Capitolo 30.

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Stiamo cercando da più di mezz'ora qualcosa da fare questa sera e Neymar ha idee che vanno dall'erotico al noioso. Naturalmente non ne ho accettata nemmeno una.

«Ho trovato!» esclama Neymar schioccando le dita.

«Spero che sia qualcosa di interessante. » sbuffo e accarezzo il piccolo Poker che è sdraiato sul mio grembo.

«Questa sera andremo al...» fa una pausa e scuote le mani all'aria, facendomi ridere. «Luna Park!»

Sgrano gli occhi.«Al Luna Park?»

«Sí! Non mi dire che hai paura.» fa un sorrisetto divertito.

«No! Figuriamoci. Voglio dire...no!» in realtà, un pó di paura ce l'ho. Tutte quelle giostre così alte... Al solo pensiero mi vengono le vertigini.

«Hai paura.» dice con tono cantilenante.

«Okay, hai ragione. Contento?» chiedo incrociando le braccia e mettendo il broncio.

«So che per te è la prima volta, ma vedrai che ci divertiremo.» mi stringe la coscia e mi sorride.

«Non centra il fatto che è la prima volta! Le giostre... Mi danno le vertigini.»

«Ti aiuteró a superare questa paura. Dái...dái!» mi supplica. Come faccio a dirgli di no?

«Ney, ci sarà gente. Ci vedranno insieme.»

«Chi se ne frega! Cercherò di non dare all'occhio e al massimo mi chiederanno qualche autografo, ma giuro che non mi farò riconoscere.» fa il labbruccio ed io non resisto a dirgli di no. Alla fine, dei paparazzi non me ne frega proprio niente. Se devo rendere felice il ragazzo che amo, nemmeno loro mi fermeranno.

«E va bene. Ma non mi costringerai a provare quelle cose infernali.» gli punto un dito contro e lui me lo bacia.

«Promesso.» ridacchia e si alza dal letto per dirigersi all'enorme cabina armadio. «Cosa devo mettere per non dare all'occhio?»

«Bé,facile. Non vestirti come al solito.» a queste parole, fa capolino dall'armadio e mi guarda con aria offesa.

«Stai dicendo che non devo mettere in pratica ciò che il mio guru della moda, Dani Alves, mi ha insegnato?»

«Esattamente.» ridacchio e lui scuote la testa.

«Sará meglio che lui non sappia mai di questo avvenimento.»

Più di dieci minuti dopo, esce dalla cabina con una camicia nera, un paio di jeans lunghi ed Air Max nere.

«Allora, come sto?»

«Sei bellissimo e ciò mi preoccupa!» rido e mi avvicino a lui per guardarlo meglio. «Sembri quasi normale.»

«É un complimento?» aggrotta la fronte, ma non riesce a nascondere il divertimento.

«Penso di sì.» rido nuovamente e gli porgo il primo cappellino che mi capita tra le mani.

«Uh ottima scelta» mi fa l'occhiolino. «Comunque, non mi preoccupo più di tanto, chissà quanti ragazzi ubriachi ci saranno.» storce il naso e si avvicina al comodino per prendere quel che sembra essere un costosissimo orologio.

«Oh, no. Niente cose costose.» lo ammonisco e lui sbuffa.

«Ma chi se ne accorge di un orologio?» lo guardo male e alza le braccia al cielo. «Okay,okay.»

«Ney, devo andare a casa per cambiarmi... Devo chiedere un consiglio a Rafa.»

«Ma qui ci sono degli abiti che ti ho comprato, ricordi?»

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora