«N-neymar... Io me ne devo andare!» riesco a dire quando ormai le su
e labbra sono a pochissimi centimetri di distanza dalle mie.«Di già? La serata è appena iniziata! E poi si sta per scatenare una tempesta.» In effetti è vero, dei temporali si fanno sentire in tutta la città.
«Rafaella si starà preoccupando. Devo andare.» dico decisa e mi alzo dal divano.
«E va bene! Ma ti accompagno io.» mi prende per mano senza nemmeno lasciarmi rispondere e ci incamminiamo nella sua macchina sportiva.
«Comunque, mi dispiace...» dice mentre accende il motore.
«Per cosa?» mi volto a guardarlo e incrocio i suoi occhi.
«Per i tuoi genitori.» dice per poi accarezzarmi il viso. Scanso la sua mano.
«Sai, Neymar, molte delle persone che incontro dicono di dispiacersi ma non si chiedono mai come sto forse perché ogni volta che dico di non dispiacersi sul mio volto c'è sempre un sorriso di rassicurazione, o almeno, così lo vedono tutti, ma non si accorgono che quello è un sorriso spezzato e che dietro di esso c'è solo tanto dolore che io stessa cerco di non vedere illudendomi che ormai sto bene. Il problema è questo! Io non sto bene, ma non per il fatto che io non abbia più i genitori, perché so che dovunque stiano, stanno bene, ma per il fatto che io non abbia mai avuto l'affetto che solo i genitori ti possono dare.» dico ormai col viso pieno di lacrime.
«Nice...scusa. Io non volevo farti piangere! Non lo vorrei mai.» si avvicina e mi da un soffice bacio sulla fronte.
«Scusa me. Non dovevo rattristirti con i miei problemi.»
«No. Ehy, va tutto bene.» mi asciuga le lacrime e ritorna sul volante per poi sfrecciare in autostrada.
Siamo appena arrivati al mio appartamento e tutta la via l'abbiamo fatta in silenzio.
«Grazie per il passaggio. Ciao.» Faccio per scendere dalla macchina ma Neymar mi blocca per il polso.
«Nice... Non dirai niente a Rafaella di ciò che succederà, vero?»
«No,Neymar. Non le dirò niente.» mi lascia andare e scendo dall'auto.
Arrivata sulla porta di casa, faccio un respiro profondo e mi preparo all'interrogatorio-Rafaella. Apro la porta e mi dirigo in salone. Qui non c'é... Vado in camera sua, ma niente, non c'é traccia della mia coinquilina. Meglio così, avrò più tempo per me. Decido di andare a farmi una doccia per riflettere su tutto ciò che mi sta accadendo.Neymar. La sua rivelazione di oggi mi ha lasciato veramente senza parole... Ed io ho accettato senza nemmeno pensarci un attimo! Forse ho sbagliato... Forse non voglio veramente solo divertirmi, io non sono così... E quando lui si stancherà di me? Perché lui lo farà. Sono meglio quelle modelle perfette o quelle escort che si porta a letto solo per una notte, a me, una povera orfanella piena di problemi in cerca di un ragazzo che la ami. Perché alla fine è questo che voglio, qualcuno che mi ami. E allora perché ho accettato la sua richiesta anche se so che non mi amerà mai? È tutto così complicato! Vorrei parlarne con qualcuno e chiedere dei consigli, ma non posso. Rafaella ucciderebbe suo fratello se venisse a saperlo. E poi c'è il fatto del sesso. Dio, so così poco sull'argomento! Non potrò mai soddisfare le sue aspettative ed è questo uno dei motivi per il quale lui si stancherà di me.
Chiudo il getto d'acqua calda ed esco dalla doccia ancora più confusa di prima. Mi metto l'intimo e il mio pigiama con degli orsacchiotti disegnati e vado a sedermi sul divano del salotto per vedere ciò che fanno in tv. Giro da un programma all'altro senza neanche accorgermene. Sono troppo confusa anche per scegliere un canale.
