Un Regalo Inadeguato

14 3 1
                                    

Questa storia è scritta da : Ilaria

Seduto davanti al camino, nella stanza di James, Matthew non si dava pace.
Fissava le fiamme mentre nella sua testa continuavano a scorrere i ricordi di qualche ora prima, quando sicuro di sé si era presentato con un dono per Lucie.
Non era la prima volta, certo. Il fatto di essere il parabatai di James gli aveva fornito diverse occasioni per fare piccoli doni a tutta la famiglia Herondale.
Ma quella volta era stato diverso.
Aveva selezionato con cura il suo regalo, cercando qualcosa di estremamente significativo ma che non desse troppo nell’occhio.
Lucie era una ragazza particolare, con un grande spirito di osservazione e attenzione ai dettagli. Non avrebbe gradito qualcosa di appariscente.

Tornò al presente, scuotendo la testa senza capacitarsi di come un regalo tanto attento fosse stato così miseramente accolto.
James sollevò la testa dal libro. “Si può sapere che hai? Sono due ore che guardi il fuoco e scuoti la testa,” lo apostrofò un po’ scocciato.
Matthew si voltò appena per guardare il suo parabatai da sopra la spalla. “Credo di aver completamente rovinato una bella amicizia,” disse in tono drammatico.
James alzò gli occhi al cielo e chiuse il libro.
Matthew tornò a guardare il fuoco, tornando al sorriso tirato di Lucie quando le aveva presentato il piccolo pacchetto.
Sentì James alzarsi dal letto e i suoi passi attutiti dallo spesso tappeto. Un attimo dopo era seduto accanto a lui a guardare le fiamme.
“Vuoi parlarne?” chiese con tono gentile. Non voleva forzarlo a parlare, Matthew lo sapeva bene, ma sapeva anche che parlarne con James l’avrebbe aiutato a lasciar andare un po’ di angoscia.
“Non so a quanto servirebbe. Credo di aver completamente sbagliato le mie valutazioni,” disse mormorando. “O forse semplicemente ho sopravvalutato il mio fascino.”
James si voltò verso di lui, gli occhi ambrati accesi dai riflessi del camino.
“Impossibile. Al tuo fascino non si resiste e lo sai bene. Sei riuscito a conquistare persino me,” esclamò che un sorriso sghembo ma sincero.
“A quanto pare non funziona con tutti gli Herondale,” sospirò di rimando Matthew.
James sollevò un sopracciglio. Ovviamente a quel punto si aspettava una spiegazione per quella sua affermazione.
Prese fiato e disse, non senza una punta di ansia: “Ho fatto un regalo a tua sorella.”
James non reagì come si era aspettato. Continuava a guardarlo come se la frase fosse la più normale del mondo. Forse aveva sbagliato a valutare anche James.
“Hai capito quello che ho detto?” chiese, leggermente irritato dalla mancata reazione.
“Certo. Hai fatto un regalo a Lucie. Quindi?”
Matthew lo guardò di traverso.
Forse quel giorno gli Herondale avevano qualcosa che non andava.
“Ho fatto un regalo a tua sorella, non in quanto tua sorella. Parlavamo di fascino, ricordi?”
“Oh.”
Ecco. Quella già sembrava una reazione più normale.
“Ma è meraviglioso Matthew! Sarebbe fantastico se tu e Lucie…”
Matthew scattò in piedi, rosso in viso.
“No, non lo sarebbe affatto. A tua sorella il regalo non è piaciuto! IO non gli sono piaciuto, visto il modo in cui mi ha semplicemente ringraziato,” concluse con veemenza.
James lo fissava da sotto in su, ancora seduto sul pavimento, la bocca aperta.
Aveva di nuovo esagerato.
Tornò a sedersi di fronte all’amico, guardandolo negli occhi e sperando di non stare rovinando tutto anche con lui.
“Non volevo urlare,” disse.
James, testardo come un mulo, non si fece distrarre. “Cosa le hai regalato?”
“Un pettinino a forma di fiore, l’ho fatto realizzare da un artigiano apposta per lei,” rispose sconsolato.
“E perché dici che non le è piaciuto? Che fiore era?”
A volte James aveva la stessa curiosità ingenua e bonaria dei bambini.
“Un garofano. Rosso.”
Lo disse cercando di non dare inflessione alla frase, per non rimarcare ulteriormente il significato che aveva avuto per lui quel regalo. Ma l’amico e parabatai sapeva leggere e sentire oltre il tono e le parole e lo stava guardando con dolcezza.
Stava cercando le parole giuste per dire quello che già sapeva: il suo regalo era stato inappropriato.
“Hai pensato che il garofano rosso esprime anche ammirazione e Lucie potrebbe avere completamente frainteso il messaggio?” chiese.
Lo disse così, come se fosse la spiegazione più semplice del mondo.
Il mondo intorno a Matthew si fermò per un istante. Se Lucie aveva davvero interpretato così il suo regalo forse c’era ancora speranza, forse non aveva rovinato tutto. Forse non aveva silenziosamente dichiarato di non avere interesse nei suo confronti.
James lo stava guardando, in attesa che lui digerisse quel pensiero.
“Forse hai ragione. Del resto Lucie è una ragazza sveglia ma ancora molto giovane, forse non ha pensato affatto a un altro tipo di messaggio,” convenne Matthew.
Ma a quel punto James scoppiò a ridere.
“Matthew, Lucie è una ragazza. E le ragazze sono molto più acute di noi sull’argomento,” ribatté ridacchiando.
Matthew s’incupì. A un tratto non sapeva più se credere all’ipotesi formulata dall’amico.
“Però, nel tuo caso, penso sia la classica eccezione che conferma la regola. Sei il mio parabatai, sei quasi un fratello per me e passi quasi più tempo qui che a casa tua,” riprese sornione James. “Le hai già fatto dei regali e questo può averle fatto credere che questa non fosse un’occasione diversa.”
“Quindi come credi che dovrei comportarmi? Non voglio parlarle direttamente, non voglio rovinare la nostra amicizia. E poi…”
James lo guardava a braccia conserte. Aveva già intuito.
“Il fatto che sia mia sorella non cambia nulla, lo sai.”
Matthew lo guardò riconoscente per aver detto esattamente le parole che aveva bisogno di sentire in quel preciso istante.
“Allora dovrò trovare un regalo più adeguato” esclamò con rinnovato entusiasmo.
“Hai già un’idea, deduco.”
Matthew lo guardò, esibendosi nel suo collaudato sorriso. “Ovviamente.”
Si avviò verso la porta con un nuovo vigore nelle gambe.
“Dove stai andando adesso?” chiese James interdetto.
Matthew si voltò, sempre sorridendo.”A comprare centinaia di garofani!”

Piccoli momenti shadowhunters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora