Capitolo 13

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Damon

<Per riuscire a scalare quel muro devi darti una spinta più forte Klaus. Persino una ballerina riesce a saltare meglio di te> urlo contro di lui incitando per l'ennesima volta a saltare più in alto prendendo la rincorsa.

<Certo soprattutto se questa ballerina ha gli occhi da cerbiatta> lo sento mormorare ma prima che io possa zittirlo per la mia sorpresa ci pensa Jason che avvicinandosi a lui gira in fucile al contrario tirandoli un colpo all'altezza dello stomaco con il fondello.

<Voi Wilson avete una manina nel colpire le persone> borbotta Klaus addolorato.

<Stai parlando di mia sorella coglione> sbotta Jason difendendo Melek per la prima volta.

<Che c'è, ora la difendi? Se non mi sbaglio ogni volta che la vedi la tratti male e ora cerchi di fare il fratellone premuroso?> chiede Klaus ridacchiando sbattendo però in faccia la verità a Jason. Fino ad oggi non mi sono intromesso e non ho fatto alcuna domanda ma Jason dovrà spiegarmi tante cose iniziando con questo atteggiamento che rivolge solo a sua sorella.

<Stanne fuori Klaus> risponde in modo duro Jason per poi andarsene.

<Due giri giù in campo soldato> ordino l'attimo dopo riferendomi a Klaus.

<È necessario strusciare giù a terra in mezzo al fango mentre sopra la testa ho un basso tetto di filo spinato?>

<Fino a quando non impari a scalare quel fottuto muro struscerai nel fango> ordino nuovamente e senza controbattere nuovamente esegue alla lettera i miei ordini.

<Tu ed io dobbiamo parlare> parlo deciso appena raggiungo Jason al poligono. Sapevo di trovarlo qui, ogni volta che è nervoso usa le armi per cercare di calmarsi.

<Riguardo a cosa?>

<Al tuo comportamento nei confronti della ti... di Melek>

<E perché mai devo dare delle spiegazioni a te?> chiede in modo duro dopo aver finalmente posato la pistola.

<Perché sono il tuo amico e poi sono anche il ragazzo di tua sorella> rispondo sicuro di me mentendo alla grande però.

<Ma fammi il favore. Tu non sei il tipo da relazioni e se solo pensi di portartela a letto come fai con le altre ti sbagli di grosso. Sai perché non ti ho rovinato il tuo bel faccino? No perché non mi interessa ma perché so che lei sa cavarsela da sola e saprà metterti al tuo posto>

<Non pensi che le farebbe piacere sapere che suo fratello maggiore si preoccupa per lei?> chiedo curioso. Non capisco perché sta cercando di farle credere che non gli interessa di lei.

<Sta meglio senza di me fidati> sussurra piano come se fossi dispiaciuto.

<Cosa è successo tra di voi? Perché non vi parlate?> chiedo curioso ma anche speranzoso di ricevere una risposta da parte sua.

<Se solo lei lo venisse a sapere mi odierebbe a morte> mormora con la voce spezzata. Posso vedere nei suoi occhi la sofferenza, il dolore ma soprattutto il dispiacere e tutto questo mi confonde parecchio.

<Cosa è successo Jason?> chiedo in modo duro.

<Tutto quello è stato solo un incidente> sussurra nuovamente mentre si porta ne mani nei capelli disperato.

<Cosa hai fatto a tua sorella Jason?> chiedo incazzato e nel sentire le mie parole si ferma di colpo mentre strabuzza gli occhi.

<Devo andare> balbetta in modo impacciato mentre il suo viso sta diventando sempre più bianco facendomi capire di averci azzeccato cosa che mi fa dannare ancora di più.

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