Thirtyfour.

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«Buongiorno». Sorrido guardando Sophie mentre mi siedo.

«Giorno». Sorride anche lei. Ieri sera mi ha chiesto di andare a fare colazione insieme ed io ho accettato volentieri anche perché mi sono trovata molto bene con lei qualche sera fa.

«Allora, oggi sei a fare lo stage?». Chiedo dopo aver ordinato qualcosa entrambe.

«Si, sono quasi sempre li e devo dire che mi sto trovando molto bene sono tutte delle persone splendide».

«È vero, mi sono trovata bene anche io». Sorrido, nel frattempo arrivano le ordinazioni e io subito bevo il caffè.

«E tu invece? Ti vedrò oggi? Non vieni da un po'».

«Si per ora ho lavorato altrove, ma si oggi verrò».

«C'è qualche progetto in corso?».
«Non so, forse devo fare le foto mentre girano il video di una canzone di Billie, foto che poi verranno rilasciate dopo l'uscita». Lei annuisce.

«Come ti fa stare lavorare con lei? Puoi anche non rispondere la mia è solo curiosità». Mi guarda timorosa ed io le sorrido, è davvero molto delicata e gentile.

«Sta tranquilla, ammetto che è tutto molto strano, non avrei mai pensato che saremmo arrivate a sembrare estranee, devo dire che è una situazione molto particolare». Sospiro ripensando a tutto.

«Adesso è fidanzata?».

«Io sinceramente non ho capito, ogni volta che mi vede e lei prova a fare qualcosa con lei, Billie è come se la respingesse totalmente».

«Magari non vuole essere vista da te o da altri». La guardo.

«E per quale motivo? Io e lei non stiamo più insieme».

«Non ne ho idea». Sospiro, dopodiché lei cambia discorso e devo dire che mi trovo bene con lei, almeno un po' riesco a distrarmi da tutto. Quando torno a casa sono sola perché Aby finisce di lavorare nel pomeriggio senza tornare a pranzo, non avendo fame non mangio nulla infatti vado direttamente in camera mia per sistemarmi, faccio una doccia e dopo sistemo un po' la casa. Ogni giorno cerco di tenermi impegnata per non pensare a nulla anche perché non prendo le pillole già da un po' e i sintomi della malattia stanno iniziando ad essere più forti, anche se le pillole non aiutavano chissache un minimo di differenza si sente. Gli attacchi di panico sono molto più frequenti insieme agli incubi, mi sento molto persa, di più rispetto a prima, nella mia testa c'è un casino ma non voglio fare più nessuna cura, non ne vedo l'utilità. Finisco di sistemare la casa facendo molta fatica, mi sento sempre più stanca e mi viene difficile fare tutto, anche concentrarmi nel lavoro e questo va molto a mio sfavore, quando passo alla mia camera sistemo alcune cose che avevo dimenticato dopo essermi trasferita, erano rimaste diverse scatole. Quando apro una di esse mi blocco vedendo cosa c'è al suo interno, tutte le foto di me e Billie insieme, i suoi regali e le sue cose che ha lasciato da me, c'è tutto. Indietreggio lentamente fino a sedermi sul letto, inizio poi a guardare tutto anche se non dovrei ma è più forte di me, c'è la nostra prima foto ovvero quella fatta al concerto al nostro primo incontro fino all'ultima foto scattata insieme, eravamo a casa sua nel letto ed eravamo appena sveglie ma era così bella che l'ho voluta incorniciare. Inizio a piangere senza rendermene neanche conto, mi manca così tanto e sapere che l'ho persa mi sta uccidendo. Tremante mi alzo e inizio a posare tutto nella scatola ma sono costretta a fermarmi, non riesco neanche a vedere quello che faccio per le troppe lacrime, inizio a girare per la stanza in preda al panico mettendo le mani in testa fino a quando non inizio a prendere a pugni il muro incolpandomi di tutto, mi guardo allo specchio facendomi più schifo del solito per poi spaccarlo in mille pezzi con un pugno.

«Charlie?». Sento che Aby corre verso la mia camera e quando entra si blocca. Guarda me, lo specchio e le foto sul letto insieme alla scatola, corre verso di me prendendomi la mano.

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