AshtonSuperai l'entrata della scuola al mio solito modo deciso e sicuro mentre sentivo le occhiate delle ragazze addosso. Un classico per me.
Potei vedere gli occhi della riccia incollati addosso, mi stava fissando e ci stava prendendo gusto nel farlo. Mi guardava in malo modo dopo ieri sera, girò la testa con arroganza verso la sua amica con gli occhiali e prese a parlarle con lei, ignorando me.
Era stato stupido da parte sua cominciare quel teatrino senza controllare la porta, e soprattutto la chiave, avevo come un presentimento che dovevo tenermi l'unico oggetto che l'avrebbe fatta uscire da lì. E alla fine avevo avuto ragione, come sempre.
Potevo andare fino in fondo ma una coppietta uscì dal bagno della stanza, facendoci spaventare leggermente entrambi. Ero stato perciò costretto ad aprire la porta e lei mi era sfuggita fuori, prima di scomparire dalla mia vista mi aveva lanciato uno dei suoi sguardi provocanti. Gliele avrei strappate quelle labbra invitanti.Mi era stato riferito da lui in persona che fosse tornata a casa con Tayler, quel ragazzo la stava trattando troppo bene confronto alle altre. Mi puzzava questa cosa ma alla fine non mi interessava di quello che potenzialmente poteva esserci fra i due, una volta saputo il motivo dell'aggressione nella mensa avevo i miei dubbi che lei avrebbe potuto pensare a qualcosa di più di una scopata con lui. Arrivai al mio armadietto e lo aprii inserendo la password da cinque cifre, era una delle più stupide mai messe ma almeno me la sarei ricordata per bene.
Sentii quattro voci conosciute arrivarmi da dietro, sapevo benissimo a chi appartenessero. Quando ne sentii una quinta mi stranii, sapevo chi fosse anche quella ma non ci pensai per non irritarmi già di prima mattina. Fino a qualche secondo fa era con la sua amichetta e ora era qui a rompere il cazzo.
«io vado, ci vediamo dopo» disse nell'esatto momento in cui mi girai verso il gruppo, si sporse verso Ivan e gli posò un bacio sulla guancia per poi salutare Tayler con un gesto di mano. Esso le accarezzò il fianco per poi lasciarla andare verso l'aula di letteratura, che avevamo anche noi ora.Mi girai curioso verso Tayler e lo vidi sorridere fiero.
«ma te e Charlene?..» Ethan non finì la frase ma fece intendere quello che stava per dire gesticolando con le mani, Ivan strabuzzò gli occhi e si girò di scatto verso il biondo «ma che state blaterando?» domandò ridendo in maniera divertita, ricambiò lo sguardo di Ivan ed esso di rilassò «solo amici?» chiesi a mia volta vedendo lo strano comportamento di entrambi, lui mi fulminò con lo sguardo e annuii disinteressato all'argomento «sarebbe la storia più strana mai vista» si aggiunse Adam ridacchiando «voglio dire» si corresse vedendo lo sguardo del biondo confuso «vi siete conosciuti per esservi messi le mani addosso» affermò divertito «non potreste mai stare assieme» concluse il moro ricevendo un cenno di accordo di Ivan e Ethan, il biondo annuii e confermò anche lui.Scrollai le spalle e ci diregemmo verso la classe, mentre gli altri ripresero a parlare del più e del meno. Stavano conversando riguardo ad una gara clandestina, una delle classiche che si facevano in questo periodo. Bob, o Liam, era sempre stato l'organizzatore perfetto per queste cose, faceva tutto alla perfezione e calcolava ogni piccolo dettaglio.
«è questa sera, chi di voi partecipa oppure viene?» domandò Ivan con un sorriso sul volto, amava queste cose ma solitamente non ci partecipava «ci saremo tutti» mormorò Adam sapendo già che nessuno di noi si sarebbe perso la gara di quella sera, annuimmo tutti ed entrammo nell'aula con tranquillità mentre il professore ci rivolse un'occhiata crudele.«in ritardo, come sempre» ribadì la stessa frase della scorsa volta, sbuffai e ignorai la sua fastidiosa voce profonda.
Individuai subito la riccia fra le ragazze, stava delicatamente passando la mano sulla sua tarantola tatuata. La sua maglietta fino all'ombelico e con le maniche corte lasciava intravedere l'inchiostro sulla sua pelle, lo fissava con occhi indecifrabili e deglutiva di tanto in tanto.
Si toccò poi la nuca dove giaceva l'altro tatuaggio del teschio e chiuse gli occhi mandando giù il nodo alla gola, di botto tolse la mano come se fosse stata punta da qualcosa di maledetto e tornò a toccarsi il braccio con più arroganza. Con la mano libera prese una penna e la puntò con forza sul banco di legno, ci aveva sicuramente lasciato il segno. Vidi le sue nocche diventare bianche e sentii un piccolo rumore di sottofondo alle chiacchiere dei ragazzi, vidi la punta della sua penna esplosa sul tavolino in cui giaceva posato il quaderno.
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Ignis facit bona
ChickLit«Ignis facit bona - il fuoco fa bene» * «Mi hai fottutamente ignorata!» gli urlai contro fissandolo nelle iridi ormai senza energie, vuote da ogni emozione. «E sai cosa?» domandai. «Sono stata fottutamente stupida a fidarmi di te, anche solo per un...