Melek
<Dove mi porti?> chiedo curiosa dopo aver salito in sella sulla moto di Damon. Il nostro momento magico è iniziato e finito con il bacio dopodiché siamo tornarti a comportarci siccome niente fosse successo, come la sera prima ed io sto iniziando a sentirmi di merda. Non riesco a capire se lui ha paura di qualcosa per questo non si coinvolge più di tanto o magari per lui tutto questo è davvero solo un gioco. Mi piace davvero tanto la sua presenza e mi piace lui ma se mi vede solo come un gioco e niente di più penso proprio che dovrei mettere a tacere il mio cuore e ascoltare la ragione allontanandomi da lui anche se sarà difficile.
<Stai bene?> chiede con voce preoccupata interrompendo i miei pensieri.
<Si perché? Perché siamo fermi?> chiedo l'attimo dopo quando mi rendo conto che effettivamente non ci stiamo muovendo.
<Sicura di stare bene? Mentre guidavo ti ho chiamata un paio di volte senza ricevere alcuna risposta da parte tua> parla con tono preoccupato mentre scende dalla moto togliendosi il caso per poi guardarmi negli occhi. So che stai cercando una risposta Dam ma purtroppo non posso dartela non vorrei che tu scappassi via da me se solo ti dicessi che mi piaci sul serio penso mentre i nostri occhi cercano di comunicare tra di loro.
<Sto bene. Pensavo a Jason, sono giorni che non lo vedo> mi invento sul momento anche se sono veramente in pensiero per lui.
<Sta bene, diciamo che sia io che lui siamo stati sgridati dal generale per questo non siamo stati in giro ultimamente> risponde mentre si gratta la testa come se si stessi vergognando di questa confessione.
<Cosa avete combinato nuovamente?> chiedo sospirando mentre entriamo dentro un piccolo ristorante.
<Niente di che ci siamo solo allenati un po'> risponde facendo spallucce.
<Allenati in che modo?> chiedo veramente curiosa.
<Così, tanto per tenerci in forma> dice solamente mentre abbassa lo sguardo con la scusa di guardare il menù.
<Vi siete picchiati> dico sicura di me.
<Non me ne sono andato perché la situazione era troppa per me, ne sono andato perché ero troppo arrabbiato Melek così arrabbiato che sicuramente avrei tirato fuori il peggio di me e ti avrei spaventata e fidati è l'ultima cosa che voglio> confessa mentre alza nuovamente lo sguardo su di me.
<Ormai è passato> dico a voce alta cercando di convincere pure me stessa.
<Che fine ha fatto quel bastardo?> chiede in modo duro mentre stringe fortemente i pugni.
<Almeno mio padre una cosa buona l'ha fatta nella sua vita e ha fatto in modo che marcisca in prigione>
<Com, come ti sei salvata?>
<È stato tuo padre a trovarmi> confesso felice.
<Cosa vuoi dire?> chiede incredulo.
<Io non so perché tu ce l'hai così tanto con tuo padre Dam ma lui è davvero una brava persona. Mi piace il modo in cui rende felice mia madre e con me ha un bel rapporto. Quella sera lui doveva venirmi a prendere da casa e portarmi dalla mamma al ristorante dove dovevamo cenare insieme e non trovandomi ha iniziato a chiamarmi al telefono fino a quando io con le ultime forze che mi erano rimaste risposi chiedendo solo aiuto prima di perdere i sensi. Quando mi sono ripresa dopo l'intervento ho chiesto come avesse fatto a trovarmi e lui mi confessò che chiesi aiuto all'unica persona che fosse in grado di rintracciare il telefono, suo...o mio dio!> dico sconvolto quando mi rendo conto. Come ho fatto a non pensarci per tutto questo tempo?

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Deceptive Love
Genç Kız EdebiyatıIn revisione Melek è una ragazza molto calcolata, precisa ma soprattutto decisa. Si trasferisce a Istanbul per realizzare il suo sogno più grande, diventare una ballerina ma questo non è l'unico obbiettivo. Melek vuole ritrovare e riallacciare i ra...