Fifteen.

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Oggi è l'ultimo giorno per me qui e non sono per niente entusiasta di andare via, soprattutto di lasciare Billie per non so quanto tempo, mi distrugge non poter stare con lei. Siamo entrambe nel letto questa mattina e mi sono persa nei miei pensieri per un po', tanto da non rendermi conto che Billie mi sta guardando.

«Ehi». Le sorrido facendole una carezza in testa.

«Ehi». Risponde anche lei con un sorriso ma abbastanza triste. Io la guardo e le faccio una carezza sulla testa cercando qualcosa da dire, ma in effetti non c'è molto che si possa dire.

«Alziamoci o farai tardi». Afferma lei alzandosi seguita poi da me. Dopo aver fatto una doccia ed essermi vestita, preparo le ultime cose per le lunghe ore di viaggio che mi aspettano. Il tragitto tra casa di Billie e l'aeroporto è silenzioso, non un silenzio teso ma uno di quelli che se solamente una delle due apre bocca entrambe scoppiamo. Il nostro rapporto è cresciuto così tanto in così poco tempo e crescerà ancora molto, ne sono sicura. Arrivate in aeroporto mi giro verso di lei e la guardo.

«Va, altrimenti è peggio». Le prendo le mani.

«Scordatelo, ti guardo da qui». Accenna un sorriso e mi bacia. Mi godo il bacio che sarà l'ultimo per molto tempo, cosa che mi fa tremare al solo pensiero, ma in qualche modo si deve affrontare. Sapevamo entrambe che sarebbe stato molto difficile.

«Devo andare». Le sussurro staccandondoci dopo qualche secondo. Lei annuisce senza dire niente e io inizio ad incamminarmi dandole le spalle. Quando salgo sull'aereo faccio un sospiro enorme e come immaginavo scoppio in un pianto silenzioso.

Le ore di volo sono tante, forse troppo. Per la maggior parte del tempo ho pianto in silenzio e fortunatamente non c'era nessuno accanto a me. Il problema è che per la prima volta dopo anni, l'unico momento in cui sono stata bene è stato con Billie e questo mi fa paura.

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Dopo parecchie ore di viaggio finalmente torno a casa. Varcata la soglia della porta le mie sorelle mi vengono incontro buttandosi su di me. Sorrido stringendole forte a me e godendomi il loro abbraccio, mi sono mancate, mi è mancata molto la mia famiglia. Dopo essermi staccata da loro saluto anche i miei genitori che mi stringono forte, parliamo un po' del viaggio e delle settimane che ho passato a Los Angeles per poi andare in camera mia e scrivere subito a Billie per informarla del mio arrivo.

Da Billie:
//Come stai? Com'è andato il viaggio?//

Da me:
//Il viaggio è andato bene ma credimi Billie, mi manchi come l'aria//

Sospiro posando il telefono e dirigendomi in bagno per fare una doccia nell'attesa che lei risponda. Ho molta paura dei giorni che verranno, mi ha dato tanta forza Billie, me la da sempre ma con il rapporto che si è creato, con la consapevolezza che i sentimenti che proviamo sono ricambiati, sarà il triplo se non il quadruplo più difficile stare lontane. Questo pensiero mi tartassa da quando sono salita sull'aereo fino ad ora, l'unica cosa che mi distrae è la suoneria dei messaggi, uscita dalla doccia e dopo essermi sistemata mi metto sul letto e leggo il messaggio che è da parte di Billie.

Da Billie:
//Mi manchi anche tu Charlie, davvero tanto. Voglio che adesso ti riposi, lo so che sei stanca e ti prego, se stai male devi chiamarmi anche la notte//

Da me:
//Si..fallo anche tu ti prego. Buonanotte..//

Da Billie:
//Buonanotte Charlie, ti prego non fare cazzate//

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Cavolo è davvero passato così tanto tempo da quando ho pubblicato? Mi dispiace.

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