Dopo 5 minuti di zapping sento il rumore delle chiavi entrare nella serratura. Nel salone mi raggiunge Rafa, bellissima come sempre, con un vestitino lungo fino alle ginocchia di color beige e dei tacchi più o meno di 12 cm. Si siede vicino a me senza nemmeno salutare e comincia a fare dei sospiri con un sorriso ebete sul viso.«Ciao Rafaella eeeh!» dico con tono divertito. Sembra non avermi sentito...«Terra chiama Rafa!?» le sventolo la mano davanti agli occhi.
«Che? Hai detto qualcosa?» si decide a dire.
«Okay, ora mi spieghi cosa ti è successo.» mi sistemo sul divano pronta ad ascoltare ciò che ha da dire. Imita la mia posizione e comincia a parlare.
«Oooh Nicee!» si mette due mani sugli occhi mentre il suo sorriso le arriva fino alle orecchie. «Sono uscita con Manuel a pomeriggio ed è stato...fantastico! Non ho mai conosciuto uno come lui. È simpatico,intelligente,bellissimo e il suo sorriso... Mi fa impazzire! Mi ha anche detto che gli piaccio molto! Sono cotta di lui.» Wow... È questo che significa essere innamorati? Diventare completamente sconnessi dal mondo?
«E com'é proseguita la serata? Vi siete baciati?»
«Baciati? No, Nice! Ci conosciamo da troppo poco. Il bacio è una cosa che verrà col tempo, e poi voglio essere sicura che sia quello giusto.» ...questo che mi ha appena detto mi sta davvero facendo riflettere. Ho sbagliato tutto.
«Oh...»
«Perció, quando arriverà il tuo primo bacio, ricordati di aspettare. Non c'é fretta per queste cose.»
«Okay...» abbasso gli occhi.
«Domani sera mi vuole portare a cena! Aaaahhh quanto sono felice!» è così felice da non accorgersi che c'è qualcosa che non va, meglio così.
«Ed io sono felice per te!» ci abbracciamo e decidiamo di guardare un film che sta passando su un canale.
••
«Suuu! Sveglia!» grida Rafaella entrando nella mia camera da letto.«Rafa! Ma sei pazza? Quasi non mi fai venire un infarto!» dico coprendomi gli occhi con un braccio.
«Dai, non esagerare! Alzati, lavati,vestiti e andiamo a fare colazione al centro di Barcellona. Oggi ti farò fare un giro turistico dato che non hai mai visitato la città.» mmh... L'idea mi piace.
«Mi hai convinta! 15 minuti e sono pronta.»
Venti minuti dopo ci troviamo su un taxi diretto al centro di Barcellona.
Le vie di questa magnifica città sono piene di macchine e di persone che si affrettano ad andare a lavoro.
Arrivate a destinazione, scendiamo dal veicolo e cominciare a passeggiare finché non troviamo un bar e ci fermiamo a prendere un cornetto caldo.«Camminerei per ore tra le vie di Barcellona.» dice Rafaella addentando il suo croissant alla nutella.
«La voglio visitare tutta, da cima a fondo. Aveva ragione Misha...»
«Misha?»
«Qualche anno fa all'orfanotrofio c'era una bimba che si chiamava Misha e che aveva girato tutto il mondo prima della morte dei suoi genitori. Mi disse che questa città aveva un qualcosa di magico.» dico cercando di ricordare il suo viso che ormai è da molto che non vedo.
«Aveva ragione. Ora la magia la stai vivendo te.» si interrompe per poi cambiare argomento. «Finiamo di mangiare così ti porto da una parte... Penso ti farà piacere.»
SPAZIO AUTRICE.
Neymar riesce a farmi stare bene e male allo stesso tempo. Non è normale.Al prossimo capitolo.❤
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She will be loved.
Romance"Non mi dispiace passare ogni giorno Fuori, all'angolo della tua strada, sotto la pioggia scrosciante Cercando la ragazza dal sorriso spezzato Chiederle se vuole fermarsi un po' E sarà amata Sarà amata..." ~Maroon 5 -She will be loved. ||In que...