Capitolo 15

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grazie per le 5 mila letture<33
vi amo:).



Charlene

Mi ero imbambolata a guardare il tramonto dopo cena.
Il vetro della nostra finestra era limpido come lo era la mattina stessa e la cornice in legno bianco spiccava, dando luminosità alla stanza. L'orizzonte aveva diviso a metà il cielo, rendendo una parte di esso sui toni caldi e l'altra sui toni freddi. Spostai gli occhi sulla portafinestra e la aprii lentamente, ci passai con calma e la socchiusi dietro di me.

Il balcone aveva delle piastrelle bluastre di piccole dimensioni e delle recinzioni in metallo fatte a quadrato. All'interno di esse giaceva il vetro lavorato, più elegante del normale.
Tornai sul tramonto e lo esaminai per bene: delle lunghe palme facevano ombra ad una piccola parte della stradina che collegava gli hotel alla spiaggia, le onde erano lente e tranquille mentre alcune persone ci giacevano ancora all'interno, l'arancione si era preso gran parte dello spazio presente nel cielo e delle sfumature si erano create col normale colore freddo. La figura della luna si vedeva bene e ne rimasi per qualche secondo affascinata, era davvero bella.

La spiaggia era pulita tanto quanto lo ero al pomeriggio, non era stata sporcata neanche un po' e ciò era un pregio altissimo. Sentii la porta sbattere creando un rumore fastidioso e mi girai di scatto, Betany era appena entrata assieme ad Angelina, la quale le stava urlando contro.

«Smettila di fare la vittima, Betany» strillò avvicinandosi alla sua figura per poi puntarle l'indice contro, la diretta interessata si mostrò indifferente e sbuffò dandole le spalle mentre io non capivo nulla.

«Ti sei fatta il mio ragazzo e pensi di andare a piangere davanti alle tue amichette, pretendendo di avere ragione?!» domandò urlando e la prese per le braccia facendola girare con una mossa rude, feci una smorfia di approvazione e risi per la faccia di Betany.

«Le cose si fanno in due, è anche colpa di James!» esclamò lei cercando qualcosa con cui difendersi, aprii la portafinestra e finalmente si accorsero della mia presenza. La chiusi dietro di me e mi avvicinai alle due figure con disinteresse, nonostante la scena fosse meglio di un film d'azione.

«Smettila con le tue scuse!» sbottò Angelina «Con lui ci ho già chiuso, mentre con te non ancora» affermò lasciandola con uno spintone.

Affiancai la bionda e le sorrisi appena voltò il capo verso la mia direzione, ricambiò e mi posò la mano sulla spalla. Avevamo una certa confidenza anche se la conoscevo da poco, non mi fidavo ancora per dirle le mie cose private ma ero sicura che sarebbe stata una buona amica.
La vera domanda era: potevo fidarmi davvero di lei come amica, oppure era frutto della mia immaginazione?

«Per me abbiamo già chiuso» affermò Betany facendoci girare entrambe verso la sua faccia colpevole, lo aveva detto sul serio?

«Mi hai reso la situazione più facile, il sentimento è ricambiato» mormorò la bionda affianco a me e si girò verso il suo letto per poi buttarsi sopra, era affianco al mio ed era nettamente diverso.

Il mio era semplice e classico, coperte bianche e panna mentre il suo era rosa, fottutamente troppo rosa.
Risi a quel pensiero e mi seddi affianco a lei, lanciai uno sguardo a Betany e lei sbuffò dirigendosi verso la porta, uscì sbattendola.

Si girò con la schiena contro il materasso e guardò il soffitto con occhi spenti, stava soffrendo per l'amicizia rotta. Anche se giusto così.
Rivolse uno sguardo verso di me e si allontanò qualche centimetro per poi invitarmi a stendermi con lei, così feci e rimasimo a guardare il soffitto per qualche minuto, la luce arancione rifletteva su esso creando uno spettacolo piacevole per gli occhi.

Ignis facit bonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora