Capitolo 19

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Melek

<Mi dici che problema hai?> insiste nuovamente Deniz. Da quando stamattina sono arrivata in accademia non ha fatto altro che farmi la stessa domanda e siccome non bastasse lei si è aggiunto pure Barish alla mia tortura riempiendomi di domande.

<Non ho niente> rispondo per l'ennesima volta sbuffando.

<Il tuo niente ti ha fatto sbagliare la coreografia Melek e non ti ho mai vista sbagliare i passi> constata l'ovvio mentre continua a seguirmi fuori dall'accademia.

<Succede a tutti di avere un momento no Deniz, sul serio non ho niente> ribadisco in modo duro.

<Quando vorrai confidarti con me sai che ti ascolterò quindi non insisto più. Andiamo a mangiare qualcosa> propone l'attimo dopo.

<Grazie a dio, tutto questo parlare mi fa fatto venire fame> dice Barish mentre si massaggia la pancia.

<Va bene però ci dobbiamo sbrigare dato che tra non molto dovremmo andare a lavoro> rispondo mentre guardo l'orologio controllando l'ora.

<Dovremmo andare a ballare una di queste sere> propone nuovamente Deniz. Questa ragazza non sa mai stare ferma un attimo così la sua mente cerca sempre di escogitare un piano da mettere in atto.

<Optiamo però per una vera discoteca> risponde Barish mentre io cerco di non coinvolgermi più di tanto in questa conversazione mentre mi siede al tavolino di questo pub.

<Ma perché siamo dovuti venire qui?> chiedo sottovoce quando Lola si dirige verso il nostro tavolo.

<Fanno i migliori hamburger> risponde Deniz.

<Cosa vi porto?> ci interrompe Leyla? Mi domando mentalmente quando leggo il suo nome sul cartellino che ha attaccato alla sua divisa. Oh, e io che ho sempre pensato che si chiamasse Lola. Gli si addice di più però Lola.

<Tre menù completi> risponde Barish per tutti noi. Grazie amico mio, penso mentre cerco di non guardare più di tanto questa ragazza in viso. C'è qualcosa nel suo sguardo che oggi mi infastidisce più del normale.

<Vi farò portare gli ordini da qualcun'altro> risponde in modo acido per poi girarsi di spalle e allontanarsi.

<Stronza> mormora Deniz mentre non smette di guardarla così curiosa alzo la testa puntando lo sguardo su Lola facendo un grande errore. Qualche tavolo più in là si trovano seduti i soldati e con essi anche Damon che non fa altro che sorridere a destra e a manca a qualsiasi parola esca dalla bocca di Lola.

<Stronzo> sussurro piano mentre ripenso al mio risveglio di questa mattina. Ho pensato che mi sarei risvegliata trovando Damon al mio fianco dato che ieri si è addormentato sul divano mentre leggeva ma quando ho aperto gli occhi ho potuto constatare che di lui non c'era neanche l'ombra a casa mia e ci sono rimasta molto male. Nessuno messaggio, nessuna telefonata, niente che mi spiegasse la sua scomparsa e per tutto il giorno non si è fatto sentire e adesso lui è qui a pranzare con gli amici mentre da corda agli avance di Lola.

<Wilson> la voce di Klaus si sente in tutto il locale mentre mi saluta dal suo tavolo facendo girare tutto verso di me, compreso Damon che appena mi vede il suo sguardo diventa cupo.

<Vuoi unirti a noi?> chiede speranzoso ma quando penso di accettare solo per fare un dispetto a Dam dato che lui non lo sopporta succede una cosa che non solo mi fa cambiare idea ma mi spezza il cuore. Le labbra di Lola si appoggiano sulle labbra di Damon baciandolo.

<Melek> mi chiama Barish cercando di distrarmi.

<Sto bene> rispondo a bassa voce mentre sposto lo sguardo sul mio amico. Lui me l'aveva detto. Non dovevo lasciarmi coinvolgere più di tanto.

<Devo passare da casa prima di andare a lavoro e se voglio arrivare in tempo per prendere il traghetto me ne devo andare ora> farfuglio cose a caso mentre mi alzo per poi uscire fuori dal pub senza guardarmi indietro. Devo allontanarmi da qui il prima possibile.

<Sono solo una stupida sentimentale> borbotto a bassa voce quando sento gli occhi pizzicare.

<Tigre> il richiamo disperato di Damon mi fa bloccare di colpo ma questa volta non gli darò ascolto per questo riprendo a camminare l'attimo dopo.

<Ti prego tigre fermati>

<Devo andare a lavoro Damon, non ho tempo per te> dico in modo aspro.

<Smettila di fare la bambina> risponde in modo duro per aggrappare il mio braccio e fermarmi.

<Davvero Dam, devo andare a lavoro e sono già in ritardo> ribadisco mentendo spudoratamente.

<Non sono stato io a baciarla tigre, quella pazza mi è saltata addosso>

<Non ti ho chiesto nessuna spiegazione> dico solamente mentre mi giro verso di lui.

<Io non la volevo baciare>

<Non mi interessa Dam, puoi fare quello che vuoi> rispondo cercando di essere credibile.

<Come fa a non interessarti? Queste labbra sono solo tue>

<Ma fammi il favore. Vuoi farmi credere che non hai mia baciato una ragazza?> rispondo ridacchiano in modo nervoso.

<Nessuna ragazza ha mai toccato le mie labbra, no negli ultimi anni almeno. Non ho mai permesso a nessuna di farlo>

<A parte me> sottolineo l'ovvio.

<Tu sei la mia ragazza> dice sincero mentre mi prende per mano.

<Non puoi lasciarti baciare da una qualsiasi per poi dirmi che sono la tua ragazza. Va da Lola Damon sicuramente lei sarà felice di fingere per te>

<Non è lei che voglio> sussurra piano.

<Ma hai scelto lei. Mi hai lasciata sola stamattina chissà per quale motivo, non ti sei fatto sentire per poi farti trovare con lei. Te l'ho detto Damon, fai finta come finto ragazzo>

<Mi sono svegliato nel cuore della notte e quando ti ho vista dormire tra le mie braccia mi sono spaventato. Tu mi fai sentire in modo strano ma bello, mi fai provare cose che non ho mai provato così come mi fai sentire cose, emozioni diverse rispetto a quelle a cui sono abituato. Ho capito che io non ti voglio solo per finta ma ti voglio veramente e se sono scappato era per cercare di convincere me stesso che non merito una persona così buona come te ma ho capito che non posso sfuggirti. Ho 26 anni tigre e non mi va più di giocare al gatto e il topo. Mi piaci e anche tanto e nonostante non so cosa vuol dire avere una relazione io voglio provare, ma voglio farlo con te. Sono in conflitto con me stesso praticamente da quando ti conosco e non voglio più tenerti lontana da me. Ho cercato di esserti solo un amico tigre ma ogni volta che sei vicino a me il mio cervello va in tilt così come il mio stupido cuore si ribella. Dimmi che anche tu mi vuoi> sussurra piano sulle mie labbra facendomi strabuzzare gli occhi scioccata.

<Tu, tu mi vuoi? Cioè io ti piaccio?> chiedo incredula ma non ricevo una risposta da parte sua, non a parole perlomeno dato che si affretta a baciarmi.

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