«Hills?».
«Signorina Hills?».
Scuoto la testa persa nei miei pensieri sentendo la prof che mi richiama, mi giro a guardarla e lei mi rivolge a sua volta uno sguardo comprensivo.
«Si professoressa, mi scusi».
«Stia attenta alla lezione». Accenna un piccolo sorriso che ricambio per poi riabbassare la testa. Molti dei miei professori, se non tutti, sono al correnti della mia situazione non per volere mio ovviamente ma per le troppe assenze e gli anni persi dentro questa scuola, il fatto che io sarei dovuta uscire due anni fa mi demoralizza molto anche se mia madre mi ripete che non è colpa mia, io in parte mi sento molto colpevole.
Dopo sei lunghe ore questa giornata scolastica giunge al termine e mentre sistemo le cose nello zaino vengo chiamata dalla professoressa d'arte.
«Charlie?». Si avvicina.
«Si?». Metto lo zaino in spalla e la guardo curiosa.
«L'anno scolastico è quasi finito». Comincia mentre si appoggia al banco e mi guarda. Faccio lo stesso ascoltandola.
«Io voglio che tu mandi la domanda all'accademia il più presto possibile, hai una grande possibilità di entrare ma soprattutto voglio una cosa da te. Se non riuscirai non devi mollare nulla anzi devi continuare e tenterai di nuovo a fare la domanda. Vedo molto in te, da sempre e io esigo che tu continui questa strada». Mi guarda in modo serio ma anche sincero, so che tiene a me, ho sempre avuto un bel rapporto con lei e si è sempre preoccupata per me, è una grande professoressa soprattutto una bella persona.
«Certo professoressa, spero di non deluderla». La guardo un po' timorosa sapendo i pensieri che faccio giornalmente.
«Mi raccomando Charlie, va avanti. Avrai un futuro splendido». Lei sorride e dopo va via e ammetto che ha fatto spuntare un sorriso sincero anche a me.
Una volta dopo essere tornata a casa racconto tutto alla mia famiglia e restano molto contenti dalle parole della professoressa, inoltre la pensano come lei e non fanno altro che spronarmi ogni giorno per non farmi mollare nulla.
Nel pomeriggio mentre studio mi arriva una videochiamata da parte di Billie e sorridendo rispondo subito.
«Che bello sentirti finalmente». Sorrido guardandola. Ci sentiamo poco per colpa del fuso orario e per gli impegni di entrambe ma quando ci sentiamo parliamo del più e del meno, mi manca davvero tanto.
«Ha detto delle parole davvero stupende la tua professoressa, parole che personalmente condivido parecchio e dovresti seguire ciò che ti ha consigliato». Mi guarda dopo averle raccontato la discussione di oggi.
«Non lo so Billie credo che se non riuscirò ad entrare all'accademia molleró». Sospiro abbassando la testa.
«Charlie no..Perché? Perché vuoi rinunciare? I colpi brutti li prendiamo tutti nella vita ma ciò non significa che dobbiamo mollare al primo tentativo finito male. Perderesti tante possibilità e non saresti felice. Vuoi davvero mollare?». Mi guarda abbastanza preoccupata ed io la guardo.
«Già hai ragione..».
«Per favore non mollare e manda quella domanda perché sono sicura che ti prenderanno». La guardo alcuni secondi e dopo annuisco. Lei sorride e per un po' continuamo a parlare.
«Come stai davvero Charlie..?». La guardo un po' persa mentre lei assume uno sguardo preoccupato. Faccio spallucce abbassando la testa non sapendo cosa rispondere.
«Sto, sto come al solito. Prima di venire al concerto il mio psichiatra mi ha dato una terza pillola da prendere ma non è cambiato proprio nulla».
«Dio..».
«Dormi la notte per ora?». Faccio ancora spallucce.
«Non molto, ma ci provo credimi».
«Certo che ti credo Charlie..». Guardo i suoi occhi preoccupati e i sensi di colpi mi consumano all'improvviso.
«Non dovresti stare con me Billie».
«Che stai dicendo?».
«La verità. Non dovresti stare con me non vado bene io cado a pezzi tu non devi stare male per una persona come me, non devi essere triste per me». La guardo sentendo i miei occhi diventare lucidi. È quello che penso da quando mi ha voluta conoscere, lei non dovrebbe perdere tempo con me è assurdo.
«Basta, smettila Charlie non voglio che dici queste stronzate per favore. C'è un motivo se ti ho voluta conoscere, farti venire qua e baciarti».
«A me non va bene che tu stia male per me o che ti preoccupi o il resto non lo accetto non riesco». La guardo mentre lei si blocca.
«Quindi? Cosa mi stai dicendo?». Il suo sguardo è un misto di preoccupazione e agitazione. Non so darle una risposta concreta, non dovrebbe stare con me ma come posso lasciarla? Lei è la cosa migliore che mi sia capitata.
«Bene, fantastico». Afferma all'improvviso, fa per chiudere la chiamata ma la blocco.
«Nonononono Billie ferma scusa stavo pensando e non ho risposto». Lei mi guarda.«Scusami, non sto dicendo nulla mi sento solo in colpa tutto qui».
«Non farlo perché credimi ho voluto tutto questo e non vedo l'ora di rivederti Charlie». La guardo e lei fa uno dei suoi bellissimi sorrisi che mi fanno rinascere ogni volta.
Continuiamo a parlare per un po' fin quando si fa tardi e io devo andare a dormire mentre lei deve andare a sbrigare alcune cose. Quando mi metto a letto provo a dormire ma nuovamente mi viene difficile, vorrei averla qui con me, con lei è tutto molto più semplice.
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You Found Me
Fanfiction«Non voglio lasciarti». «Se è destino, torneremo insieme». E quella, fu l'ultima volta che i loro sguardi si incrociarono.