Three.

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In questi momenti la mancanza di mio zio Andrew si fa sentire più di tutte le altre volte, lui avrebbe fatto l'impossibile pur di distrarmi dal dolore che sto provando ma lui non c'è, non è qui e non tornerà mai più. Mi sento così in colpa per tutto il dolore che provo, lui non voleva stessi male, mi sento in colpa ogni volta che guardo i miei tagli freschi su braccia o gambe come quelli che feci ieri notte, lui non voleva, lui odiava che io mi facessi del male per punirmi ma non riesco, è troppo buio, soprattutto da quando lui è andato via, lui non era solo mio zio, era mio fratello e ora non c'è più. In oltre sono passati quattro giorni da quando ho eliminato dalla mia vita Madison, nessuno si aspettava ciò che ha fatto eppure è successo. Il vuoto che sentivo adesso è ancora più grande, non posso credere di non avere più neanche lei e nonostante ciò che ha fatto, mi manca da impazzire. Mentre penso a tutto ciò che mi passa per la testa sento bussare qualcuno alla porta, io abbasso subito le maniche della felpa e dopo aver dato il permesso per entrare vedo la figura di mia cugina venire verso di me. Si mette sul letto accanto a me e mi abbraccia mentre restiamo distese come facciamo sempre.

«Come stai?». Chiede lei ed io sospiro scuotendo di poco la testa.

«Come sempre». Appena rispondo lei mi prende un braccio e alza la manica, vedendo i tagli mi abbraccia di nuovo e sta volta più forte dandomi un bacio sulla guancia.

«Oggi non devi stare male, c'è il concerto di Billie ricordi? E noi abbiamo anche il pass per il backstage per incontrarla». Sorride lei cercando di tirarmi su e ci riesce. Sorrido e il mio umore migliora di poco, non vedo l'ora di vederla. Billie è una parte fondamentale della mia vita, ogni volta con le sue canzoni sento che lei mi comprende, che mi è vicina e oggi la vedrò per la prima volta e potrò abbracciarla.

«Perché non le fai vedere uno dei tuoi disegni che le hai fatto?». Chiede lei alzandosi e guardandone alcuni che ci sono sulla mia scrivania. Ho due passioni, il disegno e la fotografia. Amo da impazzire disegnare e fotografare di tutto e spero che un giorno potrò farne delle mie passioni il mio lavoro.

«Scherzi vero? Sono disegni fatti per passatempo, sono orribili». Affermo e poco dopo mi arriva un cuscino addosso.

«Tu sei scema e basta». Afferma mettendosi di nuovo accanto a me.

«Ehi!». Le ritiro il cuscino e lei ride.

«Sono bellissimi Charlie». Afferma sorridendo.

«Mh». La guardo e dopo sorrido per poi abbracciarla, senza lei non saprei come fare.

«Dai preparati così andiamo». Afferma poi lei così io mi alzo e mentre lascio lei sul mio letto apro l'armadio e prendo i vestiti per poi cambiarmi, indosso dei jeans neri, le scarpe nere e una felpa nera, prendo il biglietto e il pass per il concerto e dopo essere pronta usciamo dalla mia stanza.

«Mamma noi stiamo andando». Affermo e lei ci viene in contro.

«Mi raccomando, non tornate tardi». Afferma mia madre dopo averci abbracciate entrambe.

«Si mamma tranquilla, a domani». Dopo il concerto dormirò da Abigayle.

«Ciao zia». Le due si abbracciano e dopo essere uscite di casa saliamo in macchina per poi andare.

«Abitiamo a Londra e questo è il primo concerto a cui vado». Affermo ed entrambe ridiamo.

«Spero solo di riuscire a distrarmi». Affermo sospirando.

«Ci riuscirai, te lo prometto». Sorride mia cugina ed io faccio un piccolo sorriso. Poco dopo arriviamo nella zona in cui si terrà il concerto, Abigayle parcheggia l'auto e andiamo verso l'entrata, noi avendo il biglietto vip abbiamo il posto in prima fila, quello sotto al palco e adesso ci tocca solo aspettare. Quando il concerto inizia lei arriva sul palco facendo una delle sue entrate a dir poco spettacolari e da lì il concerto inizia. Ammetto che le ultime canzoni mi hanno fatta abbastanza piangere riportandomi alla memoria alcuni episodi passati che non potrò riavere più, sono scoppiata ancora di più con Listen Before I go e I love you infatti, mentre aspettiamo di incontrare Billie cerco di far passare il rossore dagli occhi che sono anche gonfi ma con scarsi risultati. La prima ad entrare è mia cugina e sta un po' quando esce è entusiasta dell'incontro e dopo tocca a me, ammetto di avere abbastanza ansia ma devo farcela almeno senza piangere. Quando entro lei è lì davanti a me con il suo bellissimo sorriso stampato sul viso e sento il mio cuore perdere un battito. Resto bloccata mentre la guardo per non so quanti secondi e dopo lei mi abbraccia stringendomi forte e lo stesso faccio iniziando a sentire alcune lacrime che vogliono uscire. Credo che sia una delle poche persone che mi stia aiutando molto, si non la conosco ma con le sue canzoni riesce a fare tanto, o anche quando trovo qualche suo video stupido, basta poco e subito mi distrae.

«Facciamo qualche foto?». Chiede lei dolcemente e dio la sua voce è ancora più bella da vicino. Ci stacchiamo ed io la guardo, lei fa lo stesso e per un momento smette di sorridere, io perdo ancora una volta un battito e dopo lei torna a sorridere. Facciamo qualche foto insieme e dopo la riabbraccio.

«Grazie Billie, è stato bello incontrarti. Addio». Sospiro e poi lei mi guarda.

«Perché addio?». Chiede lei e io faccio un piccolo sorriso triste abbassando di poco la testa.

«Perché non ci rivedremo più». Rispondo, le faccio un sorriso e vado via. Quando esco mia cugina vedendomi ancora con qualche lacrima che scende corre verso di me e mi abbraccia forte mentre cerca di farmi calmare, subito dopo ci incamminiamo verso l'uscita ma ad un certo punto sentiamo qualcuno che urla.

«Scusami!». Ci giriamo e vediamo un ragazzo della sicurezza venire verso di noi per poi guardarmi.

«Dovresti venire con me». Afferma.

«Ho fatto qualcosa che non va?». Chiedo con timore e lui, fortunatamente, ride.

«Oh no, ma seguimi è basta». Sorride ed io annisco leggermente.

«Vai, è della sicurezza tanto, ed è anche carino». Afferma mia cugina sussurrandomi l'ultima parte ed io la guardo.

«Ma a me che frega?». Affermo ed entrambe ridiamo.

«Hai ragione, scusa. Ti aspetto qui, per qualsiasi cosa chiamami». Annuisco e dopo averle lasciato un bacio sulla guancia seguo il ragazzo e noto che stiamo andando di nuovo nel backstage. Mi indica poi un divano rosso su cui sedermi ed io lo faccio, dopo mi guarda.

«Mi hanno detto di farti sedere qui e non dirti nulla». Sorride dolcemente ed io lo ringrazio, subito dopo va via. Non aspetto per molto, dopo qualche minuto sento una porta aprirsi e vedo entrare Billie, devo dire che sento il cuore fermarsi.

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