Thirtythree.

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Oggi non dovrò andare alla casa discografica e devo dire che ne sono molto sollevata, dopo la scena di ieri non so se riesco a guardarla o a parlarle, non so neanche se riesco a stare davanti a lei senza scoppiare a piangere e avere l'ennesimo crollo. Resto immobile nel letto per molto tempo dopo essermi svegliata, a ripensare al tempo trascorso con lei e poi l'immagine di ieri, mi sembra tutto così surreale che forse neanche ci voglio credere, ma mi devo svegliare perché questa è la realtà ed è tutta colpa mia. Aby oggi insisteva di non voler andare a lavoro e stare con me perché mi vedeva troppo a terra ma ovviamente non voglio che lei rovini la sua vita quindi l'ho obbligata ad andare. Quando mi alzo dal letto guardo i flaconcini delle pillole sul comodino, li guardo per abbondanti minuti fin quando di scatto non li prendo e li butto nel cestino in camera, inutile continuare a prenderli, non cambieranno le cose.

Cerco di mandare via i pensieri facendo una doccia abbastanza calda e soprattutto lunga ma la mia testa ha impressa quella scena, sapere che non sono stata io a baciarla e abbracciarla mi uccide. Mi siedo sul divano dopo la doccia restando in pigiama e mi ostino a fissare il nulla, non so come mi sento in questo momento, probabilmente vuota, probabilmente spaesata, senza più una minima speranza. Non mi muovo per un bel po' fin quando la porta si apre ed entra Aby che subito viene a salutarmi.

«Charlie come stai?». Mi chiede ed io faccio spallucce.

«A lavoro com'è andata?». Le chiedo poi.

«Bene, per oggi ho finito». Risponde ed io annuisco. Mi alzo poi e vado con lei in cucina per aiutarla a preparare da mangiare anche se non mangio, non ho davvero fame, mentre il pomeriggio ci mettiamo entrambe sul divano e guardiamo una serie tv, poi però suonano alla porta. Aby si alza e va ad aprire ma mi blocco sentendo quello che dice.

«Billie». Sorride e le due si abbracciano. Mi giro di scatto e mi alzo raggiungendole.

«Billie?». La guardo sorpresa mentre sento un peso nel petto.

«Ciao Charlie». Sorride debolmente.

«Come hai fatto a sapere dove abitiamo?».

«Mentre parlavi con Richard tempo fa ho sentito che stavate in questa zona». Mi guarda, io annuisco e mi sposto per farla entrare.

«Mi piace». Sorride guardandosi intorno ed io e Aby facciamo un piccolo sorriso, perché è qui?

«Aby, Charlie mi ha detto del tuo lavoro, come ti trovi?». Le chiede Billie una volta dopo esserci sedute sul divano.

«Molto bene, sono tutti molto simpatici». Lei sorride.

«Sono molto contenta per te Aby». Sorridono entrambe. 

«Tu invece come stai?». Mia cugina la guarda e lei per un primo momento sembra che non sappia cosa rispondere.

«Sembra okay». Sorride ma sta mentendo, si dimentica troppo spesso che la conosco bene, chissà cosa le succede. Scuoto la testa evitando di pensarci e noto che mi guardano.

«Charlie che succede?». Mi guarda preoccupata mia cugina Aby.

«No nulla, avevo un capello sul viso». Mento e lei annuisce mentre Billie mi guarda, so che anche lei mi conosce molto bene ma ormai poco importa.

«Scusatemi». Ad Aby squilla il telefono e si alza per andare a rispondere, se non torna subito la uccido.

«Charlie per oggi-». La blocco subito.

«Non devi dirmi nulla Billie». Le rispondo guardandola.

«Devo». Continua seria.

«No, non devi». Lo stesso faccio io e lei si blocca per il mio tono più duro.

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