Capitolo 25

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Damon

<La nostra relazione è iniziata per gioco ma io penso di amarti Melek> confesso quello che provo per lei. Ho cercato per tanti anni di stare lontano dalle persone per evitare di legarmi a qualcuno ma con Melek questa cosa non ha funzionato. Questa ragazza senza sforzarsi di attirare la mia attenzione è entrata nella mia vita sconvolgendo ogni cosa ma in senso buono. Lei è in grado di farmi provare cose che non ho mai provato perché avevo paura di aprire il mio cuore ma davanti a lei persino il mio cuore ha ceduto e si è innamorato.

<Tu, cioè tu, mi, cosa hai detto?> chiede balbettando mentre mi guarda incredula.

<Penso di amarti Melek. Tu mi fai andare fuori di testa tigre e si io ti amo> confesso nuovamente. Non avrei mai pensato che un giorno avrei usato queste due parole ma con Melek tutto è possibile e sono davvero felice.

<Dam io, tu, oddio> strilla come una pazza facendomi prendere un colpo. I suoi occhi sono lucidi ma allo stesso tempo il suo viso esprime stupore e non so come interpretare questa cosa. Oddio, e se i suoi sentimenti sono diversi dai miei? Dannazione, sicuramente ho fatto la figura dell'idiota.

<Io devo andare> parlo veloce mentre mi alzo dal divano.

<Ma se questa è casa tua> dice Melek sottolineando l'ovvio mentre mi rendo ridicolo un'altra volta davanti a lei.

<Allora tu devi andare> parlo nuovamente dicendo però una cazzata rendendomi conto solo dopo.

<Mi stai mandando via?> chiede incredula.

<Cosa? Certo che no>

<A me sembra proprio di sì> risponde mentre si toglie le scarpe mettendosi bella comoda sul divano.

<Anche se così fossi non mi sembri intenzionata di andartene>

<Perché anche se mi chiedessi di andarmene non lo farei> risponde sincera mentre si copre con il plaid che c'era sul bordo del divano.

<Senti freddo? Vuoi che accendo il camino?> chiedo allarmato mentre con due falcate la raggiungo nuovamente sul divano.

<Potresti riscaldarmi tu> risponde in modo innocente alzando le spalle.

<Ci sono modi e modi> rispondo malizioso ricevendo da parte sua un bel pugno nello stomaco.

<Manesca> mormoro addolorato ma l'attimo dopo lei si lancia tra le mie braccia facendomi cadere all'indietro sul divano mentre la trascino con me ma lei invece di restare sdraiata su di me si alza mettendosi seduta in una zona poco raccomandata.

<Ti consiglio di scendere> mormoro per niente convinto. La mente, quella parte razionale che c'è in me continua a sussurrarmi che dovrei allontanarla ma non posso, non voglio farlo anche se dovrei.

<Io invece penso di restare> sussurra piano appoggiando le mani ai lati della mia testa mentre si inclina in avanti leccando piano le mia labbra con la lingua.

<Non ti hanno insegnato che non si deve giocare con il fuoco?> chiedo cercando di non farle capire la mia eccitazione che sta aumentando sempre di più.

<A me piace trasgredire> sussurra sulla mia bocca.

<Stai rischiando di grosso Melek> riesco a parlare cercando di trattenere un ansimo quando questa dannata ragazza muove in modo innocente il suo bacino.

<Allora rischierò> sussurra nuovamente e se io sono riuscito a trattenermi lei ansima quando sente il rigonfiamento del mio membro contro la sua intimità.

<Ti avevo avvertita> dico solamente prima di iniziare a baciarla divorando le sue labbra. Questa ragazza inconsapevole si è presa tutto di me però non ho paura, con lei al mio fianco ogni paura svanisce lasciando spazio all'amore.

<Anche io ti amo Damon> confessa ad un palmo dalle mie labbra per poi alzarsi di poco guardandomi negli occhi. Ho notato che ogni cosa che facciamo cerchiamo sempre il contatto visivo e questa cosa mi piace perché lo sguardo è il riflesso dell'anima e ci permette di guardarci anche all'interno esponendoci senza paure.

<Per un attimo ho pensato che tu non ricambiassi> ammetto sincero. Forse questa era la mia unica paura, non essere ricambiato da lei.

<Solo una pazza non ti amerebbe> dice ridacchiando.

<L'unica pazza che voglio sei tu> confesso nuovamente mentre le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<E io voglio solo te> confessa a sua volta per poi baciarmi. Le mie mani sembrano avere vita proprio dato che si appoggiano da sole sui suoi fianchi per poi afferrare i bordi della sua maglietta e sfilargliela di dosso.

<Impaziente il ragazzo> dice in modo ironico cercando di nascondere il suo imbarazzo.

<Abbastanza direi> rispondo ridacchiando. Per quanto la desidero non andrò troppo oltre con lei, non oggi. Per quanto si è mostrata audace fino ad ora sento come il suo corpo trema leggermente e non vorrei fare qualcosa di cui non è sicura al cento per cento.

<Però so anche aspettare tigre> ammetto sincero mentre la guardo negli occhi.

<Pensavo che tu, cioè...>

<Non hai sbagliato tigre. Ti desiderio e vorrei tanto fare l'amore con te ma non ora. Ti rispetto troppo per fare una cosa di cui non sei sicura Melek> dico sincero. So che anche lei mi vuole ma copro e mente non sono del tutto d'accordo.

<E che io, io ho paura> sussurra piano abbadando lo sguardo. L'attimo prima che interrompesse il contato visivo con me ho letto il terrore nei suoi occhi e questa cosa mi fa allarmare decisamente.

<Tigre?> la chiamo preoccupato. Qui non si tratta di quel tipo di paura che provano le ragazze la prima volta ma di una paura giù grande.

<Cos, cosa, dimmi che non ti ha fatto niente quel bastardo> parlo piano cercando di trattenere la rabbia che ho dentro per non spaventarla.

<A parte pugnalarmi dici?> domanda ironicamente.

<Melek> la chiamo con fare di rimprovero mentre le alzo la testa per guardarla e quello che vedo non mi piace per niente.

<C'è stato un momento in cui ho pensato che avrebbe abusato di me e ho avuto molto paura ma a quanto pare i suoi piani erano decisamente diversi. Può sembrarti stupido ma è per colpa sua se da più di un anno ho paura di far avvicinare i ragazzi a me. Tuo padre mi ha aiutato tanto ma ancora quando sono presa alla sprovvista sussulto per lo spavento> confessa tristemente. Mi fa male il cuore vederla così triste, così debole però per quanto cerca di essere forte ci sono dei momenti in cui anche lei crolla come ora che si è rifugiata tra le mie braccia piangendo. Se solo lo avessi saputo prima del suo incidente sicuramente quel bastardo a quest'ora sarebbe stato un morto vivente. L'avrei conciato così male che neanche si sarebbe riconosciuto allo specchio.

<Da oggi in poi ti proteggerò io> dico sincero mentre la stringo forte a me. Melek ha sofferto tanto, prima per suo padre, poi Jason, il suo migliore amico, praticamente tutte le figure maschili che erano importante per lei l'abbiano delusa ed io farò in modo di non deluderla mai.

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