Capitolo 4

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Melek

La prima cosa che ti insegnano a danza è allenare il corpo in modo che abbia un giusto piazzamento. Questo favorisce una buona mobilità e agevola l'espressione corporea. Partendo dai piedi le caviglie devono essere ben sostenute, le ginocchia tese, il bacino in posizione neutra, gli addominali tenuti, la schiena lunga, le spalle basse e il collo lungo che portano ad assumere la giusta postura nella routine di un allenamento quotidiano permettendoci poi di seguire gli esercizi che si seguono dapprima alla sbarra che ci aiutano a rinforzare e ad allungare la muscolatura. Il plié, développé, arabesque sono delle poche fra tante posizioni che segue una ballerina quando danza ed io le ho seguite così tante volte che potrei ballare ad occhi chiusi. Per me la danza è come l'arte. Il pittore attraverso i suoi quadri esprimere i sentimenti, quelli che magari a volte non può farlo a parole, ecco, io la danza la vedo in questo modo. Ogni ballerino attraverso la danza descrivere l'espressione di un movimento corporeo riuscendo a coinvolgere il pubblico, facendolo sognare attraverso i movimenti che ogni ballerino segue, che si tratti di una coreografia o di movimenti improvvisati noi ballerini così come i pittori tiriamo fuori tutte le emozioni che abbiamo dentro.

<Formidabile> la voce di una ragazza arriva alle mie orecchie facendomi aprire finalmente gli occhi per posarli sulla sua figura.

<Un enchainements veramente formidabile> ripete nuovamente sorpresa la ragazza di prima.

<Ehm grazie ma non ho fatto niente di che>

<Tu dici? Ragazza tu hai la danza nel sangue. Non ho mai visto nessuno improvvisare una coreografia in quel modo e quel grand jeté finale è stato perfetto> si complimenta nuovamente con me facendomi sentire in imbarazzo. Non sono abituata a questo tipo di complimenti, di solito le persone tendano a screditarmi.

<Ho solo abbinato un po' di danza acrobatica> rispondo facendo spallucce.

<Mi chiamo Deniz, suppongo che tu sei nuova> si presenta l'attimo dopo per poi saltarmi addosso e abbracciarmi.

<Smettila di importunare le persone Deniz> un'altra voce arriva alle mie orecchie facendomi aggrottare le sopracciglia, io ho già sentito questa voce da qualche parte così mi giro su me stessa trovando davanti a me il ragazzo che ho visto al ristorante, quello che sorrideva senza fermarsi.

<Oh, ehm, Melek giusto?> chiede in modo impacciato come se avessi timore, anche al ristorante c'è stato un attimo in cui avevo visto questa espressione sul suo viso. Perché mai avrebbe timore?

<Brandon> dico il suo nome per niente sicura. Non memorizzo mai i nomi delle persone così facilmente.

<Barish> mi corregge la ragazza biondina ridacchiando.

<Oh giusto, scusami, il mio cervello ha un problema nel memorizzare i nomi> rispondo cercando di giustificarmi. Però ricordi benissimo Damon, interferisce la mia mente facendomi sbuffare. E come darle torto, non faccio altro che pensare a quello che è successo nell'aereo con quel bel ragazzo.

<Nessun problema, tu sei la ragazza di cui parlava Mademoiselle Banu?> chiede curioso Barish.

<Suppongo di si> rispondo insicura. Insomma mica sarò l'unica iscritta quest'anno, o forse si?

<Ma che ti interessa, questa ragazza sa eseguire meglio di me e te messi insieme la maggior parte degli esercizi, almeno quello che io ho visto quando lei ha ballato> parla euforica la biondina, non ricordo veramente il suo nome.

<La ragazza prodigio>

<Come scusa?> chiedo confusa dopo aver sentito le parole di quel ragazzo dagli occhi castani, castani come quelli di Damon anche se devo ammettere che gli occhi di Dam sono più belli, più intensi, così profondi...

<Stai bene?> chiede la biondina dagli occhi azzurri interrompendo i miei pensieri.

<Si scusa, stavo, io pensavo, ah lascia stare> farfuglio cosa a caso senza sapere cosa dire in realtà. Mica le posso dire che stavo pensando a un ragazzo conosciuto sull'aereo qualche giorno fa.

<Domani ci saranno le prove con tutto il gruppo> mi informa Barish di una cosa che io già sapevo.

<Lo so, grazie lo stesso per avermelo detto> ringrazio in modo gentile cercando di sollevare le labbra in un lieve sorriso anche se non sono dell'umore adatto.

<Io e Barish volevamo andare a fare un aperitivo vuoi unirti a noi?> chiede Deniz in modo gentile. Oddio, mi sono ricordata come si chiama.

<Ehm, se non creo alcun disturbo> mormoro a bassa voce. Le vecchie conoscenze che avevo a New York mi giravano intorno solo per fa nomina, essere figlia del detective Logan Wilson e dello chef più influente Kiraz Wilson non portava niente di buono. A volte si viene giudicati senza che le persone ti conoscano realmente ed è cioè che è successo anche a me. Gli amici, almeno quelli che reputavo tale erano degli grandi stronzi ma io questo l'ho capito troppo tardi. Io sono un tipo che do l'anima a chi voglio bene solo che non sempre il bene è ricambiato. Quelle persone che per anni definivo amici in realtà mi giravano intorno solo per poter raccontare in giro che hanno mangiato al ristorante della grande Kiraz o che magari sono stati salvati da qualche guaio dal detective Logan e quando ho capito che in realtà erano tutti falsi mi sono sbarazzati di loro, la spazzatura va sempre buttata ed è cioè che avevo fatto, almeno ci avevo provato ma questo mi ha causato un grande problema.

<Sicura che stai bene?> chiede Deniz preoccupata.

<Io, si sto bene sono solo stanca> cerco di giustificarmi appena mi riprendo dal mio stato di trance. Odio quando la mente si sofferma a pensare, mi destabilizza parecchio.

<Conosco un'ottimo modo per farti riprendere> dice Barish sorridendo mentre io inarco le sopracciglia.

<Alcol, tanto alcol> aggiunge subito dopo Deniz quando forse legge la confusione sul mio viso.

<Io non bevo> ammetto sicura di me.

<Dico tutti così la prima volta> ridacchia Barish mentre mi fa segno di seguire lui è Deniz fuori dall'accademia.

<Si ma io non bevo lo stesso> ribadisco nuovamente sicura di me.

<Stiamo andando al Crawl Pub, è qui vicino> dice Deniz tutta elettrizzata mentre continuiamo a camminare.

<Non ha niente a che fare con il lusso che c'è al Maiden's Tower però ti assicuro che ti divertirai tantissimo> ammetto Barish sorridendo. Ma qui sorridono tutti così senza un vero motivo?

<Speriamo di essere fortunati e di incontrare i militari> Deniz parla così veloce che non ho tempo di metabolizzare bene le sue parole e quando lo faccio ormai è troppo tardi, oramai sono già dentro al pub circondata una marea di persone però almeno non vedo militari in giro.

<Menomale> sussurro sollevata per poi seguire Deniz in una zona meno affollata del bar. Che dio me la mandi buona.

Deceptive LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora