Capitolo 20.

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Quando mi sveglio, mi ritrovo avvinghiata a Neymar che ancora dorme. É bellissimo, e quelle sue labbra socchiuse mi fanno venir voglia di baciarle e non lasciarle più. Solo adesso mi accorgo che non ho per niente cambiato posizione, tranne che per le gambe attorcigliate alle sue. Rimarrei così in eterno, chiedo così tanto?l
Approfitto del momento per accarezzargli il viso e sento sotto le mie dita, la barbetta ispida di prima mattina. Con un tocco leggero continuo ad accarezzargli il collo, i pettorali, gli addominali ben definiti, fino ad arrivare all'elastico del boxer.

«Non è una buona idea toccarmi lì di prima mattina, piccola.» sussurra Neymar con la voce impastata facendomi trasalire. Tolgo immediatamente le mano ed arrossisco.

«Buongiorno.» dico timida e mi metto a pancia in giù per poi alzarmi sui gomiti.

«Buongiorno a te.» dice, facendomi uno dei suoi più sorrisi più belli, così da illuminarmi la giornata.

«Perché non posso toccarti lì di prima mattina?» chiedo scherzosamente.

«Beh, perché di prima mattina si ha un'erezione mostruosa.» mi risponde sorridendo, ed io rimango scioccata.

«Davvero?»

«Sí, soprattutto se hai una ragazza bellissima accanto che ti risveglia con la mano quasi nei tuoi boxer.» dice con tranquillità ed io trasalisco nuovamente.

«Oh...» mi sciolgo ogni volta che mi dice di essere bellissima.

«Peró se vuoi proseguire fallo pure, ma dopo non lamentarti se mi ritrovi con la faccia in mezzo alle tue gambe.» mi sussurra nell'orecchio con voce sexy e penso di essere morta per l'ennesima volta in una mattinata.

«Non mi sono mai lamentata... Aspettami qui.» mi faccio venire in mente un'idea geniale, quindi scendo dal letto e corro in cucina a cercare un qualcosa che più si avvicini ad una colazione da portare a letto. In uno scaffale trovo delle fette biscottate e una confezione di Nutella non ancora aperta. Perfetto! Preparo latte e caffè e verso il contenuto in due tazze. Metto ciò che ho preparato in una teglia d'argento e mi dirigo in camera con cautela, cercando di non far cadere nulla.
Per fortuna, arrivo in stanza con la colazione sana e salva e, non appena apro la porta, noto sul volto di Neymar un'espressione piacevolmente sorpresa.

«Questo non me lo aspettavo!» esclama Ney mettendosi seduto al centro del letto. Sembra veramente felice, quindi lo sono a mia volta.

«Mi fa piacere. » ridacchio e mi siedo anche io. Appoggio il vassoio al centro e prendiamo entrambi le tazze di caffè-latte.

«Era da tanto che qualcuno non mi portava la colazione in camera... Eccetto le cameriere degli hotel!» ridacchia ed io ho un tuffo al cuore.

«La prossima volta me la porti tu però. Voglio anche questa prima volta con te.» gli sorrido.

«Già pensi alla prossima volta?» sono stata colta con mani nel sacco.

«Vuoi una fetta biscottata?» chiedo, per cambiare argomento e lo vedo ridacchiare.

«Certo che lo voglio!» apre il barattolo di Nutella, ci infila una mano dentro e me la spalma sulle guance e sulla bocca.

«Neymar!» boccheggio e cerco di sembrare infastidita ma alla fine scoppio a ridere. Lo imito e gli spalmo la Nutella su tutta la faccia. È buffissimo.

«Ma non vale! Io te ne ho spalmata pochissima.» fa per mettere nuovamente la mano dentro il barattolo ma io comincio a correre come una gazzella che scappa da un leone. Ammetto che mi eccita essere inseguita da lui, soprattutto quando è mezzo nudo e, la mano ripiena di Nutella, rende il tutto più divertente.

«Non mi prenderai mai!» urlo tra le risate ed esco in giardino. La giornata è tiepida e il cielo è terso. Si prospetta una fantastica mattinata.

«Non esserne certa, piccola.» sento la sua voce molto vicina e il cuore mi martella ancora più forte dentro la gabbia toracica. Comincio a correre più veloce, ma quando lo vedo accasciarsi per terra, mi blocco e lo raggiungo.

«Cavolo, ti sei fatto male?» chiedo, preoccupata e mi abbasso per vederlo meglio. Lui mi guarda dalle sue folte ciglia e fa un ghigno divertito. Mi salta addosso ed io faccio un gridolino per poi ritrovarmi stesa sul prato, sotto Neymar e con le sue mani sul viso a riempirmi di crema alla nocciola.

«Ti odio!» esclamo non appena si ferma e comincia a sbellicarsi dalle risate.

«Tu non mi odi.» dice, cercando di ridiventare serio. Si piega su di me e mi lecca il viso.

«Mi sembri un cane!» ridacchio e faccio un'espressione schifata.

«Sei troppo buona con la Nutella addosso!» lo blocco e, approfittando della sua vicinanza, gli lecco la Nutella che gli ho spalmano poco prima.. Quando è il turno della bocca, non sono sicura se farlo. Insomma, è logico che muoio dalla voglia di farlo ma...

«Fallo.» ordina Neymar senza mezzi termini. Lo guardo negli occhi, prendo coraggio e lecco le sue morbide labbra sporche di Nutella. Quando passo la lingua la terza volta, Neymar me la blocca stringendosela tra i denti e poi se la porta nella sua bocca, così da poterla esplorare. È un sapore così buono... E lui è sopra di me, bello e dannato, e non capisco cosa mi stia facendo.

SPAZIO AUTRICE.
Salve gente!

Scusate il ritardo ma non avevo idee di come continuare la storia, ma eccomi qui
Scusate il capitolo corto ma giuro che farò di tutto per aggiornare martedì o mercoledì.

Un bacio

She will be loved.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora