«Greice!» Singhiozzai nel bel mezzo della pista.
Risi come una pazza. La mia mente era un miscuglio di pensieri poco chiari. Ma ero felice. - Sorrisi pensando a ciò.
Greice mi fissò leggermente scioccata dal mio stato poco sobrio e in risposta iniziai a ballare alzando le mani come se fossi su un palcoscenico ed io fossi la cantante. Dio, che stupida.
Greice rise e ritornò a ballare insieme a me. Dopo poco affiancò il ragazzo di prima e rimasi nuovamente sola, l'unica differenza era che ero oramai ubriaca e non me importava nulla di rimanere da sola.
Mi sentii spingere nuovamente e scattai dietro di me.
«Ora, mi avete rotto!» Strillai.
Il povero ragazzo davanti a me dai capelli biondi e molto più alto di me mi fissò sbalordito per poi svignarsela.
Sbuffai infastidita e tornai a ballare quando un conato di vomito iniziò a risalire, scappai dalla pista spingendo chiunque fosse davanti e cercai disperatamente un bagno.
Appena lo trovai mi precipitai in una cabina infischiandomene di chi stesse limonando nel bagno del locale e vomitai persino l'anima.
«Maledizione!» Ansimai dopo aver finito il mio siparietto.
Uscii dalla cabina e mi sciacquai il viso nel lavabo con l'acqua ghiacciata. Ero ancora su di giri però mi sentivo leggermente più lucida.
Presi il telefono e senza pensarci troppo digitai il numero di Jake. Come non detto - Pensai.
Mi rispose dopo pochi squilli con tono aspro. Arricciai il naso.
«Eve, dimmi.»
Ridacchiai senza sapere il perché per poi fare un colpetto di tosse teatrale. «Signorino Jones, oggi si è svegliato col piede sbagliato?» Strepitai.
Alcune persone che passavano per il bagno mi fissarono come se fossi pazza e risposi con un'occhiolino compiaciuto.
«Eve, sei ubriaca?»
«Può essere, cioè non lo so - forse sì, forse no.» Farneticai ridendo.
Lo sentii sospirare e per quanto fossi alticcia riuscii a tenere i miei pensieri poco casti per me.
«Sei impazzita ad ubriacarti così? Sei sola? Dio, Eve! Cosa ti -»
Sbuffai sonoramente anche se non poteva vedermi e lo interruppi. «Bla bla bla, Eve non fare così. Eve non fare questo, sapete cosa?» - Mi interruppi per un attimo, parlando al plurale. - «Mi avete rotto le palle.» Conclusi melodrammatica.
«Eve, dove sei?» Tuonò.
«Potrei essere in discoteca. Tu che dici?» Biascicai.
La chiamata si interruppe di colpo e guardai lo schermo illuminarsi con la foto della home.
«Ecco, mi ha lasciata pure lui da sola.» Mormorai alticcia.
Tornai nella sala principale e osservai i corpi ammassati ballare. Mi buttai nella mischia e iniziai a muovermi in modo sensuale.
«Ti farò pentire, Jake Jones!» Sussurrai convinta.
Andai al bancone e chiesi uno shot di tequila. Lo bevvi come se fosse acqua e salii su un tavolino nero, iniziando a dimenarmi.
Il mio corpo diventò leggero, la mia mente pure. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla musica assordante.
«Vai così!»
Quando aprii gli occhi notai una mischia di ragazzi formarsi intorno al mio tavolino e feci un sorriso ancor più seducente. Alzai lentamente il top rosso che ebbi indossato rimanendo in reggiseno.
Un fischio di approvazione si innalzò nella sala e questo mi incitò a continuare. Fossi stata sobria non mi sarei mai sognata di fare tutto ciò.
«Lo spettacolo è finito!» Tuonò una voce all'improvviso.
Non feci in tempo a guardare chi avesse parlato che venni afferrata e tolta dal tavolino facendo innalzare un coro di mormorii e disapprovazione dalla mischia.n
«Ehi, mettimi giù.» Strillai iniziando a calciare.
Continuai a scuotermi come un indemoniata. «Eve!» Esclamò nuovamente e quella voce, Dio.
Mi girai lentamente e dedussi che ero nelle braccia di Jake ma per come era alticcia sorrisi maliziosa accarezzandogli una spalla.
«Vuoi l'esclusiva?» Gli sussurrai all'orecchio, mordicchiandolo.
Sentii Jake sussultare leggermente e la sua presa si intensificò sui miei fianchi.
«Eve, per l'amor del cielo.» - Disse staccandosi per afferrare da terra il mio top. - «Indossalo.» Continuò.

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IL RICHIAMO DELLA ROSA
ChickLitJake Jones è il detective più ambito del Massachusetts: scapolo impenitente, con un aspetto che non passa inosservato e un carattere tanto arrogante quanto magnetico. Con la sua camicia bianca che mette in risalto la sua mascolinità, sembra sempre i...