Capitolo 14.

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| In questo capitolo sono presenti scene di sesso|

«Che il gioco abbia inizio,piccola.» la sua voce accarezza il mio orecchio, si allontana e comincia a togliermi la maglietta del Barcellona, mentre io scalcio via le scarpe. Mi guarda con un'espressione sorpresa e ardente allo stesso tempo quando mi toglie i jeans.
«Porca miseria, Nice. Mi devi avvissare quando indossi queste cose.» dice con la voce roca. Indosso l'intimo che ho comprato a pomeriggio, con Rafaella. È di pizzo nero e gli slip sono a brasiliana. Faccio un sorrisetto imbarazzato e le spallucce per scusarmi.
«Mi dispiace, ma ci dobbiamo sbarazzare di queste cose.» si avvicina e strappa il reggiseno con un tocco da maestro, quindi prende i miei seni tra le mani, stringendoli e facendomi urlare di piacere. Si inginocchia, continuando a giocare con i miei capezzoli, e lascia una scia di baci lungo la pancia fino ad arrivare agli slip. Comincia a baciarmi l'inguine e una mano si insinua nelle mie mutandine già bagnate.
«Pronta, come sempre.» dice. Col pollice comincia a massaggiarmi il clitoride e dopo, due dita mi entrano dentro, facendomi sussultare, e cominciano a fare su e giù con movimenti circolari. Il piacere cresce sempre di più e vengo sotto il suo sguardo attento.

«Di nuovo senza di me dentro!» esclama, divertito. «Forse le mie dita sono più eccitanti.» detto questo, se le porta in bocca e comincia a succhiarle. «Hai un buonissimo sapore, Nice. Dovresti saperlo.» si alza, e mette le stesse dita assaporate da lui poco prima, nella mia bocca. Comincio a succhiare, sentendo un sapore salato e la sua saliva... Un mix perfetto. Quando lascio la presa, il mio partner si sfila t-shirt e pantaloni, rimanendo in mutande, le quali lasciano vedere il suo membro duro.
Si avvicina a me e le sue mani scivolano sulle mie gambe per poi avvolgerle ai suoi fianchi, e d'istinto butto le mani al collo per non perdere l'equilibrio. Ricomincia a baciarmi con foga, la nostre lingue si accarezzano, unendosi in una danza sensuale. Sempre in questa posizione, Neymar mi sbatte al muro, facendomi sentire la sua erezione sul mio basso ventre. Gemo sulle sue labbra e lo sento sorridere.
«Mi piace l'effeto che hai su di me. Mi piace molto.» dice tra le mie labbra. Gli piaccio!
Con i piedi, ancora attorcigliati ai suoi fianchi, provo a togliergli le mutande, con successo. Ride e mi bacia il naso, il collo, mentre sento la punta della sua erezione sulla mia intimità.

«Neymar... Neymar ti prego.» dico in un gemito.

«Nice, ti sto per prendere contro il muro.» dice trai denti e si spinge dentro di me, riempiendomi e facendomi gridare di piacere, questa volta lo sento veramente. Le mie mani si sono spostate sui suoi capelli, mentre le sue mi tengono stretto il sedere. Le spinte si fanno sempre più veloci, sempre più potenti e l'aria si riempie dei nostri gemiti.

«Di piú...» dico con la voce strozzata e comincia a muoversi molto più di prima. Stiamo per venire quando si ferma improvvisamente e sbatte un pugno contro il muro.

«Cazzo!» esclama e con un gesto esce da me. Lo guardo, desideriosa e interrogativa.

«Neymar ma...» comincio a dire.

«Il preservativo. Non ho messo il preservativo.» impallidiscono all'idea che sarebbe potuto venire dentro di me senza una protezione.

«Non ti preoccupare... Non è successo nulla, per fortuna.»

«No,cazzo! Non va bene. Non deve succedere.» si passa una mano tra i capelli, sembra spaventato... Forse non gli è mai successo.

«Scusa.» sussurro. E il suo volto si addolcisce.

«No, ehi... Non scusarti. Non è colpa tua. Ehm... Mi concedi un secondo round?» chiede con un sorrisetto che mi contagia.

«Certo.» mi mordo il labbro inferiore per non far vedere il sorrisone che vorrebbe venir fuori. Neymar scompare sul piano superiore senza dirmi niente e dopo un paio di minuti ritorna con una bustina in mano. É uno spettacolo magnifico vederlo camminare nudo, tutti i suoi muscoli sono tesi e sembra così sicuro di sé stesso. Quando è ormai di fronte a me, mi sventola la bustina in faccia.

