Capitolo 17 – I Kerres... rivelazioni.
Eravamo di nuovo nell'arena, ma questa volta, c'erano solo i Glicini.
Si trattava di un allenamento, al capo del quale, vi era un uomo piuttosto basso, dall'espressione meditabonda e severa, che passava in rassegna ogni nostra azione, provocata dai suoi ordini.
Si era presentato a me col nome di Rabarbaro. Per poco non ero scoppiata a ridere.
Non avevo ancora fatto l'abitudine a quei nomi, comunque tutti lo chiamavano Raba, anche se ciò non conteneva ugualmente il mio riso.
A causa delle parole di El però, non riuscivo a concentrarmi. Per colpa sua, non avevo prestato attenzione, neppure a Dalia, mentre a pranzo mi parlava della sua mattinata. Avrei dovuto apprezzare maggiormente il fatto, che si era seduta, davanti a tutti, con noi Glicini.
Prontamente avevamo scelto bene i nostri posti, sedendoci affianco a un gruppo di Lucanti.
Ma le parole di El continuavano a vorticarmi nella mente, cercando una qualche sorta d'appiglio.
<< Una Bellezza Nefasta? >> chiesi senza capire, rivolgendomi a lui, sempre attraverso la telepatia.
<< No, una Nefasta Bellezza >> mi corresse lui.
<< Anche se rigiri le parole, non mi aiuti, non so ugualmente cosa significhi >>
<< Okay. Allora hai già appreso che chi proviene dalle Lande ha una vita molto più lunga di chi vive sulla Terra >>
Annuì, << Si, da quel che ho capito, muoiono come noi, ma poi si rincarnano. Una volta tornati in vita, non hanno subito accesso alle memorie passate, infatti c'è un periodo che viene chiamato Rimembranza >>
<< Esatto, per te la faccenda è molto simile >>
<< Vuoi dire che sono una reincarnazione della Selene di cui tutti parlano? >>
<< Si >> si limitò a dire.
<< Ma non ha molto senso El, io sono nata sulla Terra, non sulle Lande! >> esclamai esasperata.
<< Perché è da lì che vieni >> disse lui paziente, << c'è stato un tempo, in cui eri un comune essere umano >>
Strabuzzai gli occhi, << scusa, ma allora adesso cosa sono? >> lo interruppi.
Lo percepì rivolgermi un'occhiataccia, << una Nefasta Bellezza, mi sembrava di esser stato chiaro su quel punto >>
Arrossì, << scusa, vai avanti >>
Lo sentì sorridere, e continuò << credo ti abbiano già parlato della SSP, La Sindrome del Sospiro di Psiche >>
Annuì, << Sì, è il fatto di non riuscire a resistere al fascino di un abitante delle Lande >>
Cosa con cui mi battevo effettivamente, ogni volta che El mi guardava...
<< Non è del tutto corretta come definizione, può infatti capitare l'opposto, ovvero che un abitante delle Lande, si innamori di un comune mortale >>
Sentivo la mia materia grigia in subbuglio.
<< Moltissimo tempo fa, più di quattro mil, quando teoricamente non vi era ancora vita sulla Terra, in realtà vi erano già dei primi insediamenti. >>
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Kaos
FantasyDal capitolo 8: Parve quasi sul punto di dire qualcosa, ma poi ci ripensò, « andrete all'Accademia » mi rivelò in fine. « All'Accademia? » ripetei sperando di aver capito male. Non volevo tornare trai banchi. « è l'unico posto sicuro al momento. Ver...