Four.

959 46 9
                                    

«Perdonami per l'attesa». Afferma venendo a sedersi vicino a me.

«Figurati». Affermo abbastanza confusa e continuo a guardarla.

«Scusami se te lo chiedo... ma perché sono qui?». Chiedo e lei fa una bellissima risata.

«Ti ho fatta chiamare io». Afferma tranquilla ed io annuisco ancora confusa.

«E perché?».

«Ammetto che dopo il tuo incontro ho avuto un po' d'ansia». Risponde ed io la guardo.

«Non fraintendermi. Avevi un tono di voce così spezzato e stavi piangendo ma la cosa che mi ha colpita di più è stato il tuo 'Addio' finale. Mi sono preoccupata». Credo sia una cosa bellissima che lei si preoccupi per i suoi fan, non è una cosa da tutti.

«Perdonami, forse ti ha dato fastidio essere chiamata». Si scusa lei dopo.

«No, tranquilla. Lo avrei fatto anche io». Affermo facendo un piccolo sorriso seguita da lei.

«I miei pensieri sono sbagliati?».

«Dipende che pensieri sono». Le rispondo calma.

«Perché mi hai detto addio?». Chiede ancora guardandomi e io mi appoggio con le spalle sul divano facendo spallucce.

«Perché non ti rivedrò più».

«Non è l'ultima volta che vengo qui». Mi guarda ancora.

«Non so neanche se arrivo a ventidue anni Billie». Le dico guardandola anche io.

«Immaginavo giusto». Afferma tristemente ed io abbasso la testa, dopo si avvicina.

«Permettimi». Afferma ancora alzando il mio viso con un dito e facendo incrociare i nostri occhi e dio, mi ci perdo dentro ai suoi provocandomi i brividi. Dopo abbassa la testa e alza una delle mie maniche per poi vedere il braccio fasciato, subito dopo torna a guardarmi.

«Perché?». Chiede lei preoccupata.

«Per tante, tante cose Billie». Affermo strofinandomi gli occhi con la mano e dopo la guardo.

«Billie perché sono qui? Perché stai perdendo tempo con me?». Le chiedo poi.

«Per evitare che tu ti ammazzi e non sto perdendo tempo». Afferma seria e incrociando le braccia, ammetto che mi fa ridere mentre si arrabbia e una mini risata esce dalla mia bocca ma lei mi guarda male.

«Scusa». Affermo abbassando la testa e trattenendo una risata.

«Quindi?». Continua.

«Non sai neanche il mio nome». Ridacchio ancora e sta volta anche lei.

«Hai ragione. Come ti chiami?». Chiede sorridendo dolcemente ed io sento di potermi sciogliere.

«Sono Charlie». Sorrido.

«Bene Charlie, adesso parla». Continua ed io scuoto la testa sorridendo.

«Ti prometto che non faccio nulla».

«Troppo facile. Come dovrei sentirmi io se adesso ti lascio andare e tra qualche giorno in qualche modo vengo a sapere che tu sei morta?». Afferma ed io la guardo, lei mi guarda.

«Waw». Affermo ed entrambe ridiamo.

«Però.. bel discorso devo dire». Affermo ancora ridendo.

«Mi sto solo preoccupando». Mi guarda poi dolcemente.

«Ed io te ne ringrazio Billie ma davvero, non c'è bisogno di preoccuparsi. Tu sei stanca, io sono stanca, ti ringrazio davvero tanto ma adesso vado». Lei mi guarda per qualche momento e poi si alza.

«Vieni». Afferma.

«Dove?». Le chiedo seguendola.

«Ti accompagno».

«Oh, no Billie, sono con mia cugina sta tranquilla». Le dico mentre fa qualcosa ma non capisco cosa, dopo mi guarda e sorride.

«Allora ti accompagno da lei». Afferma e iniziamo a camminare.

«Sei tu così o hai molto autocontrollo?». Chiede ridacchiando, riferendosi al fatto che non le sia saltata addosso appena l'ho vista entrare.

«Sono io così, sono abbastanza calma». Sorridiamo entrambe e dopo vedo mia cugina, quando lei ci vede spalanca gli occhi.

«Billie, lei è mia cugina Abigayle, Aby, lei è Billie». Affermo.

«Ci siamo già conosciute». Afferma Billie.

«È idiota, lasciala stare». Risponde mia cugina ed io faccio la finta offesa mentre loro ridono e subito dopo Billie mi guarda.

«Mi fido». Mi guarda ed io annuisco per poi sorridere insieme a lei. Poi lei allunga una mano e prende la mia per metterci dentro un bigliettino e la richiude.

«Usalo». Afferma seria ed io la guardo non capendo, subito dopo mi abbraccia e mi stringe forte, cosa che faccio pure io.

«Grazie». Le sussurro e sento che sorride. Dopo si abbracciano anche mia cugina e lei, poi, tutte e tre andiamo via. Quando saliamo in macchina e partiamo Aby mi guarda.

«Tu». Inizia e io la guardo.

«Devi raccontarmi un sacco di cose». Afferma ed io rido.

«Non le hai detto nulla vero?». Chiede lei. Siamo sul suo letto adesso mentre le racconto dell'incontro con Billie.

«Certo che no». Affermo giocando con la coperta. Dopo però mi ricordo del bigliettino che ho in tasca così lo esco e lo guardo.

«Non ci credo». Affermo senza parole.

«Cosa?». Chiede mia cugina.

«Billie mi ha dato il suo numero». La guardo e lei mi guarda.

«Non dirmi ciò che penso tu stia per dire». Afferma lei guardandomi.

«Non lo userò mai». Affermo e lei sbatte una mano in fronte facendomi ridere.

«Charlie, perché? Te lo ha dato lei, ciò significa che puoi scriverle».

«Mi sento troppo in colpa Aby, lo sai. Non ce la faccio». Sospiro e lei mi guarda.

«Io ti consiglio di farlo». Afferma spegnendo la luce, io guardo ancora una volta il biglietto e poi salvo il numero sul telefono per evitare di perderlo.

«Sai una cosa Aby?». Lei mi guarda aspettando che io continui.

«È stata la prima volta dopo tanto che mentre stavo con qualcuno non pensavo a nulla, ma solo a stare con lei, e ci sono stata bene». Affermo e lei sorride, io scuoto la testa, dopodiché poso tutto e mi metto sotto le coperte insieme a mia cugina cercando di dormire un po'.

You Found MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora