Twentyseven.

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«Charlie vieni». Andrew mi chiama ed io corro verso di lui ma più vado avanti più lontano va.

«Charlie perché non vieni?». Continua mentre continuo a correre più veloce.

«Charlie!». Urla fino a sparire. Mi blocco e lo cerco in lacrime.

«Andrew!». Urlo in preda al panico ma il mio viso viene bloccato da due mani.

«Charlie». Mi giro e mi blocco.

«Billie..». Sussurro a pezzi.

«Charlie amore..calmati». Sussurra.

Mi sveglio all'improvviso mettendomi seduta di scatto, velocemente apro la luce e provo a respirare avendo l'affanno. Sento il cuore impazzire mentre guardandomi intorno sul letto vedo una macchia di sudore enorme, mi tocco il viso e sono letteralmente bagnata mentre continuo a sudare freddo. Mi appoggio allo schienale del letto scoppiando a piangere, sono le tre e un quarto di notte, un altro incubo, un'altra notte in bianco, non ce la faccio più. Dio sono così realistici questi incubi, sembra che mi vogliano perseguitare senza sosta, facendo sì che i miei sensi di colpa aumentino insieme al mio dolore ed ecco poi puntualmente che il respiro si fa ancora più veloce e pesante, i battiti aumentano, il mio corpo inizia a tremare mentre la testa gira, la mia testa impazzisce letteralmente facendomi alzare di scatto ed entrare in bagno. La vista inizia a diventare appannata mentre apro l'acqua della doccia e mi siedo a terra mentre inizia a scorrermi addosso, velocemente inizio a passare la lametta sulle gambe e subito sulle braccia calcando sui polsi, da qui in poi la vista diventa nera ed io non ricordo più nulla.

Billie's Pov

«Va bene Billie era buona». Afferma Max, il manager, che mi sta accompagnando in questo tour. Sorrido abbastanza stanca e scendo dal palco recandomi poi all'hotel. Dopo aver fatto una doccia ed essermi sistemata mi metto a letto guardando il vuoto. Sono già tre mesi che non è più con me e non c'è un solo secondo in cui io non pensi a lei, mi manca da impazzire ma la cosa che mi preoccupa di più è come sta lei, ho paura di quello che possa fare, questo pensiero mi terrorizza. Spesso ho avuto l'impulso di partire e mollare tutto per andare da lei ma sarei egoista, non posso farlo anche perché la nostra situazione oltre a far vivere male me fa vivere male soprattutto lei, abbiamo vite troppo diverse ma so che un giorno torneremo insieme, ne sono sicura.

A distrarmi dai miei pensieri è il telefono che inizia a squillare, ogni volta vorrei vedere il suo nome ma so che non succederà. Lo prendo e mi blocco vedendo il nome.

«Aby...?». Rispondo sorpresa ma allo stesso tempo in preda all'ansia e alla preoccupazione.

«Billie..». Sta piangendo, perché sta piangendo?

«Abigayle che succede?». Mi alzo di scatto iniziando ad avere il respiro veloce.

«Billie ti prego vieni qua». Non riesce a parlare dalle lacrime.

«Abigayle che succede? Parla ti prego».

«Charlie è in ospedale, è in coma». Mi blocco e il mondo mi cade addosso letteralmente mentre sento il petto bruciare e il cuore fermarsi.

«Aby che stai dicendo?». Inizio a piangere mentre metto il vivavoce e lascio il telefono sul letto mentre inizio a prendere alcune cose velocemente.

«Qualche ora fa, erano circa le tre e quaranta di notte, i suoi genitori hanno sentito una botta». Inizia a spiegare tra le lacrime.

«Sono andati subito in camera sua e non vedendola sono entrati nel suo bagno in camera trovandola poi nella doccia sotto l'acqua ancora aperta senza sensi e con le gambe, braccia e polsi pieni di tagli molto profondi mentre la doccia era piena di acqua mischiata al sangue». Inizio a tremare sentendo queste parole mentre mi vesto e corro fuori dall'hotel.

«Una volta arrivata in ospedale i medici hanno cercato di salvarla e subito dopo è entrata in coma, dopodiché non sappiamo più nulla».

«Ti prego informami su tutto, sto arrivando».

«Billie fa in fretta, non si sa se supera la notte». Sussurra e mi pietrifico, non posso perderla, non così. Avevo paura proprio di questo, avevo paura che lei crollasse e potesse fare qualcosa che le costasse la vita. Subito mi reco all'aeroporto dopo aver avvisato il manager e prendo il primo volo verso Londra, per adesso mi trovo in Canada quindi ci sono comunque molte ore di volo da fare, spero solo che quando arrivo lei sia sveglia. Mi dispiace per i concerti e tutto il resto ma io adesso devo andare da lei perché lei è la mia priorità.

Atterro a Londra dopo tante ore di volo e la prima cosa che faccio è prendere un taxi e correre all'ospedale e cercare Charlie.

«Salve cerco Charlie Hills». La guardo trattenendo le lacrime cosa che mi sembra impossibile dopo ore passate a piangere.

«Billie». Aby viene verso di me.

«Abigayle». La abbraccio di scatto mentre lei piange e cedo anche io. Insieme andiamo davanti la stanza in cui sti trova Charlie e li c'è anche la sua famiglia.

«Billie, tesoro». La madre in lacrime mi abbraccia ed io ricambio, si aggiungono anche le sorelle mentre il padre mi saluta con un sorriso molto triste, subito dopo guardo la porta della stanza chiusa.

«Puoi entrare». Mi guarda la madre ed io la guardo qualche secondo per poi aprire lentamente la porta ed entrare. Mi blocco scoppiando in lacrime guardandola li su quel letto, senza sapere se si alzerà di nuovo. Mi siedo accanto a lei e le stringo la mano.

«Ciao Charlie». Sussurro in lacrime.

«Sono io, Billie».

«Non so se mi senti ma ti prego apri gli occhi e torna con noi, non potrei vivere sapendo che tu non sei più qui». Mi avvicino e le lascio un bacio in fronte per poi accarezzarle il viso.

Resto qualche minuto nella stanza mentre spero che da un momento all'altro lei possa svegliarsi, cosa che purtroppo non succede. Torno fuori con la sua famiglia e mi siedo accanto ad Abigayle mentre aspettiamo un segno da parte sua.

Si deve svegliare, o nulla avrà più senso.

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Okay allora è successo un po' un casino. Wattpad mi ha pubblicato un capitolo due volte ovvero il 22 e il 23 non c'era infatti qualcuno lo aveva anche detto e me ne sono accorta solo ora, così ho dovuto eliminare gli ultimi capitoli, aggiungere il 23 e postarli di nuovo, scusate.

Detto ciò, leggete il 23 che era saltato ed era parte della storia AHAHAH

Ditemi se la storia vi sta piacendo o meno:)

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