Melek
Se c'è una cosa che adoro fare quando ho del tempo libero quella è cucinare. La mamma essendo una magnifica cuoca mi ha insegnato a fare molte prelibatezze e devo dire che me la cavo molto bene in cucina. Appena ho aperto gli occhi stamattina il mio primo pensiero è stato quello di preparare i miei amatissimi muffin al cioccolato che tanto adoro.
Bugiarda, interferisce la mia mente facendomi sbuffare. In realtà stanotte ho fatto un sogno stano, molto strano vorrei aggiungere e dovevo affogare in quale modo quelle immagini che non riesco a proprio a togliermi dalla testa per questo ho pensato che magari il rimedio perfetto per dimenticare fossi quello di cucinare ma a quanto pare non ha funzionato dato che nella mia testa è presente l'immagine di Damon sdraiato nel mio letto mentre il suo corpo e sporco di cioccolato, tantissimo cioccolato che scivolava lungo il suo torace gocciolando verso l'inguine.
<Che tortura> mormoro disperata quando non faccio altro che pensare a quel maledetto ragazzo che occupa i miei pensieri senza chiedermi il permesso.
Dopo aver infornato i muffin inizio a pulire la cucina facendola tornare brillante come prima mentre pian piano nell'area inizia a sentirsi il profumino che proviene dal forno. Dopo aver finito di sistemare e rimesso a posto tutto decido di preparami un cappuccino ma mi fermo quando sento il rumore del mio telefono segno di aver ricevuto un messaggio così mi affretto a prendere il telefono da sopra il ripiano della cucina.
"Buongiorno tigre, panini e collina?" Ho riletto questo messaggio un infinita di volte cercando di convincere me stessa di aver capito bene di chi si trattasse.
"Come ti sei procurato il mio numero?" digito velocemente queste parole per poi inviare il messaggio mentre aggrotto le sopracciglia. Nonostante questo numero per me è sconosciuto so che è stato Dam a inviare il messaggio, solo lui mi chiama in quel modo così fastidioso.
"Segreti del mestiere. Non dovresti chiedere chi sono o cose del genere?" leggo velocemente a sua risposta.
"So già chi sei"
"Sei sicura di non pensare male? Infondo potrei essere uno stalker ossessionato da te" risponde nuovamente lasciandomi di stucco. Lui è Damon, lui è Damon, continuo a ripetermi mentalmente cercando di convincere la mia mente malata che dopo aver letto quel messaggio ha iniziato a farsi strane idee.
<Fanculo> impreco sobbalzando quando il telefono inizia a squillare.
<Pronto> rispondo sussurrando.
<Cosa hai tigre?> chiede qualcuno dall'altra parte del telefono e quando il mio cervello riesce a capire di chi si tratta istintivamente sospiro sollevata mentre mi rendo conto solo adesso che ho trattenuto il fiato troppo a lungo.
<Cosa ti fa pensare che io abbia qualcosa?> chiedo l'attimo dopo riprendendomi.
<Chiamalo istinto se vuoi. Quindi, ne vuoi parlare?> chiede con la voce impastata e questo mi fa capire che il capitano almeno per oggi non è stato così mattiniero dato che è quasi l'ora di pranzo.
<Dormi sempre fino a tardi?> chiedo curiosa mentre controllo i muffin.
<Di solito mi sveglio sempre per primo ma a volte il sonno e la stanchezza mi travolge> risponde con la voce roca in un modo così semplice ma che a me manda il cervello il tilt. Sentire il timbro della sua voce è come sentire una dolce melodia in grado di farmi rilassare.
<Sei ancora lì?> chiede Damon interrompendo i miei pensieri su di lui.
<Si certo, mi sono ricordata che devo controllare il forno> farfuglio la prima scusa che mi viene in mente ma pur sempre vera.
<Cosa cucini?> chiede curioso.
<Muffin al cioccolato> rispondo mentre metto il telefono in vivavoce appoggiandolo sul ripiano della cucina per poi togliere dal forno la teglia.
<Adoro il cioccolato> dice solamente mentre la mia mente inizia a pensare nuovamente a lui a torso nudo ricoperto di cioccolato.
<Anche a me piace> balbetto in modo goffo stando attenta a non dire altre cazzate che lui non dovrebbe sapere.
<Se mi inviti da te possiamo fare colazione insieme> propone così dal nulla sorprendendomi.
<Io non, io, non faccio salire le persone a casa mia e poi ti ricordo è quasi l'ora di pranzo> borbotto a bassa voce.
<Non puoi paragonarmi al resto delle persone tigre, io sono Damon> dice convinto per poi ridacchiare.
<Non ti faccio salire ugualmente. Come hai avuto il mio numero?> chiedo nuovamente cercando di ottenere almeno questa volta una risposta da parte sua.
<Non svelo i segreti agli sconosciuti> dice in modo duro facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Panini e collina?> chiedo poi speranzosa. Ora che lui ha proposto di vederci non mi tirerò indietro però non salirà da me.
<Panini, muffin e preparati che ti vengo a prendere> parla deciso faccendomi sorridere. Oddio sta venendo a prendermi. Sul serio stiamo organizzando un'uscita?
<Non è così lontano il campo d'addestramento posso venire anche da sola> parlo velocemente mentre mi dirigo verso la camera da letto per cercare qualcosa da mettermi.
<Non andiamo al campo> dice solamente per poi staccare la chiamata ma subito dopo il mio telefono riprende a suonare.
"Scrivimi il tuo indirizzo, quel coglione di Jason sicuramente non saprà dove abiti" mi affretto a leggere il suo nuovo messaggio ridacchiando quando finalmente capisco. Sicuramente il numero l'ha preso dal telefono di Jason e qui mi sorge un dubbio, gliel'ha chiesto il numero oppure l'ha preso a sua insaputa?
Dopo essermi vestita in modo veloce con un semplice vestito floreale e indossato le mie adorate scarpe da ginnastica bianche mi dirigo nuovamente in cucina cerando dentro gli sportelli un contenitore per conservare i muffin stando attenta a non schiacciarli.
"Sono giù, scendi" leggo velocemente il messaggio chi ho appena ricevuto mentre le mie labbra si curavano leggermente all'insù. Come diamine ha fatto ad arrivare così in fretta? Praticamente ci ho impegnato più tempo io per scegliere cosa mettermi ma non lui per arrivare da me.
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Deceptive Love
ChickLitIn revisione Melek è una ragazza molto calcolata, precisa ma soprattutto decisa. Si trasferisce a Istanbul per realizzare il suo sogno più grande, diventare una ballerina ma questo non è l'unico obbiettivo. Melek vuole ritrovare e riallacciare i ra...