Eight

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Questa mattina la sveglia suona molto presto rispetto al solito, sono le quattro del mattino e alle sette ho l'aereo per Los Angeles, ammetto di essere molto in ansia. Appena apro gli occhi vedo che anche mia cugina Abigayle si sta svegliando, mi porterà lei all'aeroporto e così ci potremo anche salutare.Ad un certo punto, anche se sto morendo di sonno, mi alzo con quelle poche forze che ho e vado verso il bagno per fare una doccia calda e dopo apro l'armadio per scegliere i vestiti.

«Che cavolo mi metto». Affermo con voce abbastanza roca e assonnata nonostante la doccia.

«Vesti tutto di nero Charlie, una cosa vale l'altra». Mi riprende mia cugina mentre si veste pure lei.

«Ehi, ho un pantalone bordeaux e un maglioncino bianco». Mi difendo.

«Il maglione lo metti si e no due volte l'anno e poi, almeno hai venti felpe nere e anche i pantaloni». Mi guarda incrociando le braccia ed io faccio lo stesso.

«Non contano». Mi giro e prendo qualcosa a caso mentre lei mi guarda e scoppia a ridere facendo poi, ridere anche me. Opto per un jeans nero e un maglioncino stretto nero con gli anfibi anch'essi neri. Dopo mi assicuro di aver messo tutto in valigia e scendiamo giù in cucina dove troviamo mia madre.

«Mamma». La guardo sorpresa.

«Come mai sei sveglia? È presto». Le chiedo.

«Volevo salutarti». Sorride.

«Ma ci siamo salutate ieri sera». La guardo.

«Non posso salutarti di nuovo?». Chiede ed io la abbraccio facendo una risata.

«Certo che puoi mamma».

«Ti prego stai attenta a tutto, non stare male e se succede chiamaci e soprattutto mangia». Si raccomanda e io annuisco.

«Le hai prese le pillole?». Chiede ed io annuisco ancora.

«Ci vediamo tra qualche giorno». Le dico, poi si salutano lei e Abigayle e insieme usciamo di casa per poi andare verso la macchina. Io metto la valigia nel cofano e dopo salgo su di essa, mia cugina mette in moto e partiamo.

«Non fare cazzate». Inizia mentre resta concentrata a guidare.

«Ci provo Aby». Sospiro mentre guardo fuori, ancora è buio e Londra è ancora più bella.

«Ci devi riuscire». Afferma ma io non rispondo.

«Mi mancherai». Sorride poi guardandomi.

«Anche tu». Sorrido anche io e dopo restiamo in silenzio per tutto il tempo fino a quando non mi arriva un messaggio, quando guardo di chi è vedo che si tratta di Billie.

Da Billie:
//Buon giorno//

Da me:
//Buon giorno a te//

Da Billie:
//Non è presto li? Come mai già sveglia?//

Da me:
//Si, ma qualcuno ha voluto che io andassi da lei e quindi oggi devo partire//

Da Billie:
//Giusto.. a che ora è l'aereo?//

Da me:
//Alle sette, siamo appena entrate in aeroporto//

Da Billie:
//Va bene, ci vediamo qui allora e fa buon viaggio//

Da me:
//A dopo e grazie//

Dopo aver sistemato tutto e aver fatto il check in io e mia cugina aspettiamo che chiamino il volo cosa che avviene poco dopo, entrambe ci alziamo e ci abbracciamo, mi stringe forte e lo stesso faccio io, mi mancherà molto.

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