Che ci fai qui?» faccio un passo indietro per guardarla meglio, è bella come sempre. I suoi occhioni azzurri sono pieni di lacrime di felicità, i suoi capelli castani raccolti in una crocchia.

«Hai degli amici stupendi, tesoro.» indica Neymar e Rafaella. Mi volto per guardarli e noto che entrambi sono molto emozionati. Loro mi hanno organizzato tutto questo... Come faccio a non ritenermi fortunata?

«Mi sei mancata tantissimo!» la abbraccio nuovamente e la bacio sulla guancia sinistra.

«Oh, Nice, non puoi immaginare quanto tu sia mancata a me.» si blocca e mi squadra dalla testa ai piedi. «E sei diventata ancora più bella!» dice, fancendomi arrossire. La prendo per mano e mi dirigo dagli altri, che mi salutano e mi augurano una pronta guarigione anche se non desidererei stare meglio di così.
Passiamo la serata a parlare, scherzare e mangiare cibo indiano, il preferito di Neymar. Caroline parla con tutti, ed ha stretto amicizia con i genitori di Rafaella e Neymar.

É l'ora dei saluti ed in casa siamo rimasti solo io, Ney e Caroline.

«Non so veramente come ringraziarti per avermi invitata.» dice Caro a Neymar. Lo guardo e gli sorrido, sono molto grata per ciò che ha fatto e questo mi rende felice, mi riempie il cuore.

«Non mi deve ringraziare. Per Nice farei questo ed altro.» afferma prendendomi per mano. Amo le sue mani, soprattutto quando sono calde, proprio come adesso. Caroline ci sorride e nei suoi occhi vedo una scintilla.

«Sono fiera che Nice abbia trovato un ragazzo come te.» Ci guarda come per contemplarci ed io e lui restiamo imbambolati mentre Caro non ci da il tempo di contraddirla. «Adesso devo andare, ci vediamo domani.» dice, e bacia entrambi.

«Caroline, aspetta. Voglio accompagnarti.» faccio per uscire dalla porta ma lei mi blocca.

«No,tesoro. Tu adesso devi riposare, okay? Ci vediamo domani.» ripete e sorride per rassicurarmi.
Adesso siamo solo io e Neymar.

«Non ti preoccupare, ho fatto di tutto affinché arrivi sana e salva in hotel.» mi sorride ed io mi rilasso automaticamente.

«Quindi... Sei stato tu ad organizzare tutto questo?» chiedo, con un sorriso che quasi mi spacca il viso.

«Bé... Sì. Qualche giorno fa hai detto che ti mancava Caroline ed io ho pensato di...» lo blocco e lo bacio-prendendolo alla sprovvista- sulle sue morbide labbra che ho bramato per dei lunghi giorni. È la prima volta che prendo io l'iniziativa del bacio e ciò mi fa uno strano effetto.

«Questo significa che sono perdonato?» chiede, con un'espressione incredula e gioiosa allo stesso tempo.

«Sí. Forse non ce l'ho mai avuta seriamente con te... Neymar, ti ringrazio per tutto quello che fai per me, io non so veramente... » questa volta è lui a bloccarmi con un bacio. Mi blocca il viso con le mani ed intensifica il bacio.

«Sono felice che tu mi abbia perdonato.» sussurra sulle mie labbra. «Vuoi restare da me?» propone, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli ed io non posso fare meno che accettare.

«Ney, però non possiamo... Insomma...» abbasso lo sguardo e lui comincia a ridere.

«Nice, perché non capisci che non ti farei mai del male?» mi solleva il mento e mi guarda dritto negli occhi.

«Lo so, però... » sbuffo e lui ridacchia di nuovo.

«Andiamo a letto.» mi prende per mano, e mi conduce in camera sua, dove mi porge una delle sue T-shirt.

«Sono contenta che tu non mi abbia dato una delle tue magliette porno!» esclamo, mentre lui si infila nel letto con solo i boxer addosso.

«Gelosa?» chiede, alzando un sopracciglio e ammiccando.

«No!» boccheggio e mi stendo a pancia in giù.

«Pensavo.» ridacchia ancora e mi abbraccia. «Mi piace dormire con te.» mi sussurra all'orecchio facendomi salire i brividi.

«Per me è piacevole averti accanto a me, sei come un piumone!» scherzo e ridiamo insieme.

«Tu allora sei un lenzuolo!» esclama e comincia a farmi il solletico, ma si blocca quando ricorda dell'incidente.

«Ney, sto bene.» lo rassicuro accarezzandogli il viso e mi sorride dolcemente.

«Tu sei l'unica ragazza che sia mai entrata in casa mia.» mi confessa mentre giocherella con una mia ciocca di capelli.

«Perché me lo dici?» provo a nasconde la gioia che provo in questo momento, ma fallisco.

«Volevo che sapessi.» dice alzando una spalla e aggrotta la fronte.

«Che c'é?» domando, vedendo la sua evidente preoccupazione.

«No, niente. Sono un pó stanco, piccola. Buonanotte.» mi bacia la tempia e ci addormentatiamo abbracciati.

I raggi del sole che sorge, filtrano dalla grande finestra e mi costringono ad aprire gli occhi. Neymar dorme beato tra le mie braccia e non resisto alla tentazione di toccarlo. Mi ritornano in mente le parole di qualche mattina fa e mi viene un'idea. Cercando di non svegliarlo, mi divincolo dalla sua presa, navigo tra le coperte fino ad arrivare tra le sue gambe, prendo l'elastico dei suoi boxer e lo abbasso, liberando il suo membro. Diamine! Aveva ragione riguardo all'erezione di prima mattina!
Glielo prendo tra le mani e sento un gemito sommesso di Neymar.

«Nice... Cristo.» geme con la voce roca di uno che si è appena svegliato. Rido sotto i baffi e me lo prendo in bocca, mandandolo fino in fondo e Neymar stringe i pugni sul letto. Comincio a mandarlo su e giù, facendo movimenti rotatori con la lingua ed infine a succhiarlo.

«N-Nice... Sto per venire.» a queste parole, succhio ancora più forte e viene nella mia bocca. Mi stendo sopra Neymar e lo bacio con passione, facendo scontrare le nostre lingue.

«Wow.» esclama Ney con il fiato corto.

«Buongiorno,piccolo.»

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