Capitolo 30

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Melek

<Non fare cazzate> Damon mormora piano appena entriamo dentro casa.

<Ma chi io?> Ma se sono un angioletto> dico sorridente guardandolo.

<Un angelo non mi fa avere una fottuta erezione nei pantaloni, tu si> borbotta piano avvicinandosi a me ma quando sente la voce di mia madre si allontanata diventando serio.

<Ragazzi vi stavamo aspettando. Damon sono felice di rivederti> dice la mamma sorridendo e e dici intorno per poi ignorare me e andare ad abbracciare Damon.

<Ti ricordo che sono io tua figlia> parlo fingendomi irritata.

<A te ti vedo tutti i gironi da ormai diciotto anni lasciami salutare come si deve il mio genero> parla entusiasta facendo accigliare Damon.

<Emre!> inizio a urlare il suo nome andando verso il salone dove lo trovo intento ad apparecchiare la tavola.

<Kizar ha praticamente ammesso che si è stanca di te e che preferisce tuo figlio> dico tristemente mettendo il broncio.

<Per questo ci sono io, vieni qua piccolina> parla sorridente mentre allarga le braccia ed io non me lo faccio ripetere due volte dato che corro da lui per farmi abbracciare.

<La devi smettere di viziarla così tanto> si intromette mia madre tirando fuori il suo lato geloso.

<Di certo non la vizio abbracciandola> risponde Emre ridacchiando posando lo sguardo su Damon che appena vede il padre abbassa la testa. Devo fare qualcosa per far riappacificare questi due.

<Forza andate a lavarvi le mani, a mementi arriverà anche Jason> dice la mamma facendomi sbuffare. Vado da Dam prendendolo per mano per poi dirigerci verso il bagno nel silenzio più assoluto. In un certo modo mi sento in colpa per il tipo di rapporto che ho con suo padre. Loro due a malapena si parlano ed io considero Emre come un padre.

<Non devi sentirti in colpa tigre, ho visto Emre quanto ti vuole bene e ne sono felice> dice Damon a bassa voce mentre mi guarda tramite specchio.

<Vorrei potervi aiutare> confesso tristemente mentre mi lavo le mani.

<Forse il tempo aggiusterà ogni cosa> risponde facendo spallucce cercando di dimostrarsi indifferente anche se so quanto lui in realtà sta male per via di Emre.

<Andiamo a mangiare> dice solamente ma prima di uscire da bagno lo abbraccio fortemente cercando di trattenere le lacrime. Io so cosa vuol dire non avere l'appoggio di un genitore, lui invece con la morte di Zeynep sembra averli persi entrambi.

<Ti amo tanto Dam> sussurro piano. Non so quanto tempo ci vorrà per ricucire le sue ferite ma io avrò pazienza e gli darò tutto l'amore di cui avrà bisogno.

<Forza voi due datevi una mossa> urla mia madre facendomi alzare gli occhi al cielo.

<Andiamo prima che venga a tirarci le orecchie> parla ironicamente mentre usciamo dal bagno.

<Vedi che sarebbe capace> risponde sincera mentre ci sediamo a tavola per il suo dispiacere uno accanto all'altro.

<Pensavo che non saresti venuto> si intromette Jason testa di cazzo attirando l'attenzione dei nostri genitori.

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