«Adesso goderemo. Sai, dovresti prendere i contraccettivi.»

«Okay...» gemo quando mi si avventa al collo e comincia a succhiarlo, poi si mette il preservativo e, senza che me ne accorga, mi fa girare di spalle. Sento le sue forti mani percorrermi la spina dorsale, provocandomi dei brividi piacevoli lungo la pelle nuda. Mi cinge i fianchi con le mani e si attacca al mio corpo, cominciando a mordicchiarmi la pelle del collo con i suoi canini. Gemo e butto la testa dietro.

«Ti sto per prendere da dietro, dolcezza.» e con una spinta, mi riempie nuovamente, facendomi provare una sensazione del tutto nuova, piacevole... Ad ogni spinta, il piacere cresce sempre di più.

«Vieni per me, Nice.» la sua voce mi fa esplodere e, insieme, veniamo gridando i nostri nomi. Scivola fuori da me e mi prende a mó di sposa, facendomi sussultare ma allo stesso tempo ridere.

«Ti diverte?» chiede.

«Mh mh.» mugugno e lui ride, mostrando i suoi bellissimi denti bianchi. Arrivati al divano, mi stende e si mette accanto a me. Approfitto dell'occasione per mettere la testa sul suo petto e accarezzargli il tatuaggio che ha sul petto.

«Lo sai che sembri un vampiro?» intervengo, dopo molti minuti di silenzio.

«Vampiro?» chiede, divertito.

«Sí... Per via dei tuoi canini.» si mette a ridere. Non so perché ma quando ride mi provoca una strana sensazione.

«Mi piace questo tatuaggio. Mi piace la storia che ha.»

«Allora la lezione di ieri ti è stata utile.»

«Sí.» ridacchio.

«Neymar?»

«Nice?»

«Posso farti una domanda?»

«Come vedo, sei molto loquace oggi.»

«É un sí?»

«Sí.»

«Porti tutte le tue ehm... Compagne
.. a vedere una tua partita?»

«No, Nice. Non ricordo nemmeno i loro volti... Era solo roba da una notte e via.»

«Era?»

«Era.» dice, sospirando. Questa mi tranquillizza molto. Sono l'unica per lui, o almeno, per ora.

«Posso farti un'altra domanda?» questa volta alza gli occhi al cielo ma io decido di porgere lo stesso la mia domanda. «Perché io non sono roba da una notte e via?» chiedo timidamente.

«Perché tu hai un qualcosa di diverso e voglio fare una nuova esperienza, proprio come te vuoi fare con me.» oh... Non é proprio la risposta che speravo, ma è meglio di niente.

«Okay.»

«Ora basta domande e dormiamo. Avere due orgasmi deve essere una cosa estenuante e invece tu stai qui a farmi domande a raffica.»

«Bé... Io sono diversa, no?» mi bacia i capelli.

«Adesso dormi. Buonanotte.» mi sussurra e mi addormento accoccolata tra le sue braccia.

Due labbra sulle mie tempie mi risvegliano dal sonno profondo in cui ero caduta.

«Nice... Mi dispiace svegliarti, ma è mezzanotte. Farei meglio a riaccompagnarti a casa o mia sorella mi priverà di qualcosa di molto importante per me.» per un attimo penso che si riferisca a me ma quando lo guardo e vedo la sua espressione divertita, capisco a cosa allude.

«Come farò con Rafaella? Mi farà il quarto grado di sicuro!» in un attimo il mio umore cambia. Sono preoccupata... Si incazzerebbe di brutto se lo venisse a scoprire.

«Inventerai qualcosa.» chiudo gli occhi a fessura ma decido di non dire niente. Mi alzo e raccolgo gli indumenti sparpagliati nel salone e me li rimetto. Vengo imitata da Neymar e, quando siamo presentabili, ci dirigiamo verso la macchina.

«Domani mattina svegliati presto.» ordina Neymar quando ha ormai parcheggiato davanti all'appartamento.

«Perché?»

«Vedrai.» mi schiocca un bacio sulla guancia, lasciandomi di stucco. Pigramente scendo dalla macchina.

«Ciao,Neymar.» lo saluto.

«Ciao,Nice.»

SPAZIO AUTRICE.
Aggiorno a 15 stelline

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