«Milady, non si sente bene?»
Una voce soave mi fece redimere dai miei pensieri. Ero stata catapultata in un'altra dimensione. Non sapevo nemmeno chi fossi.
«Chi?» Chiesi guardandomi intorno.
L'uomo dai capelli lunghi castani e vestito da spettacolo di qualche commedia ottocentesca aggrottò la fronte e mi fissò curioso.
«Lei, Milady. Avete un colorito pallido.»
Sbuffai. «Oh, dannazione! La smetta di parlare in questo modo. Dammi del tu.» Borbottai esasperata.
L'uomo impallidì e fece un inchino. Quello era pazzo, secondo me.
«Non mi permetterei mai, Milady. Sono al vostro servizio e non mi potrei mai concedermi tale privilegio.»
Non può essere.
«Signor . . .» Aspettai che mi dicesse il suo nome.
«Hughes, Milady.»
La mia voce scricchiolò. «Signor Hughes, in che anno siamo?»
«Milady, siamo nel 1795.»
I miei occhi si spalancarono. Deglutii e sentii il respiro farsi sempre più pesante. «Io credo che . . .» Mormorai.
Non ebbi il tempo di completare la frase perché si parò davanti a me il buio più totale.
«Milady!» Sentii in penombra la voce di quell'uomo gridare dopodiché la mia mente si offuscò facendomi cadere sul suolo arido.
«Jasper, per l'amor di Dio! Eri con la signora Roberts e non hai visto che si sentiva male?» Sentii una voce mormorare in lontananza.
«Joséphine, la signora Roberts ha accusato dal nulla un colorito pallido. Quando l'ho scortata al centro era gioviale.» Rispose un'altra.
Strizzai gli occhi sentendo un forte dolore alla nuca.
«Oh, si sta svegliando!» Squittì la voce femminile.
Aprii lentamente gli occhi ritrovandomi una donna sulla sessantina fissarmi e l'uomo che avevo precedentemente incontrato dall'altro capo del letto imitarla.
Mi guardai intorno confusa notando una camera da letto da favola ed ero stesa in un letto a baldacchino.
«Milady, si sente meglio?» Esclamò la donna, Joséphine.
Mormorai qualcosa di altamente incomprensibile. Guardai entrambi confusa chiedendomi dove fossi e cosa ci facessero quei due con me.
«Milady, si ricorda chi è?» Disse l'uomo, Jasper.
Scossi la testa e si scambiarono uno sguardo complice. «Milady, desidera qualcosa?» Continuò Jasper.
Scossi ancora la testa e sospirò. «Allora la lascio riposare, con permesso.» Disse finendo con un inchino.
Joséphine lo seguì a ruota e appena se ne andarono balzai in piedi guardandomi attorno. La camicia da notte bianca immacolata celava il mio corpo fino alle caviglie mentre i miei capelli erano sciolti. Chi mi aveva cambiata?
Sentii delle voci borbottare dietro la porta dalla quale erano usciti i due pazzi e mi avvicinai con cautela appoggiando l'orecchio ad essa.
«È più grave di quanto pensassi.» Riconobbi la voce di Joséphine.
«Dobbiamo chiamare il dottore. Chissà che faccia farà sua signoria al pensiero che sua moglie ha perso ogni barlume di memoria.» Continuò.
Chi diavolo era "sua signoria"?
«Darà di matto. Sai come è quando perde il lume della ragione!» Rispose Jasper.
Mi portai le mani in grembo sfregandole sulla camicia sentendole sudare dall'ansia. Dove ero finita?
Sentii una grande fame. Avevo bisogno di mangiare, mi guardai allo specchio e vidi i miei occhi assumere un colorito rossastro.
La pelle impallidì ancora di più e iniziai a tremare.
Dovevo mangiare.
Guardai la finestra alla mia destra e vidi che dava su un immenso giardino rigoglioso che all'oscurità della notte pareva tetro.
Aprii la finestra cercando di non farmi sentire e balzai fuori agilmente grazie al mio potere innaturale.
Usai la tettoia del palazzo come appoggio per poi buttarmi sul prato verde.
Ouch!
Mormorai appena colpii il suolo freddo e duro.
Iniziai a correre e mano a mano che mi allontanavo sentivo odore di sangue.
«Oh, signor Bosworth. Lei è un adorabile impertinente!» Sentii una voce ridacchiare con un rumore di ruote di una carrozza.
Mi avvicinai e notai su un sentiero una carrozza trainata da due cavalli. Riuscivo a sentire il sangue pulsare nelle vene delle due persone sedute all'interno e del fantoccio che destreggiava i cavalli.
È ora di cenare.

STAI LEGGENDO
IL RICHIAMO DELLA ROSA
ChickLitJake Jones è il detective più ambito del Massachusetts: scapolo impenitente, con un aspetto che non passa inosservato e un carattere tanto arrogante quanto magnetico. Con la sua camicia bianca che mette in risalto la sua mascolinità, sembra sempre i...