Da quando Annabeth era rimasta sola sul balcone la serata non era stata speciale, non che ne rimase stupita visto che anche prima dell'incontro con Percy tutto era più noioso.
Aspettò semplicemente qualche minuto sul terrazzo e si godette il fresco della sera che le arrivava sulla pelle attraverso il vestito, nonostante il riscaldamento. Quando iniziò ad avere i brividi decise di rientrare e chiudere la serata con Piper e il gruppo di amici che Percy le aveva presentato non molto tempo prima.
Non era che non fossero simpatici, anzi erano decisamente meglio di un gruppo di vecchi, ma semplicemente quella non era più la sua serata e, senza capire bene perché, non riuscì più a divertirsi come prima.
Un paio di volte Annabeth vide Percy che cercava di avvicinarsi a lei, purtroppo però veniva sempre fermato da qualcuno anche solo prima che potesse posare lo sguardo su di lei.
Riuscì a scorgere anche Rachel Elizabeth Dare parlare con lui e lanciarle un'occhiata soddisfatta e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Insomma non era gelosa ma quell'atteggiamento le stava dando molto sui nervi, non era neanche interessata al Principe in quel senso e ora doveva sorbirsi inutili avvertenze velate? Era sicura che se fosse andata da Percy e gli avesse raccontato del loro incontro sul balcone... No. Non aveva senso rovinare la reputazione di quella ragazza, alla fine si stava solo assicurando di non doversi preoccupare di Annabeth riguardo ai sentimenti. Ma allora perché era così fastidioso?
Forse era solo una sciocchezza, una stupidaggine, ma Annabeth non resse più e tornò da Piper, dicendole di essere stanca.
In effetti ormai era tardi e le mancavano ore di sonno per via del fuso orario perciò non era una scusa così stupida, eppure l'amica lanciò uno sguardo al Principe dietro alle spalle della bionda e, capendo immediatamente una situazione che secondo Annabeth non esisteva, decise che anche per lei la serata doveva finire. Salutarono Jason, visto che Piper stava parlando con lui, e la mora gli promise di farsi sentire.
Probabilmente i due non avevano avuto gli stessi problemi di Annabeth e Percy ed erano riusciti a scambiarsi il numero di telefono o qualche altro modo per contattarsi.
Le due poi salutarono la famiglia reale cn una riverenza e poche parole per augurare la buonanotte e se ne andarono dalla Sala, dirette verso la loro stanza.
Il Principe non ebbe la possibilità di salutare per bene la bionda, cosa che gli fece tenere il muso per il resto della serata. Passare qualche ora con lei era stato fantastico e avrebbe voluto rimanere con lei molto di più, dopo il discorso infatti era uscito nuovamente sul balcone per cercarla, sperando di trovarla, ma probabilmente era rientrata poco prima.
Da quel momento riuscì solo a cercare di raggiungerla visto che venne fermato da più o meno tutti gli invitati e la propria famiglia.
In quel momento a Percy la vita sembrava ingiusta, ma si ripromise di andare a salutare Annabeth la mattina successiva, ignaro del fatto che la ragazza sarebbe partita con Piper molto prima della sua sveglia, perciò non l'avrebbe probabilmente più vista. O almeno quelli erano i piani.
La sveglia era alle 5 del mattino perciò Annabeth non ebbe che qualche ora di sonno, prima di alzarsi e sistemare le proprie cose nel trolley.
Il vestito che aveva usato la sera precedente era stato accuratamente sistemato su un appendiabiti ed appeso nell'armadio, in modo da non rovinarlo. Probabilmente non lo avrebbe usato più per il resto della propria vita perciò non ne capiva il motivo.
E poi guardarlo revocava in lei i ricordi della serata e le faceva male sapere che non avrebbe più rivisto il Principe Percy, non perché da quando lo aveva conosciuto il cuore aveva iniziato a batterle all'impazzata nel petto ma bensì perché era stato gentile con lei e per qualche istante si era illusa del fatto che potessero essere amici. Solo amici, molto amici.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfiction> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...